Gli uomini preferiscono le bionde: l’amore, i diamanti e il mito di Marilyn

Capolavoro della commedia brillante diretto da Howard Hawks nel 1953, Gli uomini preferiscono le bionde è un irresistibile musical che ha contribuito a definire l'icona Monroe.

Gli uomini preferiscono le bionde: l’amore, i diamanti e il mito di Marilyn

"Finalmente sta venendo a galla la verità! Lei ammette che mira al suo denaro?" "No, io no. Lo sa che è buffo? Non lo sa che per un uomo essere ricco è come per una donna essere bella? Magari una ragazza non si sposerà solo perché è bella... ma santo cielo, non è una dote?"

Nel 1985, nel periodo in cui è in vetta alle classifiche mondiali grazie all'album Like a Virgin, Madonna realizza un video musicale che farà epoca e contribuirà a consolidare l'importanza della popstar italoamericana nell'immaginario culturale degli anni Ottanta. Il video in questione funge da trampolino di lancio per la canzone Material Girl e vede Madonna fasciata in un ampio tubino fucsia e circondata da un nugolo di ballerini in completo nero, che la corteggiano a suon di gioielli: una rappresentazione satirica del materialismo dell'America reaganiana a cui fanno riferimento in primo luogo i versi del brano. L'intera sequenza, tuttavia, è un fedelissimo omaggio a un capitolo ben preciso dell'iconografia hollywoodiana di trent'anni prima: la performance di Marilyn Monroe sulle note di Diamonds Are a Girl's Best Friends, scena di culto tratta dal film musicale Gli uomini preferiscono le bionde.

Da Broadway al Moulin Rouge: genesi e fortuna di un classico

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Gli uomini preferiscono le bionde: Tommy Noonan e Marilyn Monroe

Material Girl non rappresenta l'unica volta in cui Madonna si sarebbe cimentata in una rievocazione di Marilyn Monroe, da sempre fra i suoi principali modelli d'ispirazione. Tuttavia, quella canzone nello specifico ci offre un saggio della popolarità inossidabile della figura ritratta da Marilyn all'interno della commedia di Howard Hawks, che debuttava nelle sale americane l'1 luglio 1953: dopo Madonna, infatti, il numero di Diamonds Are a Girl's Best Friends sarebbe stato ripreso e citato in innumerevoli altre occasioni, inclusa l'esibizione di Nicole Kidman nel 2001 nel musical Moulin Rouge di Baz Luhrmann. In generale, Gli uomini preferiscono le bionde costituisce un esempio emblematico di quando un film si lega in maniera indissolubile all'immagine divistica di uno dei suoi protagonisti, quasi al punto da disegnare un vero e proprio archetipo.

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Gli uomini preferiscono le bionde: Jane Russell e Marilyn Monroe

All'origine del musical di Howard Hawks c'è il romanzo omonimo pubblicato da Anita Loos nel 1925 e adattato per i palcoscenici di Broadway nel 1949, con canzoni composte da Leo Robin e Jule Styne e Carol Channing nella parte che, da lì a breve, sarebbe stata ereditata da Marilyn Monroe. Gli anni Cinquanta, del resto, si aprono come l'età d'oro del musical hollywoodiano, e alla 20th Century Fox pensano bene di cavalcare l'onda mettendo in cantiere una trasposizione di questa commedia teatrale e affidandola a un regista del calibro di Howard Hawks, noto per la sua proverbiale versatilità. E sebbene il titolo dell'opera metta in rilievo le bionde, all'inizio la vera star del progetto è la co-protagonista bruna: la trentunenne Jane Russell, pin-up che aveva suscitato attenzione - e scandalo - per il suo sensualissimo ruolo ne Il mio corpo ti scalderà di Howard Hughes (della vicenda si parla anche nel film The Aviator), trasformandosi in una delle più prorompenti sex-symbol degli anni Quaranta.

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Marilyn Monroe: alle origini del mito

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Gli uomini preferiscono le bionde: un'immagine di Marilyn Monroe

All'intelligenza fiera e tagliente di Dorothy Shaw, la showgirl interpretata da Jane Russell, fa da contraltare la Lorelei Lee della ventiseienne Marilyn Monroe, che dietro la facciata della dumb blonde (la "bionda svampita") cela un affilato pragmatismo. Lorelei, promessa sposa del ricco rampollo Gus Esmond Jr (Tommy Noonan) e irresistibilmente attratta dai diamanti, è un personaggio a cui il pubblico non tarderà ad associare l'attrice californiana, che proprio nel 1953 raggiungerà lo statuto di star di primissima grandezza. Fino ad allora, la Monroe si era fatta notare in apparizioni brevi e piuttosto 'decorative' in classici quali Giungla d'asfalto ed Eva contro Eva, per passare poi a parti da comprimaria: appena un anno prima, aveva affiancato Barbara Stanwyck nel noir La confessione della signora Doyle di Fritz Lang, aveva ottenuto il suo primo ingaggio da protagonista nel thriller La tua bocca brucia, con Richard Widmark, ed era stata diretta da Howard Hawks ne Il magnifico scherzo, con Cary Grant e Ginger Rogers.

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Gli uomini preferiscono le bionde: un'immagine di Marilyn Monroe

Il 1953 sarà l'anno decisivo nella carriera di Marilyn Monroe, al centro di tre film fortunatissimi: in ordine di uscita, il thriller Niagara di Henry Hathaway, Gli uomini preferiscono le bionde e infine Come sposare un milionario di Jean Negulesco, insieme a Lauren Bacall e Betty Grable. A conferma della passione degli spettatori nei confronti della Monroe, i due film di Hawks e di Negulesco risulteranno fra i dieci maggiori campioni d'incassi del 1953, ma è soprattutto il musical di Hawks a definire l'icona-Marilyn: un modello di sensualità spigliata ed ironica, provocante ma con toni perlopiù giocosi e solari, modello riproposto in particolare nelle commedie interpretate per Billy Wilder, Quando la moglie è in vacanza e A qualcuno piace caldo. Ma nella pellicola di Hawks, la presenza scenica di Marilyn è in perfetto equilibrio con quella di Jane Russell: un'alchimia essenziale alla riuscita del film, in grado di intrattenere con ritmo impeccabile per novanta minuti di fila.

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Dorothy e Lorelei: girls just wanna have fun

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Gli uomini preferiscono le bionde: Jane Russell e Marilyn Monroe

In tal senso, Howard Hawks sceglie di ridurre la dimensione strettamente musicale, mettendo ancor più in risalto le poche canzoni presenti: dal trascinante numero d'apertura, Two Little Girls from Little Rock, alla celeberrima Bye Bye Baby, fino a culminare in Diamonds Are a Girl's Best Friends, eseguita prima dalla Monroe e poi dalla Russell. Ma l'autentica essenza del film è quella della screwball comedy, il genere di cui Hawks si era già dimostrato un maestro indiscusso grazie a Susanna!, La signora del venerdì e Colpo di fulmine: Gli uomini preferiscono le bionde è un ideale prosecutore dei suddetti titoli, da cui riprende il tema della figura femminile come motore narrativo contrapposto alla sostanziale passività dei personaggi maschili. Dorothy e Lorelei, che attraversano l'Atlantico e poi si ritrovano a sbarcare il lunario a Parigi, sono dunque degne eredi dei personaggi vitali e intraprendenti incarnati in precedenza da Katharine Hepburn, Rosalind Russell e Barbara Stanwyck.

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Gli uomini preferiscono le bionde: Jane Russell e Marilyn Monroe

Al di là della sua indubbia influenza, Gli uomini preferiscono le bionde resta pertanto, anche a settant'anni di distanza, una delle migliori commedie della Hollywood classica: in virtù di un racconto che scorre sempre sul filo della parodia, ma con la capacità di farci parteggiare per questa affascinante coppia di eroine; per il fuoco di fila di battute e di gag, molte delle quali entrano di diritto nell'antologia della comicità americana della Golden Age (una scena su tutte: Lorelei che dialoga con il ricco donnaiolo Piggy Beekman, interpretato da Charles Coburn, mentre nasconde un bambino sotto un telo); e per il carisma di due protagoniste complementari l'una all'altra, ma unite da uno spirito di 'sorellanza' che assurge a celebrazione della solidarietà femminile e dell'abilità nel destreggiarsi in un mondo di uomini; arrivando, all'occorrenza, a rovesciarne le regole a proprio vantaggio.