"Nessun dubbio, lo scudetto della Roma!", giocando con il titolo della miniserie, Sabrina Ferilli ricorda qual è stato il suo "momento di gloria". Abbiamo incontrato l'attrice in occasione della presentazione di Gloria, diretta da Fausto Brizzi e scritta dallo stesso Brizzi insieme a Paola Mammini e Roberto Proia. Su Rai1 in tre serata dal 19 febbraio (e disponibile su RaiPlay), la serie racconta appunto di Gloria Grandi, interpretata da Sabrina Ferilli, un'attrice che, stufa dello stesso ruolo e della stessa fiction, vuol tornare a fare "il grande cinema". Toni leggeri e spirito goliardico, per un show che racconta i lati nascosti dello show-biz, tra vizi, capricci, ossessioni. La Gloria di Sabrina Ferilli, infatti, è disposta a tutto pur di ottenere un nuovo lustro, anche far leva sul pietismo tipico di una certa contemporaneità: "Gloria si appoggia alle mode, al marketing del dolore, o del sentimento. È disposta a tutto pur di ritrovare il successo, trascinando tutti nelle sue semi-menzogne", spiega la Ferilli.
Nel cast di Gloria anche Emanuela Grimalda, che interpreta Iole, sua fidata assistente, e poi Massimo Ghini, nel ruolo di Manilo, il manager, Sergio Assisi, che interpreta Alex, l'ex marito della protagonista. Sempre secondo Sabrina Ferilli, che torna alla serialità Rai, questa è "Una fiction che inverte i preconcetti, mette a nudo e sovverte gli schemi". Sul ritorno in tv: "Devo molto alla televisione. Ho fatto un po' tutto. La mia notorietà e la mia esperienza la devo ai prodotti Rai. Da Come l'America a Commesse. Poi, c'è una nicchia di cinema ancora libero. Penso a Wim Wenders, chi può permettersi di girare un film praticamente senza dialoghi? E ancora, non credo ci siano differenze focali tra i medium, il mezzo cambia, ma l'importante è la storia".
Gloria: video intervista a Sabrina Ferilli ed Emanuela Grimalda
Gloria, tra l'altro, si inserisce in quella narrazione che prova a s-mitizzare il mondo del cinema, puntando la luce sulle nevrosi delle star. Insomma, una serie trasversale se consideriamo il pubblico della prima serata, che avrà l'occasione di trovare una serie di personaggi ben scritti. "Questa serie ci ha dato l'opportunità di affrontare ruoli imperfetti, non laccati. Ruoli che non siamo abituati a vedere. Ruvidi e scorretti. Lì, è la forza narrativa dei personaggi e della storia", dice Sabrina Ferilli a Movieplayer.it.
Insieme a lei, abbiamo incontrato anche Emanuela Grimalda, co-protagonista "Che bello è stato affrontare un personaggio così. Iole mi piace, è un personaggio nuovo e strano. Una figura professionale che ha spazio nella vita di Gloria. È una relazione complessa, poi dalla commedia si toccano tante corde".
"Il mio momento di gloria? Lo scudetto della Roma!"
In Gloria, si scherza poi sui ruoli, e su quanto i copioni possano offrire o togliere possibilità professionali. Ma come si affronta un copione, alla prima lettura? "Quando leggo cose che non mi piacciono, e superano la concezione del ruolo più o meno riuscito. Se la storia non mi piace ma la parte funziona, comunque non accetto", spiega Sabrina Ferilli. Per Emanuela Grimalda, invece, "A volte ho detto di no, altre volte ho detto sì. Ma non ho mai fatto cose che non condividessi. Poi, se avessi avuto alternative, magari avrei glissato. Però, ho sempre fatto lavori con la consapevolezza giusta. Non sempre però si può scegliere in libertà".
Durante l'incontro stampa, tra l'altro Sabrina Ferilli ha riflettuto sui ruoli femminili, oggi più sfumati, nonché più importanti. "Ci vorrà del tempo per lasciarsi alle spalle alcuni pre-concetti, ma oggi sta cambiando tanto. Penso ad Hollywood, che offre sceneggiature da Oscar ad attrici più avanti con l'età". Ma se Gloria, che si apre con la famigerata canzone di Umberto Tozzi, scherza con i momenti di successo, qual è il momento di gloria per Sabrina Ferilli? "Non ho dubbi, lo scudetto della Roma!"