History doesn't remember blood. It remembers names.
Il settimo episodio di House of the Dragon, lo spin-off de Il Trono di Spade in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti, è il più familiare visto finora. Questo perché riunisce gran parte degli attori, vecchi e nuovi dopo l'importante salto temporale della precedente puntata, e esplica ancora di più quanto mostrato finora nella sigla. Andiamo allora ad analizzare i crediti di apertura, rispetto a quelli della serie originale, e il rapporto di sangue (e di coppia) tra i personaggi, dopo gli ultimi tragici eventi che hanno caratterizzato la trama di House of the Dragon.
Linea di sangue
Se c'è un elemento centrale nel racconto di House of the Dragon che lo contraddistingue dalla serie madre Il trono di spade, come dicevamo in altra sede, questa è sicuramente la linea di sangue che caratterizza la successione al Trono rispetto alla lotta per (ri)conquistarlo nel serial originale. Lo fa fin dalla sigla, che utilizza lo stesso brano che ha fatto la fortuna dello show originale ma si sposta nella linea di successione e non più tra le location di Westeros ed Essos. Il sangue scorre partendo da Re Ageon I che si unì in matrimonio con entrambe le sorelle, Visenya e Rhaenys, e prosegue fino a quanto raccontato in questo prequel, strizzando l'occhio a quanto potrebbe accadere in futuro nella celebre "Danza dei Draghi". Il colore rosso più denso o più fluido, i simboli che appaiono sui cerchi che il sangue attraversa, vogliono raccontarci proprio questo: una successione nata nel sangue, non potrà che finire allo stesso modo.
Dopo gli ultimi eventi che hanno caratterizzato la trama, le coppie (di sangue e non) si sono spezzate. La morte degli Strong, Harwin e Lionel, ha lasciato Rhaenyra (Emma D'Arcy) con un vuoto nel cuore e nel letto, essendo il padre biologico dei figli Jacaerys, Lucerys e Joffrey. Parallelamente, il suicidio per depressione (che tema di estrema attualità) di Laena Velaryon ha lasciato Daemon (Matt Smith) vedovo. Il vuoto comprende anche il marito di Rhaenyra, Laenor (John MacMillan), fratello di Laena, e le figlie che lascia, insieme ai genitori di lei, Lord Corlys (Steve Touissant) e Rhaneys (Eve Best). Questi vuoti potrebbero essere riempiti con la reciproca compagnia dell'erede al Trono designata da Viserys e dello zio, precedente erede al Trono. Se unissero le forze, come dice Rhaenyra, il sangue tornerebbe al sangue, come nella tradizione incestuosa dei Targaryen nel non mescolarlo con quello di altri per mantenere pura la linea di successione. Pratica che porterà a problemi e malattia più che altro, come ha dimostrato nei libri e nella serie originale il riferimento al "Re Folle". "Il fuoco è una prigione. Il mare invece una via di fuga. Ma noi siamo destinati a bruciare insieme" dice Rhaenyra a Daemon, meditando di compiere un gesto estremo per poterlo avere come Principe Consorte quindi un alleato potente nella successione al Trono.
House of the Dragon come Succession: l'eredità per il Trono si gioca in famiglia
Il gioco delle coppie
Sono anche altre le coppie di House of the Dragon, che si muovono nell'ombra per paura o per piani machiavellici in atto. Come Laenor e Ser Qarl Correy (Arty Froushan), amanti di nascosto e allo stesso tempo sotto gli occhi di tutti, così come Rhaneyra e il compianto Comandante della Guardia Reale. Un amore che sembra essere più un divertimento per Laenor, forse dopo quanto accaduto con Joffrey al matrimonio. Ora l'erede di Casa Velaryon vorrebbe però riprendere in mano il proprio matrimonio e adempiere ai propri doveri preparando i figli Jace e Luke a diventare Principi ereditari. Allo stesso tempo suo padre, Lord Corlys, rende chiaro una volta per tutte il suo piano, condotto anche tramite i matrimoni dei rispettivi figli che però non hanno portato finora grande fortuna all'antica famiglia di Westeros: provare a riprendersi il Trono che sarebbe spettato legittimamente a Rhaenys, la "Regina che non è Mai Stata", se il Concilio Ristretto non avesse deciso diversamente optando per Viserys. Lei, però, ha rinunciato a quel sogno una generazione fa, e questo crea una spaccatura anche nel loro matrimonio.
Alle strette è anche il rapporto tra Viserys (Paddy Considine) e Alicent (Olivia Cooke), sempre più schifata dal comportamento di Rhaenyra e che proverà a sbugiardare di fronte a tutta la Corte, mettendola di fronte alle proprie responsabilità. Ovviamente l'erede al Trono saprà cavarsela anche stavolta, ma anche qui un possibile taglio - termine che usiamo non a caso visto quando accaduto al secondogenito della coppia regnante - nel rapporto è stato fatto. Anche se Alicent potrebbe continuare ad essere benvoluta dal marito, come le suggerisce il padre Otto (Rhys Ifans), tornato ad essere Primo Cavaliere dopo la morte degli Strong, e come sembra tramare lei stessa insieme a Lord Larys (Matthew Needham), unico sopravvissuto della famiglia ed erede di Harrenal.
House of the Dragon: guida alla linea di successione dei Targaryen
Non restano che i figli
Curiosamente nel settimo episodio il funerale è un momento che serve non solo a riunire la famiglia ma anche a stabilirne i rapporti. Un'occasione poco sfruttata nella serie originale dove spesso le funzioni per salutare i morti avvenivano off screen. Ed è anche l'occasione per far scontrare una volta per tutte i vari eredi al Trono e delle varie casate, per mostrarci come nel mondo creato da George R.R. Martin la lotta per la successione avvenga fin dalla tenera età, che è tutto tranne che tenera a Westeros. Proprio quelli che nello scorso episodio si diceva che forse non meritano il combattere per loro e metterli al primo posto, come genitori. Mentre Aegon è occupato a sbronzarsi e Helaena è presa dalle proprie visioni e dal proprio mondo al limite della follia, Aemond (Leo Ashton) decide di prendere in mano la situazione e provare a cavalcare il proprio drago, quello che era di Laena e sarebbe dovuto andare in eredità alle sue figlie. Lo scontro porta allo sbugiardamento dei figli "bastardi" di Laenor e Rhaenyra. "Ho perso un occhio ma ho guadagnato un drago. Ne è valsa la pena" sentenzia Aemond: questo la dice lunga sul personaggio, sulla sua visione della linea di successione di sangue e sul futuro dei Targaryen sul Trono di Spade.