Isabelle Huppert: “sono felice di ritrovare di nuovo Michele Placido dopo Storie di donne del 1981"

Isabelle Huppert al Filming Italy rivela dettagli su L'ombra di Caravaggio di Michele Placido in cui reciterà con Riccardo Scamarcio.

Isabelle Huppert e Benoît Poelvoorde in una scena di Mon pire cauchemar
Isabelle Huppert e Benoît Poelvoorde in una scena di Mon pire cauchemar

In un mondo cinematografico che ancora lotta per rappresentare le donne in personaggi che non siano unidimensionali e stereotipati, Isabelle Huppert, attrice francese tra le più internazionali che il cinema d'oltralpe abbia mai avuto, ha interpretato donne che hanno cinematograficamente contribuito a fare la differenza. Basti ricordare recenti e straordinari film come Le Cose che verranno di Mia Hansen-Løve e il rivoluzionario Elle di Paul Verhoeven. Al Filming Italy Sardegna Festival riceve il Filming Italy Power Award ad indicare le donne di potere e anticipa la sua gioia per la partecipazione al nuovo film di Michele Placido sul Caravaggio, le cui riprese inizieranno questo autunno.

Elle: una assorta Isabelle Hupper in un momento del film
Elle: una assorta Isabelle Hupper in un momento del film

I premi

Isabelle Huppert ai Golden Globes 2017 con Paul Verh
Isabelle Huppert ai Golden Globes 2017 con Paul Verh

Isabelle Huppert è l'attrice francese ad essere stata nominata più volte per un César, gli Oscar francesi. Sta alla Francia in pratica come Meryl Streep sta agli Stati Uniti. In occasione del premio ricevuto in Sardegna, dice la sua sul valore delle statuette: "I premi sono sì un riconoscimento del mio lavoro ma riconoscono anche il valore delle persone con cui hai lavorato. In un certo senso vieni premiata anche per i meravigliosi registi che ti hanno diretto" sottolinea l'attrice. Qual è dunque il criterio di scelta di un'attrice che rende valido ogni progetto che incontra sulla sua strada? "Nello scegliere i film, il ruolo che ti offrono è importante ma la cosa più importante è però il regista con cui lavorerai. Questa è la cosa che mi importa di più" confessa la protagonista di Frankie, presentato allo scorso Festival di Cannes.

Michele Placido e Caravaggio

Eva: Gaspard Ulliel e Isabelle Huppert in un'immagine del film
Eva: Gaspard Ulliel e Isabelle Huppert in un'immagine del film

Con la sua presenza al Film Festival in Sardegna segna già in qualche modo la ripartenza dell'Italia cinematografica ma la ciliegina sulla torta l'attrice di Elle ce la mette con la sua partecipazione a L'ombra di Caravaggio, nuovo film diretto da Michele Placido con Riccardo Scamarcio nei panni del pittore italiano vissuto nel 1500: "sono molto felice di trovare di nuovo Michele Placido" interviene la Huppert, "Abbiamo recitato insieme nel film del 1981 di Benoit Jacquot Le Ali della colomba (uscito in Italia con il titolo Storie di donne), tratto dal libro di Henry James ed ora ci ritroveremo, con lui come regista e io come attrice" dichiara entusiasta l'attrice. Sul film nello specifico poi aggiunge: "è bellissima l'idea di fare un film su Caravaggio e parlare della scienza della luce, argomento che è molto legato al cinema. In più il personaggio, Caravaggio, era molto affascinante, la sceneggiatura è molto bella e ci sono anche personaggi immaginari. Io interpreto questa donna nobile, Costanza Sforza Colonna, molto protettiva verso di lui, l'ha conosciuto molto giovane e tra loro c'è stata una storia d'amore, lei ha capito la sua visione, cosa voleva portare nell'arte della pittura". In attesa di girare ad ottobre, di Riccardo Scamarcio che interpreta Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, dopo un breve incontro dice: "ci siamo incontrati, mi hanno colpito i suoi occhi verdi, perfetti per il Caravaggio. È un attore bravissimo, quando lo vedi dici 'nessuno potrebbe interpretarlo meglio di lui'.

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Lolita Chammah

Lolita Chammah in un'immagine di Memory Lane
Lolita Chammah in un'immagine di Memory Lane

L'ombra di Caravaggio segna anche un altro ritorno, quello di mamma e figlia sullo stesso set. Dopo l'ultimo film che le ha viste insieme, Barrage di Laura Schoreder, Isabelle Huppert e sua figlia Lolita Chammah condividono nuovamente la scena anche se questa volta solo virtualmente: "in realtà non abbiamo scene insieme nel film" ci anticipa la Huppert "mia figlia interpreta una giovane prostituta che Caravaggio ha dipinto. Il dipinto si trova realmente in una chiesa romana". Sul lavoro con la figlia, nata dalla relazione della Huppert con il produttore Ronald Chammah, l'attrice precisa: "Abbiamo lavorato insieme anche in Copacabana e in La vie moderne dove è stata fantastica ma il suo primo ruolo l'ha avuto in Un affare di donne film diretto da Claude Chabrol". Com'è il rapporto madre e figlia quando si è entrambe attrici? "Sul set siamo due attrici e basta, anzi a volte lei è la madre e io sono la figlia" ironizza Isabelle Huppert.

I registi italiani

La protagonista Isabelle Huppert in una scena di Bella addormentata
La protagonista Isabelle Huppert in una scena di Bella addormentata

Italia e Francia sono sempre state cinematograficamente molto legate, fonti inesauribili di grandi artisti che, specialmente negli anni d'oro del cinema, si sono felicemente intersecate. Lo sa bene Isabelle Huppert che ha all'attivo la collaborazione con i grandi maestri del cinema italiano: "Ogni volta che vengo io qui in Italia ritrovo una certa idea di bellezza e di luce" rimarca la Huppert che aggiunge: "sarà anche per i film che ho fatto in Italia come La signora delle Camelie di Mauro Bolognini o Storia di Piera diretta da Marco Ferreri, sono molto fiera di aver lavorato con lui e secondo me è stato un regista un po' dimenticato e anche in Francia è stato un regista molto importante. Poi i Taviani e Marco Bellocchio". Conclusosi l'elogio al cinema italiano del passato, non può non arrivare la domanda di rito: i registi italiani del presente con cui sarebbe bello lavorare? Risponde quasi facendo rimare i cognomi che pronuncia Isabelle Huppert, a sottolineare l'ovvietà nelle sue parole: "Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Mario Martone".

Giardino Finzi Contini
Una scena de Il giardino dei Finzi Contini

A proposito di cinema italiano infine, Isabelle Huppert ci racconta dei due cinema d'essai di cui è proprietaria a Parigi e che al momento stanno programmando proprio due capolavori della nostra cinematografia: "Ho due cinema che proiettano solo dei classici, uno si chiama Écoles Cinéma Club e l'altro Christine Cinéma Club. In programmazione ora ci sono L'amore in città, film ad episodi diretti da Fellini, Antonioni, Latuada e Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica. Devo dire che questi due film stanno andando molto bene a differenza della situazione di crisi che stanno vivendo i cinema normali in questo momento".

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