Gli irregolari di Baker Street, la recensione: Sherlock Holmes non abita più qui

La recensione di Gli irregolari di Baker Street, viaggio in una Londra vittoriana mostruosa targato Netflix che svela il lato oscuro di Sherlock Homes e John Watson.

Gli Irregolari Di Baker Street Harrison Ostermann Thaddea Graham Darci Shaw
Gli Irregolari di Baker Street: Darci Shaw, Harrison Osterfield e Thaddea Graham in una scena

Largo ai giovani. I romanzi di Arthur Conan Doyle hanno dato spunto a numerose rielaborazioni. Abbiamo visto Sherlock Holmes e Watson trasportati di peso dall'Epoca Vittoriana nel presente, abbiamo seguito il tramonto di uno Sherlock ormai anziano, abbiamo avuto a che fare con un John Watson donna e abbiamo perfino seguito le gesta di Holmes e Watson in forma di... cani. Adesso è giunto il momento di dar spazio alle nuove generazioni. Come sottolinea la recensione de Gli irregolari di Baker Street, serie in 8 episodi disponibile da oggi su Netflix, i veri protagonisti della storia, stavolta, sono un gruppo di ragazzi di strada che vivono nei paraggi di Baker Street.

Gli Irregolari Di Baker Street Cast
Gli Irregolari di Baker Street: il cast al completo

Gli Irregolari di Baker Street, serie creata e prodotta da Tom Bidwell, ruota attorno a due sorelle adolescenti, Bea e Jessie, orfane di madre e i cui padri sono non pervenuti. Le due ragazze, cresciute in un orfanotrofio da incubo in cui i bambini vengono picchiati e maltratti, hanno creato una specie di famiglia insieme a due coetanei, l'iracondo Billy e il più accomodante Spike. Al quartetto si aggiunge Leo, giovanotto di salute cagionevole e origine nobile che si finge povero per entrare nelle grazie di Bea, da cui è stato folgorato dopo averla vista in azione per le strade di Londra. L'amicizia che unisce i cinque sarà messa a dura prova dai poteri che Jessie possiede fin dalla nascita. Il suo sonno sonno è, infatti, turbato da incubi generati dalla capacità della ragazza di leggere nella mente dei "mostri" che infestano le strade di Londra con frequenza sempre maggiore. Motivo per cui gli irregolari finiscono nel mirino del Dottor Watson, che decide di sfruttare il team per farsi aiutare a risolvere i casi affidati a lui e a Sherlock Holmes.

Gli adolescenti, i veri eroi

Gli Irregolari Di Baker Street Darci Shaw Taddhea Graham
Gli Irregolari di Baker Street: Darci Shaw e Thaddea Graham in una scena

Ne Gli irregolari di Baker Street l'atmosfera gialla/mistery dei romanzi originali cede il passo all'horror e al fantasy. La serie inglese attinge a piene mani all'immaginario dell'orrore infarcendo ogni episodio di mostri, spettri, eventi inspiegabili e scene gore. Nel pieno rispetto della tradizione, ogni episodio ha una trama autoconclusiva, un caso da risolvere, un'indagine che vede gli irregolari in azione per le strade di Londra. In più, a unire il tutto una trama verticale densa di misteri che, in caso di accoglienza positiva da parte del pubblico, potrebbe riproporsi in una seconda stagione.

Gli Irregolari Di Baker Street Harrison Osterfield
Gli Irregolari di Baker Street: la vestizione di Harrison Osterfield

Dell'arguzia narrativa di Arthur Conan Doyle, Tom Bidwell conserva la propensione a tratteggiare personaggi ambigui, che si muovono sul confine tra il bene e il male. Si viene così a creare una dicotomia tra gli adolescenti, veri eroi dello show, e un mondo adulto che fa davvero paura. L'ingresso di John Watson nella storia non è dei più rassicuranti. Il medico fedele e scrupoloso di cui avevamo memoria lascia il posto a un damerino ostile le cui mosse sembrano dettate da scopi poco onorevoli. Quanto a Sherlock Holmes, non anticipiamo niente per non rovinare la sorpresa, ma possiamo rivelare che il pubblico dovrà attendere un bel po' prima di vederlo comparire in scena.

Sherlock Holmes: oltre un secolo d'indagini su pellicola e TV

Una Londra da incubo

Gli Irregolari Di Baker Street Royce Pierreson
Gli Irregolari di Baker Street: Royce Pierreson in una scena

Se il fascino di Sherlock Holmes viene distrutto a picconate dalla nuova versione logora interpretata da Henry Lloyd-Hughes e il fidato John Watson (Royce Pierreson) è tutto tranne che fidato, un punto fermo de Gli irregolari di Baker Street è l'ambientazione. La Londra vittoriana in cui si muovono gli irregolari è cupa, sporca e minacciosa. Per intenderci, siamo più dalle parti de La vera storia di Jack Lo Squartatore che del vivace franchise con Robert Downey Jr. La scelta di adottare il punto di vista di un gruppo di giovani che vivono in strada permette di esplorare i bassifondi della capitale inglese, ricostruita tra Liverpool e Stock-on-Trent, tra locande sudice, mendicanti, ubriachi e gendarmi. La Londra dello show è ripresa per lo più in notturna, traspare un certo gusto nella ricostruzione degli interni operata da Victor Molero che ci restituisce il mood dello show. Vista la natura horror/fantasy, un occhio di riguardo ne Gli irregolari di Baker Street va agli effetti speciali che, seppur funzionali alle storie, in alcuni momenti dimostrano i limiti dovuti a un budget non troppo elevato.

Gli Irregolari Di Baker Street Gruppo
Gli Irregolari di Baker Street: una foto di gruppo del cast

E poi ci sono i veri protagonisti della serie, i cinque irregolari (quattro + uno, come scopriremo nel primo episodio), che rappresentano la vera anima dello show. Lo script di Tom Bidwell preme sull'acceleratore del dramma per amplificare il pathos, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Jessie (l'angelica Darci Shaw) e i giovani interpreti fanno di tutto per stare al passo risultando convincenti e coinvolti nei loro personaggi. A Bea (Thaddea Graham), protagonista della serie, viene affiato il compito di traghettare la storia verso un finale autoconclusivo, ma che non esclude un possibile seguito. La Graham dà vita a un'eroina piuttosto atipica che va in direzione della voglia di diversità e di esulare dagli schermi tradizionali. Sul versante maschile, Harrison Osterfield, già visto in Catch-22 si distingue per la passione infusa nel suo Leopold e ruba spesso la scena, soprattutto quando è in compagnia dei colleghi maschi grazie anche a una sceneggiatura che gli offre l'arco narrativo più interessante.

Conclusioni

Come evidenzia la recensione de Gli irregolari di Baker Street, la serie Netflix rinnova la saga di Arthur Conan Doyle adottando un punto di vista inedito e intrigante, soprattutto per gli amanti dell'horror, mescolando tradizione e innovazione. Per i giovani sarà più facile immedesimarsi nei loro coetanei, al centro della storia. i limiti dello show si vedono, purtroppo, negli effetti speciali che talvolta risultato un po' troppo posticci.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.8/5

Perché ci piace

  • Una nuovo punto di vista su Sherlock Holmes che privilegia i giovani.
  • La trama si presenta avvincente e originale pur nel rispetto della tradizione.
  • Cast vario con una protagonista atipica all'insegna della diversità e gruppo di giovani attori ben affiatati.

Cosa non va

  • La serie è all'insegna del disimpegno e dell'intrattenimento di genere, a qualcuno potrebbe non bastare.
  • I limiti visibili negli effetti speciali un po' posticci.