Westeros: per chi non segue Il trono di spade è una parola come tante, ma per gli appassionati del mondo di George R.R. Martin è la parola che indica casa. Un mondo intero, fatto di terre e di popoli diversi tra loro, ognuno con la propria cultura, le proprie tradizioni, il proprio modo di parlare e di vestire. Tante individualità riunite sotto un unico magico continente teatro di sanguinose battaglie e romantiche unioni, un posto culla dell'amore più grande e del più efferato dei crimini, porta verso un universo parallelo che tanto sembra simile al nostro in modi che, a volte, preferiremmo non essere così precisi. Westeros è un intero continente, in cui le famiglie di Game of Thrones hanno messo le proprie radici e sviluppato le proprie tradizioni.
I freddi uomini del Nord, così attaccati alle loro divinità, spesso duri come il ghiaccio in cui crescono ma leali e giusti; i viziosi di Approdo del Re, la capitale in cui i sotterfugi sono all'ordine del giorno e in cui avere una sola faccia può spesso portare alla morte; i sanguigni e appassionati abitanti di Dorne, cresciuti dal sole e dal mare, la pelle bruna che odora di sabbia e di vento. Mille individualità tutte riunite su un unico lembo di terra: come imparare a conoscerle? Come sapere dove andare per scoprire i loro segreti? Per esplorarle tutte bisogna armarsi di pazienza, di un guardaroba decisamente fornito e adatto ad ogni clima, di una buona guida e soprattutto di un grande spirito di avventura. Siete pronti a viaggiare con noi alla scoperta del continente più chiacchierato del momento, guardando il mondo dall'alto della Barriera come Tyrion Lannister o scivolando tra i corridoi segreti di Approdo del Re come Arya Stark? Andiamo a scoprire tutte le terre che compongono Westeros, passando dal continente immaginario di George R.R. Martin al nostro mondo, nei luoghi in cui è ambientata la serie TV del momento. E mettetevi il cappotto... si inizia dal Nord.
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Alla scoperta dell'estremo Nord: l'Islanda, la Barriera e i Guardiani della Notte
"Udite le mie parole, siate testimoni del mio giuramento. Cala la notte, e la mia guardia ha inizio. Non si concluderà fino alla mia morte. Io non avrò moglie, non possiederò terra, non sarò padre di figli. Non porterò corona e non vorrò gloria. Io vivrò al mio posto, e al mio posto morirò." Così giurano i Guardiani della Notte, stretti nei loro mantelli neri imbiancati dalla neve che fin troppo spesso imbianca il gelido paesaggio accanto alla barriera. L'estremo Nord di Westeros è un luogo in cui il sole è oscurato da nuvole bianche e a terra non c'è altro che neve e ghiaccio: una vastità enorme che viene rappresentata ne Il trono di spade da Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d'Europa, terra fredda e desolata che vanta una superficie di 13.600 km². Nella serie è la dimora di giganti, barbari e non morti, la terra di nessuno che ha inghiottito la fedeltà verso Jon Snow nelle ultime scene della quinta stagione e che rappresenta al momento la più grande minaccia per il continente.
L'Islanda ospita anche Dimmuborgir, vicino alla cava Grjótagjá e al lago Mývatn, un luogo dove le riprese di Game of Thrones si sono fuse con il folklore e le leggende locali, che vedono il luogo come interconnesso all'Inferno e a Satana. Nella serie è invece teatro delle contrattazioni tra Jon Snow e Mance Rayder, nonché il luogo del suo accampamento.
Non di solo freddo vivono però i Guardiani della Notte: i più romantici possono spostarsi da Dimmuborgir a Grjótagjá, e dopo un po' di ricerca trovare una cava con acque termali, una piccola oasi calda che Jon Snow e Ygritte sfruttano per il loro bollente incontro d'amore nella terza stagione. L'estremo nord è una terra fredda, ma che nasconde un cuore passionale sotto la propria coltre ghiacciata: "Io sono il fuoco che arde contro il freddo [...] per questa notte e per tutte le notti a venire". E ora che abbiamo conosciuto nelle terre dell'Islanda un po' di magia oltre la barriera, è ora di metterci in cammino verso la dimora dei signori del Nord, gli Stark.
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Grande Inverno: L'Irlanda incontra le tradizioni degli Stark
È raro trovare una terra più magica dell'Irlanda, un luogo in cui storie antiche e folklore si radicalizzano ormai da tempo nel vivere comune, fino a diventare parte integrante di un popolo che si barcamena tra modernità e leggende che raccontano di creature fatate e spiriti della natura. Nessun luogo poteva essere più adatto per ospitare Grande Inverno, dimora della dinastia Stark, i protettori del Nord di Westeros. Gli Stark sono uomini giusti, legati alle loro tradizioni e ai loro alberi sacri ma trascinati nella prima serie nella modernità della capitale, spinti dal loro dovere ad abbandonare una terra a cui sono legatissimi. Per Ned è difficile abbandonare i suoi boschi, che è facile ritrovare se ci si avventura nel Parco del bosco di Tollymore, in Irlanda del Nord. Tra gli alberi e le radure se si è fortunati si possono trovare luoghi magici, come il punto esatto in cui i giovani Stark trovano i loro metalupi nella prima stagione, o i sentieri in cui Theon Greyjoy viene inseguito a cavallo da Ramsay Snow , il figlio bastardo di Lord Bolton.
A Nord del bosco, rimanendo sulla costa, ci si può facilmente imbattere nella fredda pietra di Carncastle, un piccolo villaggio teatro dell'esecuzione da parte di Ned Stark di Will, il Guardiano della Notte che per primo, proprio durante l'incipit della serie, avvista gli Estranei. Bisogna arrivare un po' più a sud dell'Irlanda per trovare invece Grande Inverno, il castello degli Stark, ed immaginare di incontrare tutta la famiglia proprio come Robert Baratheon nella prima stagione, accompagnato dalla moglie Cersei Lannister e dal figlio Joffrey. I cortili interni del castello però non raccontano solo di momenti di convivialità, ma sussurrano anche le atrocità compiute da Theon Greyjoy e da Ramsay Bolton, che nell'ultima stagione strazia la giovane moglie Sansa Stark, usurpando l'ideologia di un luogo abitato da una delle famiglie più giuste di Westeros, la cui pace ha avuto purtroppo una durata decisamente breve. Per rivivere quei luoghi e ascoltare i racconti del vento che scorre tra le mura dei cortili, non ci resta che visitare il Castello di Ward, una costruzione del tredicesimo secolo vicino al lago di Strangford, nella Contea di Down. Proprio lì sono ambientate tutte le scene in esterno della fortezza di Grande Inverno, e da lì ripartiamo con il nostro cammino, proprio come fa Ned Stark con il suo seguito, alla volta della capitale.
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Approdo del Re: la capitale di Westeros tra Malta e Croazia
Via i cappotti e gli indumenti pesanti, scrollatevi di dosso la neve del Nord e mettete su un bel sorriso: si arriva ad Approdo del Re, la capitale dei Sette Regni di Westeros e sede del celeberrimo Trono di Spade, su cui siede il sovrano dei Sette Regni. "Quando giochi al gioco del trono, o vinci o muori: non c'è una via di mezzo" spiega Cersei ad un appena arrivato Ned Stark, che si ritrova improvvisamente catapultato in un mondo di falsità e sotterfugi utile solo a compiacere, in apparenza, il sovrano del momento, per poi voltargli le spalle non appena qualcun altro diventa più conveniente. Al contrario di Grande Inverno, Approdo del Re è un luogo caotico e pieno di vita, fatto di colori accesi e di gente rumorosa, all'opposto rispetto al gelido e silenzioso Nord. Per visitare città più emblematica (e forse anche la più ripresa) di Game of Thrones basta andare a Dubrovnik, una cittadina arroccata sul suolo della Croazia di fronte al Mare Adriatico. A Dubrovnik troverete proprio tutto: le strade affollate, la gente un po' chiassosa ma amichevole, il mercato. Ai suoi confini troverete la Fortezza di Lovrijenac, prestata alla serie per diventare la celeberrima Fortezza Rossa, sulla cui entrata potrete ammirare la scritta "La libertà non si vende neanche per tutto l'oro del mondo": una casualità, o forse l'eco di un motto che potrebbe far intendere ai Lannister che ci sono cose che non possono essere comprate nemmeno con tutto il loro denaro. Ai piedi della fortezza, se avete il coraggio di affacciarvi, troverete la baia dove è stata ambientata la celeberrima Battaglia delle Acque Nere, e chissà che ascoltando bene non vi arrivi insieme al rumore delle onde anche l'eco delle Pioggie di Castamere.
But now the rains weep o'er his hall, with no one there to hear.
Approdo del Re è il luogo simbolo di Game of Thrones, e per questo contiene in sé tutte le contraddizioni di un continente costantemente diviso e in guerra: a pochi chilometri da Dubrovnik potete visitare l'Arboreto di Trsteno e vi sembrerà di passeggiare per i giardini della Fortezza Rossa insieme a Varys o Tyrion, nelle calde e intime giornate di sole. Spostandosi a Spalato troverete invece l'opulento Palazzo di Diocleziano e il tepore del sole sulla pelle sparirà improvvisamente, nel rendervi conto che avete intorno le mura attraverso cui Cersei Lannister si trova a camminare nuda, malnutrita e coperta di sporco per la sua Camminata della vergogna. Basta alzare gli occhi e fare qualche passo per sentire la campana suonare i suoi metodici rintocchi, e la voce della sacerdotessa ripetere un eterno "Shame", diventato ormai simbolo della quinta stagione.
Ma per rivivere una vera e dolorosa emozione, forse la più grande che Game of Thrones ci abbia regalato, bisogna andare fino a Malta e trovare Forte Manoel, nella baia di Marsamxett. È una fortezza militare ancora in attivo, che tuttavia per gli appassionati della serie assume tutto un altro significato: basta dare un'occhiata alle sue scalinate per avere davanti agli occhi la mano di Jeoffrey Baratheon che ordina ad una spada di tranciare il collo di Ned Stark, giustiziato tra la folla.
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Passione, calore, solarità: Dorne e la Spagna
Lasciamoci alle spalle le gioie e i dolori di Approdo del Re, c'è decisamente bisogno di riprendere fiato. Quale posto migliore di Dorne, l'assolato e camaleontico regno all'estremo Sud di Westeros? "Solo a Dorne sono stati capaci di resistere ad Aegon Targaryen e ai suoi draghi" racconta Tyrion Lannister, parlando con uno dei suoi principi, Oberyn Martell, riconoscendogli un grande coraggio e una grande astuzia. A Dorne siamo lontanissimi dal Nord: cambiano gli usi e i costumi, cambiano le abitudini e cambia perfino l'accento, il modo di parlare ed esprimersi. I suoi abitanti sono indipendenti, passionali e istintivi, e le sue terre sono rappresentate nella serie dalla Spagna, in particolare dall'Alcázar di Siviglia: proprio in quei luoghi potrete ammirare i meravigliosi Giardini Acquatici che nella serie servono come giardini del Palazzo Reale, dove vivono i componenti del casato dei Martell. La Spagna sarà anche teatro di molte location della sesta stagione, in cui non solo Dorne ma anche la stessa Approdo del Re sarà protagonista: potremmo di nuovo ammirare questi luoghi quindi, ma rivelarli sarebbe uno spoiler troppo grande. Ci limiteremo ad un "arrivederci" alle terre iberiche, in attesa di tornare per nuove avventure e nuove emozioni che sicuramente la nuova stagione, in onda dal 24 aprile, saprà regalarci.
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Essos e le Città Libere: il calore e la multiculturalità del Marocco
Una volta c'era il Braccio di Dorne a collegare Essos al continente di Westeros, ma per impedire ai suoi popoli di raggiungere il continente il braccio venne distrutto, creando un continente a parte al di là del mare. Essos è diventato così il "continente orientale", una terra diversa al di là del mare stretto che è cresciuta facendo da nido alle cosiddette Città Libere, ognuna con una sua legislazione e una sua tradizione. È qui che trovano rifugio Viserys Targaryen e sua sorella Daenerys, che proprio in queste terre viene data in sposa a Khal Drogo per poi girare viaggiare verso est, dopo la sua morte, per cercare di liberare le città degli schiavisti e diventarne regina.
Le città di Essos sono molto diverse tra loro e per questo, proprio come nella serie sono situate in un continente a parte, per visitarle ci vorrebbe un viaggio a parte anche nella realtà: si parte di nuovo dalla Croazia, curiosamente vicino alla stessa Dubrovnik che regala la sua terra ad Approdo del Re: Lokrum, a solo un centinaio di metri dalla costa che ospita la Battaglia delle Acque Nere, è un'isola facilmente raggiungibile dal Porto Vecchio dove si trovano i luoghi di Quarth, la cosiddetta "Città dei Mercanti", in cui Daenerys sperimenta la potenza della Casa degli Eterni.
Per trovare Braavos, tra il Mare Stretto e i Mare dei Brividi, è necessario visitare invece la città di Sibenico, una piccola roccaforte medievale dal fascino inconfondibile, che annovera tra le sue costruzioni anche la cattedrale di San Giacomo. "E da quel cuore liquido si ergeva la città vera e propria, un grande labirinto di cupole e torri e ponti, grigi, oro e rossi." Così viene descritta Braavos nei libri, proprio come Sibenico: un'architettura antica, protetta da mura e fortezze, l'ideale per rappresentare la sede degli Uomini senza Volto, che nella sesta stagione sarà di nuovo protagonista grazie ad Arya Stark (Maisie Williams) e al suo addestramento.
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Seguendo invece la storia di Daenerys non possiamo non chiudere il nostro tour con le città di Yunkai e Pentos: per visitarle davvero basterà andare nella città marocchina di Aït-Ben-Haddou, un ksar (ovvero una città fortificata) a circa cento chilometri da Marrakech. La cittadina è situata su una collina, intorno ad una terra bagnata solo da un fiume che fin troppo spesso rimane senza acqua: perfetta per rappresentare Pentos, una delle città più importanti del continente orientale, enorme centro di scambi, e Yunkai, una delle città della Baia degli schiavisti dove Daenerys si trova a fare i conti con una forma di schiavitù portata avanti dai Saggi Padroni. La città viene raccontata nei libri come posta su un promontorio al centro della baia: quale migliore soluzione quindi della suggestiva Aït-Ben-Haddou.
Un ultimo monito giunge infine: già che siamo in Marocco, non possiamo non fare un piccolo salto ad Essaouira, una piccola città costale. Una volta arrivati, passeggiando tra i suoi enormi ponti e le sue fortificazioni, siamo sicuri che sentirete l'eco della marcia degli immacolati e un breve ma importante ordine che ha cambiato la storia de Il trono di spade: Dracarys. Benvenuti ad Astapor, e controllate il cielo ogni tanto, potreste trovare Daenerys in groppa ad un drago intento a distruggere un'intera città.
Siamo arrivati al termine del viaggio di oggi, ma per qualcuno sarà solo l'inizio; per i fan de Il trono di spade il viaggio riprende ogni volta che risuonano le note della popolarissima sigla, e si ritrovano a sorvolare i territori delle Cronache del ghiaccio e del fuoco. Mappe alla mano, anche noi possiamo pianificare il viaggio dei nostri sogni, sulle rotte di Westeros e Essos o dove ci porta la fantasia. Perché non immaginarlo e raccontarlo partecipando al concorso #viaggiointesta? Non dovrete fare altro che cliccare qui, lasciarvi trasportare dalla fantasia e provare a vincere il viaggio perfetto. E state tranquilli, questo non è il gioco del trono!
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