A Ciné 2021 Andrea Occhipinti, fondatore e presidente di Lucky Red, ha presentato il listino dei film in uscita nei prossimi mesi. Tra le pellicole più attese Supernova, con protagonisti Colin Firth e Stanley Tucci, Nowhere Special di Uberto Pasolini e Quo vadis, Aida? entrambi presenti a Venezia 77, e i film acquisiti all'ultimo Festival di Cannes: Where is Anne Frank?, Mothering Sunday con Olivia Colman, A Hero di Asghar Farhadi e Flag Day di Sean Penn.
Con Andrea Occhipinti sono diversi anni che parliamo di Freaks Out, il film di Gabriele Mainetti che sarà in concorso a Venezia 78: distribuito da 01, è stato in parte prodotto proprio da Lucky Red. Abbiamo chiesto al presidente se l'attesa sarà ripagata: "Penso proprio di sì. Quell'inizio è veramente un assaggio ma dà il la a una storia fuori scala e fuori serie. C'è una sceneggiatura ricchissima, scritta sempre dal geniale Nicola Guaglianone, che aveva scritto anche Lo chiamavano Jeeg Robot. È una grandissima produzione: è costato 13 milioni di euro, un costo non comune per una produzione italiana. Ci sono effetti speciali, è un film in costume ma soprattutto, e questa è una caratteristica della coppia Mainetti - Guaglianone, storie di personaggi concreti, a cui ti affezioni, che ti coinvolgono nella loro storia, nella loro condizione. Anche se c'è una storia incredibile la accetti, come è successo per il protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot, che cade nel Tevere, si contamina e diventa invincibile. Ci credi. Qui è la stessa cosa: ti appassioni a questi personaggi".
Il film è una produzione Good Films, Lucky Red e Rai Cinema e tutte e tre le aziende hanno deciso di comune accordo di aspettare. Freaks Out non poteva non andare sul grande schermo? Per Andrea Occhipinti sì: "Siamo stati molto tentati e sollecitati per posizionare questo film su una piattaforma. C'è stata molta competizione in quel senso. Questo è un film che è nato per la sala e deve essere visto su grande schermo. Lo abbiamo visionato tante volte mentre ci lavoravamo, ma la prima volta che lo abbiamo visto su un grande schermo il film era pazzesco. È un film pensato per essere goduto dal punto di vista visivo, sonoro e di coinvolgimento al cinema. Questo era il suo destino".
La video intervista ad Andrea Occhipinti
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I documentari su Ennio Morricone e Zlatan Ibrahimović
Tra i film in listino ci sono anche due documentari: quello dedicato a Ennio Morricone, diretto da Giuseppe Tornatore, e quello sul calciatore Zlatan Ibrahimović: "Nessuno poteva raccontare il genio di Ennio Morricone se non Giuseppe Tornatore, che è stato un suo amico, con cui lui ha lavorato tantissimo. C'è un legame molto forte: premi Oscar che amano il cinema e hanno fatto conversazioni sul cinema. Tornatore ci fa fare un viaggio nel mondo di Morricone, che ha lavorato con i più grandi registi, non solo italiani".
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"Quella di Ibrahimović è una storia che ci ha colpito subito, appena l'abbiamo letta. La figura di Zlatan Ibrahimović è affascinante: il suo carattere, la sua personalità, è un personaggio abbastanza unico. Viene da una condizione molto umile e aveva una voglia di affermarsi, di avere successo pur partendo da una famiglia un po' disastrata. Il film è tratto dalla sua autobiografia: sapere che c'era un film che lui avrebbe sostenuto ci ha molto incoraggiato. Il film è molto bello ed è molto atteso. Ibrahimović ha condiviso il trailer sul suo profilo Instagram e dopo cinque minuti aveva già un milione di visualizzazioni: è incredibile il seguito che ha. C'è una frase molto bella che hanno scritto di lui e che lo caratterizza: puoi togliere Ibrahimović dal ghetto, ma non puoi togliere il ghetto da Ibrahimović. Quella cosa lì c'è e gli è rimasta".
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