I soliti ignoti: quando la commedia italiana era già in HD

La recente uscita in un'ottima edizione blu-ray del cult di Mario Monicelli, che risplende a nuovo in alta definizione, amplifica la nostalgia per una commedia italiana intelligente, elegante e frizzante che ormai non c'è più.

Fioccano sempre più numerosi in alta definizione i grandi classici del cinema italiano e bisogna dire che un ruolo rilevante continua ad averlo CG Home Video, che continua a portare in blu-ray i titoli Cristaldi Film: dopo Nuovo cinema Paradiso, Sedotta e abbandonata, Divorzio all'italiana e Senso, lo scorso dicembre è stata la volta anche de I soliti ignoti, capolavoro della commedia italiana firmato da Mario Monicelli con tante star del cinema italiano fra le quali Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Totò e Claudia Cardinale.

Il cult di Monicelli, che ottenne nel 1959 la nomination agli Oscar come miglior film straniero, come si ricorderà vede protagonisti un gruppo di ladruncoli più pasticcioni che abili che pianifica una rapina ai danni un'agenzia del Monte dei pegni. Attraverso un appartamento abbandonato, potranno sbucare nella stanza con la cassaforte e poi svaligiarla. Bisognosi della consulenza di un esperto, i cinque si rivolgono a Dante Cruciani, criminale in libertà vigilata, che rivelerà loro i segreti per scassinare qualsiasi cassaforte.

La nostalgia per quella commedia che non c'è più

Una scena de I soliti ignoti
Una scena de I soliti ignoti

Rivedere in una nuova veste così smagliante immagini di un lontano bianco e nero finora visto solo attraverso passaggi tv, pellicole sporche o con i limiti del formato DVD, è una sensazione che travalica gli occhi e arriva fino al cuore. Non solo per la bellezza di rivedere grandi attori nel meglio dei loro anni in un film che diverte, avvince e fa riflettere allo stesso tempo, ma soprattutto perché affiora un inevitabile senso di nostalgia per una commedia italiana non c'è più. Le immagini delle commedie italiani più recenti e moderne, alcune davvero sguaiate e insulse, avevano finora dalla loro solo una migliore qualità video da ammirare sul divano di casa: adesso non c'è più nemmeno quella e pertanto la differenza artistica è ulteriormente amplificata. Perché I soliti ignoti è davvero la dimostrazione di come si possa far ridere e intrattenere raccontando la dura realtà e sfornando un vero prodotto artistico. Non c'è solo la mano alla regia di un maestro come Mario Monicelli e di uno script curato che definisce bene i personaggi, ma anche la strepitosa bravura di attori capaci con una mossa o uno sguardo di restare appiccicati per sempre. Senza ricorrere a parolacce o a battute idiote. E allora ti accorgi che quella commedia era già in alta definizione, un HD artistico ora completato anche da immagini di grande qualità.

Una scena de I soliti ignoti
Una scena de I soliti ignoti

Ottima resa video e una chicca negli extra

La cover del blu-ray di I soliti ignoti
La cover del blu-ray di I soliti ignoti

Si parlava di grande qualità artistica finalmente abbinata a immagini di notevole qualità. Già, perché in effetti il blu-ray de I soliti ignoti targato CG Home Video è anche di buonissima fattura tecnica, per resa video migliore anche dei recenti e già discreti Divorzio all'italiana e Sedotta e abbandonata. Il bianco e nero risalta in maniera incisiva con un'ottima gamma di grigi. Anche il dettaglio è generalmente buono, a tratti addirittura sorprendente, anche se va registrata qua e là qualche fisiologica flessione dovuta per lo più al girato e all'usura del tempo. Qualche perplessità in più c'è sulla grana, un po' altalenante e a tratti apparentemente più digitale che naturale. In ogni caso, per un film del 1958 una resa in alta definizione decisamente appagante: di sicuro I soliti ignoti non si è mai potuto apprezzare in questo modo. Sul fronte audio sono presenti tracce audio italiana e inglese in una vasta gamma, con DTS HD 2.0 e 5.1 e Dolby digital 2.0 e 5.1. In tutti i casi i dialoghi che formano la parte preponderante del film sono puliti, mentre giocoforza la scena sonora è un po' chiusa e l'ambienza sacrificata, comunque l'ascolto è sempre piacevole e senza sbavature.

Nutriti e soprattutto interessanti i contenuti speciali, che vedono coinvolti tanti protagonisti dell'epoca. Troviamo innanzitutto un'intervista a Mario Monicelli (9 minuti), un'altra a Suso Cecchi d'Amico (3' e mezzo), e poi la chicca dei provini a Carlo Pisacane, Tiberio Murgia e Vittorio Gassman commentati dallo stesso Monicelli (8'). per chiudere sei recensioni dell'epoca, 7' di scene in francese, una galleria fotografica e la locandina originale.