Harry Potter: le 10 scene adattate peggio da libri a film

Scopriamo insieme le scene della saga di Harry Potter che sono state adattate peggio dai romanzi scritti da J.K. Rowling.

Harry, Hermione e Ron a Hogwarts in una scena di Harry Potter e i doni della morte parte 2
Harry, Hermione e Ron a Hogwarts in una scena di Harry Potter e i doni della morte parte 2

Per quanto gli adattamenti cinematografici dei romanzi della saga di Harry Potter siano, in senso generale, piuttosto fedeli agli originali cartacei da cui sono tratti, in molti punti i fan più sfegatati del mondo magico creato da J.K. Rowling hanno notato delle discrepanze, in alcuni casi minime, in altri decisamente più evidenti (e per gli appassionati decisamente imperdonabili). Nella trasposizione dalla carta stampata alla pellicola è inevitabile che certi elementi si perdano e che altri vengano cambiati per meglio adattarsi al nuovo "mondo" in cui si trovano: nel caso di Harry Potter, confrontando i libri ai film, è facile notare le numerose differenze, dai personaggi con archi narrativi differenti (o che vengono meno approfonditi) ad intere porzioni di intreccio tagliate perché non trovavano spazio in adattamenti di poco più di due ore per volta.

In questo articolo, per il quale abbiamo sudato sette camice - dobbiamo ammetterlo -, abbiamo cercato di radunare le scene della saga di Harry Potter adattate peggio nei film dai romanzi originali, quelle sequenze così diverse (o completamente assenti) che da amanti dei libri ci hanno lasciati colmi di disappunto e sul piede di guerra.

10. Ridateci la vittoria al campionato di Quidditch!

Quidditch Harry Potter
Una scena di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

In questo caso dobbiamo partire dal presupposto che al gioco del Quidditch nei film è stato dato uno spazio molto più limitato rispetto ai romanzi, in cui rivestiva un ruolo più importante nella narrazione. La cosa non ci stupisce particolarmente, visto il poco tempo a disposizione e l'infinità di elementi che dovevano essere per forza inseriti nei film, ma in un caso particolare, quello di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, la mancanza di una sequenza particolare legata allo sport per eccellenza del mondo magico davvero non siamo riusciti a mandarla giù. Nel terzo romanzo scritto da J.K. Rowling il torneo scolastico di Quidditch ha un ruolo fondamentale nella storia: se nei primi due libri sappiamo che Grifondoro non riesce ad aggiudicarsi l'agognatissima coppa, nel terzo accaparrarsela è quasi necessario per loro, visto che si tratta dell'ultimo anno ad Hogwarts dello storico capitano della squadra dai colori rosso e oro, Oliver Baston. La vittoria di Grifondoro nel romanzo dipende da tre match decisivi, mentre nel film vediamo solo il primo (che è stato inserito solo per la presenza dei Dissennatori, legati alla trama generale di questo capitolo della saga) ed è senza ombra di dubbio, insieme ai festeggiamenti che ne conseguono, uno dei momenti di trionfo più emozionanti di tutti i romanzi (come vedremo, non sempre alle scene di trionfo nei film viene dato il giusto spazio). Non si tratta in questo caso di una scena adattata male, ma della completa mancanza di un momento importante che avremmo davvero desiderato vedere nella trasposizione cinematografica, quindi abbiamo scelto comunque di inserire la mancata vittoria al torneo in questa lista.

Harry Potter: 10 curiosità non dette nella saga ma confermate dalla Rowling

9. Le prove per arrivare alla Pietra Filosofale

Emma Watson, Rupert Grint e Daniel Radcliffe in una sequenza di Harry Potter and the Sorcerer's Stone
Emma Watson, Rupert Grint e Daniel Radcliffe in una sequenza di Harry Potter and the Sorcerer's Stone

In Harry Potter e la Pietra Filosofale, tanto nel romanzo come nel film, Harry, Ron e Hermione si ritrovano a dover affrontare alcune prove per trovare e salvare il magico artefatto da Piton (che loro credono essere il villain della situazione). Silente escogita diverse prove di abilità e di logica a protezione della Pietra Filosofale, due di queste, però, non trovano spazio nel film: una riguarda un troll da superare, l'altra, invece, era stata creata proprio da Piton, un indovinello con una serie di pozioni che Hermione riesce a risolvere. Per trovare la soluzione in questo caso bisogna ricorrere esclusivamente all'uso della logica, più che della magia, e questo ci fa già capire quanto la straordinaria intelligenza della giovane maga sarà fondamentale nelle avventure del trio.

8. Chi erano i Malandrini?

La Mascherina Di Harry Potter Ispirata Alla Mappa Del Malandrino 1920X1080
Una scena di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

In questo caso ci troviamo a metà strada tra la scena mancante e l'adattamento sbagliato, non potevamo, però, esimerci dall'inserire quella che è forse una delle più grandi fonti di indignazione che i film di Harry Potter ci hanno causato. Tra i personaggi più amati dalla fanbase della saga un posto d'onore lo ricoprono senza dubbio i Malandrini, il gruppo composto da James Potter (il papà del nostro Harry), il suo migliore amico Sirius Black, il lupo mannaro Remus Lupin e Peter Minus (che si rivelerà uno dei personaggi più infami mai creati). Ne Il prigioniero di Azkaban i tre protagonisti apprendono che, dopo aver scoperto la verità sulla licantropia di Lupin, i suoi tre amici decidono di impegnarsi per diventare Animagi, in modo da potergli fare compagnia durante le sue notti da lupo. Insieme i quattro creano poi anche la Mappa del Malandrino, scoprendo così molti dei segreti di Hogwarts. Deludendo moltissimi fan, la backstory dei Malandrini ne Il prigioniero di Azkaban, che i tre protagonisti scoprono dopo essere arrivati nella Stamberga Strillante ed essersi trovati faccia a faccia con Sirius Black, viene a malapena accennata. Sirius Black e Remus Lupin raccontano ai tre ragazzi il loro passato di studenti ad Hogwarts e di come siano diventati gli animagi soprannominati Codaliscia, Felpato e Ramoso (mentre Lupin veniva chiamato Lunastorta). Ammettiamolo, ci saremmo accontentati anche solo che alla storia dei quattro amici venisse dedicato un po' più di tempo, ma quanto avremmo desiderato una lunga scena flashback con i Malandrini?

Harry Potter: Che fine hanno fatto i protagonisti?

7. L'ingresso danzante degli studenti di Beauxbatons e Durmstrang

Harry Potter E Il Calice Di Fuoco
Una scena di Harry Potter e il calice di fuoco

Continuiamo a chiedercelo fin dalla prima visione dell'adattamento di Harry Potter e il calice di fuoco: perché mai Mike Newell hai deciso di inserire una scena del genere? Le studentesse di Beauxbatons - che nel film, stranamente, sono tutte ragazze - fanno il loro ingresso esalando estatici sospiri (e la telecamera si sposta subito ad inquadrare i loro didietro, a dimostrazione che il pubblico della saga sta diventando decisamente più maturo) e fanno poi comparire farfalle azzurre (assolutamente coordinate con le loro mise). Gli studenti di Durmstrang - tutti uomini, badate bene, perché di streghe, in Nord Europa, non ce ne sono - entrano eseguendo una specie di danza tribale con capriole e piroette. Nel romanzo la versione di questa scena scritta da J.K. Rowling era decisamente (e fortunatamente) più sobria: dopo essere arrivati ad Hogwarts a bordo di una nave che compariva nel lago (Durmstrang) e con un'enorme carrozza volante (Beauxbatons) come anche vediamo nel film, gli studenti - maghi e streghe, da entrambe scuole, ci teniamo a sottolinearlo - condividevano semplicemente la cena con i ragazzi di Hogwarts.

6. Il labirinto

Maxresdefault
Una scena di Harry Potter e il calice di fuoco

Ci ritroviamo ancora una volta a parlare di Harry Potter e il calice di fuoco, non ce ne vogliate, ma di scene male adattate in questo quarto film ce ne sono davvero parecchie. In questo caso ci riferiamo all'ultima prova del difficilissimo Torneo Tremaghi: se con le prime due è stato fatto un lavoro senza dubbio dignitoso, con quella del labirinto le cose sono andate diversamente. Se nel libro i partecipanti dovevano affrontare numerosi avversari magici (un molliccio sotto forma di Dissennatore, uno Schiopodo Sparacoda, un'Acromantula e addirittura una Sfinge ed i suoi indovinelli), nel film ci ritroviamo a dover temere una nebbia un po' inquietante e l'aggressione delle piante che danno forma al labirinto, che non riescono proprio a stare ferme. Se le prime prove davano una chiara idea di quanto il Torneo fosse pericoloso, la terza non sembra nulla di così complicato, e abbassa così il livello di tensione necessario al successivo ingresso in scena di Colui che non deve essere nominato e alla morte del povero Cedric.

5. Il funerale di Silente

Unnamed
Una scena di Harry Potter e il principe mezzosangue

Passiamo ora ad uno dei momenti più toccanti dell'intera saga: la morte di Albus Silente, che avviene nella parte conclusiva de Harry Potter e il principe mezzosangue. Harry perde un altro dei suoi padri putativi e, noi con lui, ci avviamo alla fine del sesto anno ad Hogwarts con il cuore spezzato. Nel film i protagonisti rendono omaggio al grande mago scomparso alzando le bacchette al cielo, guidati dallo stesso Harry: una scena emozionate, su questo non c'è dubbio, ma che non ha nulla a che vedere con quello che la penna di J.K. Rowling è riuscita ad evocare. Nel romanzo per Silente viene organizzato un imponente e grandioso funerale, a cui partecipano tutti, dal Ministro della Magia fino agli elfi domestici delle cucine: questo sì che è il modo perfetto per dire addio ad un personaggio così amato ed importante (tanto per i protagonisti della saga, come per noi fan). Ancor più frustrante, poi, è sapere che la scena era stata inizialmente inserita nella sceneggiatura, ma non è stata mai realizzata, probabilmente per mancanza di tempo o restrizioni nel budget.

4. Neville uccide Nagini

Una scena di Harry Potter e i doni della morte - parte 1
Una scena di Harry Potter e i doni della morte - parte 1

Dello scontro finale fra Harry e Voldemort, in Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2, parleremo in modo più approfondito fra poco, non temete. Prima però abbiamo deciso di soffermarci su uno specifico passaggio della battaglia finale a cui il film, a nostro modesto parere, non rende proprio giustizia: la morte di Nagini per mano di Neville Paciock. Cominciamo dal romanzo, Voldemort e i Mangiamorte credono di aver ucciso Harry Potter e, nella disperazione di tutti, Neville si scaglia verso Voldemort. Colui che non deve essere nominato, dopo aver scoperto le sue origini da purosangue, mette il ragazzo di fronte ad una scelta: o diventare Mangiamorte o perire. Ovviamente - senza alcun discorso toccante come nel film - Neville si rifiuta. Voldemort decide così di evocare, dalle rovine del castello, il Cappello Parlante, oggetto a suo parere ormai inutile perché l'unica casa che sopravviverà alla distruzione di Hogwarts sarà - ovviamente - quella dei Serpeverde. Immobilizzato il giovane mago, Voldemort gli mette il cappello in testa e gli dà fuoco, decidendo di lasciarlo morire così, agonizzante. Se non fosse che proprio in quel momento arrivano alla carica al castello i centauri e la battaglia esplode: nella confusione generale Neville riesce a liberarsi e ad estrarre, dal Cappello, la spada di Godric Grifondoro. Con un sol colpo il giovane mago mozza la testa all'enorme serpente (missione che Harry gli aveva assegnato prima di dirigersi nella Foresta Proibita), proprio davanti a Voldemort, che non può far nulla per impedire la distruzione dell'ultimo degli Horcrux e torna, finalmente e di fronte a tutti, ad essere mortale.

Harry Potter And The Deathly Hallows Part 2 Trailer Ron And Hermione
Una scena di Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2

La versione del film della morte di Nagini? Un inseguimento cartoonesco tra il serpente e Ron ed Hermione (che vorrebbero ucciderla con una zanna di basilisco) e l'arrivo, quasi dal nulla, di un provvidenziale Neville subito prima che i due vengano massacrati. Comprendete anche voi come, in questo modo, una delle sequenze del romanzo più amate dai fan sia stata trasformata in una pallida versione di se stessa, a livello cinematografico forse più spettacolare, ma spogliata dalla tensione e dal pathos di cui era carica la scena creata dalla penna di J.K. Rowling.

Harry Potter: i film della saga dal peggiore al migliore

3. Silente, stai calmo...

Cover6
Una scena di Harry Potter e il calice di fuoco

Torniamo a Harry Potter e il calice di fuoco per una scena che, per quanto piccola e apparentemente insignificante, ci lascia sempre particolarmente perplessi dopo ogni visione del film. Quando nel romanzo viene estratto il nome di Harry dal Calice, nell'oltraggio generale, Silente si mantiene come sempre calmo e pacato, chiedendo al nostro protagonista - senza scomporsi troppo - se avesse idea di come questo fosse potuto accadere. In fin dei conti Harry è già il più sconvolto di tutti: è un ragazzino che viene costretto a partecipare ad un Torneo potenzialmente mortale e a cui tutti - sopratutto gli adulti - stanno gridando contro. Nel film, invece, la reazione del preside di Hogwarts è ben diversa: Silente prende Harry per le spalle e lo scuote violentemente, il suo tono di voce è così irato da renderlo quasi irriconoscibile a noi spettatori, così abituati ad una condotta ben diversa da parte sua. Perché, ci chiediamo, cambiare questa scena e far agire un personaggio così iconico come Silente in una maniera così palesemente out of character? Inutile dire che questo particolare momento del film, che - se confrontato con il romanzo - sfocia leggermente nel ridicolo, ha dato vita ad innumerevoli meme.

2.Il passato di Tom Riddle

Tom Riddle
Una scena di Harry Potter e il principe mezzosangue

Continuiamo la nostra lista parlando di scene mancanti - ma a nostro parere fondamentali - piuttosto che mal adattate. In Harry Potter e il principe mezzosangue il lettore ha la possibilità, tramite i ricordi di diversi personaggi, di scoprire molto di più sul passato di Voldemort, esplorando le sue origini come super-villain e anche la storia della sua famiglia. Nell'adattamento cinematografico, purtroppo, ci dobbiamo limitare a soli due ricordi: il primo incontro di Silente con il giovane Tom Riddle e la memoria alterata di Lumacorno. Gran parte del passato di Colui che non deve essere nominato viene omesso, in particolare la storia dei suoi genitori, Tom Riddle Sr. e Merope Gaunt: ci rendiamo conto che è stata una scelta ovviamente dovuta a questioni di tempo, ma scoprire qualcosa di più sul background di Voldemort avrebbe senza dubbio influenzato, in meglio, la nostra esperienza da spettatori.

1. La battaglia finale

Daniel Radcliffe nello scontro finale con Ralph Fiennes in Harry Potter e i doni della morte - parte 2
Daniel Radcliffe nello scontro finale con Ralph Fiennes in Harry Potter e i doni della morte - parte 2

Ci sarebbe davvero troppo da dire sulla battaglia finale tra Voldemort e il nostro Harry, scena che a nostro parere perde tantissimo nel passaggio dalla carta stampata alla pellicola. Innanzitutto, nel romanzo lo scontro tra i due si svolge all'interno del castello, nella Sala Grande semi-distrutta, cosa che rende il momento ancora più emozionante: tutti i personaggi si sono spostati dentro ad Hogwarts e lo scontro è feroce, addirittura vi prendono parte gli elfi domestici, brandendo coltelli e mannaie. Lo scontro tra Voldemort ed Harry avviene nel centro della folla riunita nella sala: dopo aver scagliato entrambi un'incantesimo, l'Avada Kedavra di Voldemort gli si ritorcerà contro (per la questione dell'appartenenza della Bacchetta di Sambuco) e lui, in un momento solenne e perfetto, cadrà a terra morto.

Ralph Fiennes in una scena di azione in Harry Potter e i doni della morte - parte 1
Ralph Fiennes in una scena di azione in Harry Potter e i doni della morte - parte 1

Nel film questa scena è completamente diversa: Voldemort ed Harry si ritrovano a combattere soli, al di fuori del castello, mentre nessuno assiste. Ad un certo punto i due cominciano addirittura a volteggiare per aria, cercando di uccidersi a vicenda. L'ultimo colpo tra i due è quello che per Voldemort risulta fatale: Colui che non deve essere nominato è finalmente sconfitto e lentamente si tramuta in polvere, scomparendo davanti agli occhi dell'unico testimone della sua morte. Ci sembra chiaro il perché, se realizzata in questo modo, la morte di Voldemort non può avere lo stesso impatto che aveva nel romanzo: nessuno assiste alla sconfitta del mago oscuro, e nessuno può esultare con Harry per quello che ha realizzato. Far scomparire il suo corpo poi, renderlo cenere che si disperde al vento, per quanto dal punto di vista cinematografico possa essere di grande impatto, rende meno forte la sconfitta di Voldemort. Nel libro lo vediamo morire e accasciarsi a terra come tutti gli altri che sono caduti prima di lui, il fatto che il suo corpo non scompaia lo rende più umano, più insignificante.

Harry Potter e i doni della morte - parte 2: Daniel Radcliffe in un momento del film
Harry Potter e i doni della morte - parte 2: Daniel Radcliffe in un momento del film

La reazione di chi assiste allo scontro tra Harry e Voldemort, e alla morte di quest'ultimo, ha un enorme impatto su chi legge, proprio perché tutti partecipano della gioia di aver finalmente vinto. Tutti i personaggi che sono sopravvissuti alla battaglia accolgono Harry come l'eroe che è, in un momento di esultanza collettiva e di giubilo. Nel film veniamo privati di tutto questo, ci resta solo una scena in cui Harry cammina per il castello, alcuni lo guardano da lontano, altri gli rivolgono mezzi sorrisi, quasi come se fosse un outsider tra i suoi stessi compagni. Ridateci i nostri meritati festeggiamenti per la vittoria! Che il tutto si concluda, poi, con la distruzione della Bacchetta di Sambuco da parte del protagonista (che nel libro veniva semplicemente ricollocata nella tomba di Silente) ci lascia basiti e perplessi.

Harry Potter e i doni della morte - Parte 2: Perché l'ultimo film non è il finale che la saga meritava