Recensione Ant Bully - Una vita da formica (2006)

Non è originalità che dobbiamo attenderci da 'Ant Bully', ma non possiamo negare l'appeal che il film può avere nei confronti del pubblico più giovane.

In compagnia delle formiche

La vita non è facile per il nuovo arrivato nel quartiere ed il piccolo Lucas lo sa, costretto com'è a sopportare i soprusi dei bulletti locali. Quale modo migliore per sfogare la frustrazione accumulata, se non quello di attaccare le formiche che vivono nel proprio giardino? Quello che Lucas non può sapere è che le formiche sanno come difendersi e reagire all'attacco, riducendolo alla loro grandezza mediante l'uso di una pozione magica e costringendolo a vivere con loro nella colonia.
Suo malgrado, Lucas impara i valori dell'amicizia e della cooperazione, diventando un leader e conducendo le formiche nella loro battaglia per la sopravvivenza.

Ant Bully - una vita da formica non è il primo lungometraggio d'animazione che concentra la sua attenzione sul mondo delle formiche, preceduto da Z la formica e A Bug's Life, entrambi usciti nel 1998 ed ormai relativamente datati dal punto di vista tecnico, ma il film di John A. Davis è diverso per impostazione, integrando elementi di altri film d'avventura per ragazzi, come può essere Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi. Tratto da un libro per ragazzi di John Nickle e sceneggiato dallo stesso Davis, Ant Bully è stato fortemente voluto da Tom Hanks che ne ha curato la produzione.
Non è originalità che dobbiamo attenderci dal lavoro di Davis, ma non possiamo negare l'appeal che il film può avere nei confronti del pubblico più giovane: vivace e divertente, simpatico e visivamente ricco, il film non approfondisce i temi che propone, ma non li sminuisce con un approccio semplicistico o banale. Si, è vero, non manca l'impostazione moraleggiante di molte favole, ma tutta la narrazione ha la struttura della favola e le avventure di Lucas finiscono per essere un percorso di crescita che non stona in un prodotto rivolto principalmente ai bambini.

Tecnicamente Ant Bully non raggiunge i vertici imposti dalla Pixar con ogni nuovo lavoro, ma non sfigura nei confronti dei concorrenti, ponendosi al di sopra di altri prodotti minori (come può essere Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti, che però dalla sua aveva una genialità ed un'originalità che qui manca), con un buon design dei personaggi, animazioni curate e ricche di dettagli e sequenze ben orchestrate e di facile fruizione, alcune delle quali veramente ben riuscite e coinvolgenti.
A tratti sopra le righe la colonna sonora di John Debney (già autore delle musiche de La Passione di Cristo per Mel Gibson), ma sufficentemente varia ed articolata, degno complemento di un impianto sonoro curato a cui non manca il solito cast di doppiatori eccellenti, che in questo caso comprende Julia Roberts, Nicholas Cage, Meryl Streep, Paul Giamatti e Bruce Campbell (ovviamente questo si riferisce all'edizione americana).

Dopo Jimmy Neutron - Ragazzo prodigio, Davis conferma l'impressione positiva del pur imperfetto debutto in un lungometraggio ed Ant Bully risulta un buon prodotto nel suo settore, senza nulla da invidiare ai colossi del genere e che lascia ben sperare per il futuro.

Movieplayer.it

3.0/5