Gotham: Commento all’episodio 1x08, The Mask

Dopo i fuochi d'artificio del precedente episodio si torna alla 'normalità' a Gotham City, con il consueto caso della settimana affidato alle abilità deduttive di Jim Gordon e Harvey Bullock e i soliti intrighi di Oswald Cobblepot e Fish Mooney.

Il plot

Rientrato a tutti gli effetti nel corpo di polizia, in un clima di apparente normalità, Jim Gordon torna a fare coppia con Harvey Bullock per le indagini sulla morte di un uomo, impiegato presso una società chiamata Sionis Investments e ritrovato ucciso dopo aver ingerito un dito mozzato. Jim e Harvey si recano ad interrogare il suo datore di lavoro, l'ambiguo Richard Sionis, e rilevano comportamenti loschi e sospetti fra i suoi impiegati, sintomo che in quell'ufficio avviene qualcosa di sinistro.

Indagando, Jim si rende conto che Sionis ha l'abitudine di organizzare una sorta di fight club clandestino nel quale costringe a combattere i suoi dipendenti in una spietata lotta per la sopravvivenza. Il detective, però, viene catturato da Sionis e si ritrova coinvolto nel fight club, ma riesce a sopraffare i propri avversari mentre la polizia interviene sul posto per arrestare i responsabili. Nel frattempo, dopo aver tentato invano di riconciliarsi con Fish Mooney, Oswald Cobblepot decidere di rispondere alle ostilità della donna sequestrando il suo nuovo braccio destro. Bruce Wayne, invece, fa ritorno a scuola, ma subisce atti di bullismo da parte di un suo compagno, Tommy Elliot.

Commento all'episodio

Gotham: Todd Stashwick in una scena della puntata La maschera
Gotham: Todd Stashwick in una scena della puntata La maschera

Dopo il precedente Penguin's Umbrella, episodio fondamentale nello sviluppo della storyline di Gotham (benché gravato da quasi tutti i peggiori difetti della serie di Bruno Heller), con l'ottava puntata, The Mask, ritorniamo purtroppo alla formula canonica, poco efficace e al contrario alquanto stantia, del "caso della settimana" che Jim Gordon e Harvey Bullock si incaricano di risolvere, con le consuete indagini prive di mordente e uno sviluppo (individua il cattivo, affronta il cattivo, sconfiggi il cattivo) che non solo non sorprende nessuno, ma risulta privo di quelle tenebrose suggestioni che sarebbe lecito attendersi in un microcosmo peculiare quale Gotham City. Il risultato è che le avventure poliziesche di Jim e Harvey continuano a viaggiare su binari nettamente separati rispetto al plot della rivalità fra le gang criminali di Gotham, con effetti tutt'altro che salutari per il livello di coinvolgimento dello spettatore.

Gotham: David Mazouz e Sean Pertwee nell'episodio intitolato La maschera
Gotham: David Mazouz e Sean Pertwee nell'episodio intitolato La maschera

Con presupposti, per l'appunto, non proprio incoraggianti, a penalizzare The Mask è pure l'ennesimo "caso della settimana" fiacco e campato per aria, con una sorta di bizzarra parodia involontaria di Hunger Games in versione da ufficio (con tanto di graffette che spuntano fuori dai cadaveri). Nell'economia complessiva dell'episodio, a poco servono le fulminee comparsate di Edward Nygma e di Selina Kyle (due personaggi tenuti ai margini della serie); mentre è preferibile non dilungarsi sul bislacco ruolo - la stralunata Gertrud Kapelput - riservato alla povera Carol Kane, che sembra quasi scimmiottare la gattara de I Simpson, né tantomeno sull'inutile ed irritante presenza di Barbara Kean, in assoluto la figura più insulsa e peggio definita fra tutti i protagonisti della serie. Infine, lascia qualche perplessità anche la gestione della storyline dedicata al giovanissimo Bruce Wayne, la cui tragica vicenda viene ridotta ad un 'banale' caso di bullismo, con una reazione (l'esplosione di violenza del piccolo Bruce) moralmente ambigua che, a nostro giudizio, stride non poco con l'alto senso dell'etica del Batman che siamo stati abituati a conoscere ed ammirare.

What's next

Gotham: Donal Logue e Ben McKenzie nella puntata intitolata La maschera
Gotham: Donal Logue e Ben McKenzie nella puntata intitolata La maschera

Al momento, l'elemento narrativo più interessante di Gotham, e forse l'unico che potrebbe portare a qualche valida novità nel corso dei prossimi episodi, consiste nel braccio di ferro tra Fish Mooney e il Pinguino: entrambi poco più che macchiette, ma in grado se non altro di sprigionare qualche scintilla di fascino cartoonesco in un prodotto ancora indeciso fra i toni da noir metropolitano alla Tim Burton e quelli da guilty pleasure sopra le righe alla Joel Schumacher (tanto per restare in tema Batman). Mentre già mostra la corda il subplot su Liza, la finta melomane e all'occorrenza badante (e potenziale traditrice) del boss Carmine Falcone (pure qui, ovviamente, il rischio del ridicolo è dietro l'angolo...).

Conclusioni

Dopo ben otto puntate, purtroppo, Gotham ancora non accenna a migliorare: l'episodio The Mask riporta la serie sui binari, già sperimentati con ben poco successo, del "caso della settimana" risolto sbrigativamente dalla coppia di detective protagonisti, mentre gli autori mostrano sempre maggiore fatica nell'amalgamare i vari plot in corso, finendo addirittura per ripetersi e scadere nell'effetto-fotocopia nel caso di Barbara, la fidanzata di Jim Gordon, personaggio del tutto privo della benché minima utilità.

Movieplayer.it

2.5/5