FlashForward: La ABC guarda al futuro

Arriva sulla ABC il potenziale successore di Lost nei cuori degli spettatori di tutto il mondo, in attesa della messa in onda italiana a partire dal prossimo 5 Ottobre su Fox.

Con Lost alla vigilia della sua sesta ed ultima stagione, è naturale il tentativo di trovare per tempo un sostituto per completare la sua offerta che vede i suoi successi maggiori (da Desperate Housewives a Grey's Anatomy) rivolgersi a target ben diversi. E' così che sul progetto FlashForward, sviluppato da David S. Goyer (co-autore di Batman Begins insieme a Christopher Nolan) inizialmente per la HBO ed approdato in casa ABC dopo un breve passaggio in Fox, si è investito tanto, iniziandone le promozione proprio nella tarda primavera, abbinando la trasmissione dei primi promo alla programmazione degli ultimi episodi della stagione 5 di Lost.
La storia, o quantomeno l'idea da cui Goyer è partito per sviluppare la prima stagione, è ispirata liberamente ad un romanzo di Robert J. Sawyer (edito in Italia con il titolo Avanti nel tempo), prende le mosse in un giorno come tanti in cui, senza motivo o spiegazione apparente, tutti gli abitanti del pianeta vivono un blackout della durata di 2 minuti e 17 secondi, 137 secondi in cui ognuno ha una visione, una sorta di sogno estremamente vivido, degli stessi 137 secondi spostati in avanti nel tempo al 29 aprile del 2010, la data che ospiterà la messa in onda di questa prima stagione della serie.

Dopo una breve, intensa e drammatica sequenza che tanto richiama l'insuperabile pilot di Lost e ci porta sul luogo di un incidente d'auto, al risveglio dell'agente FBI Mark Benford nell'auto rovesciata. La scena che si presenta ai suoi occhi, tra auto rovesciate, feriti e, in lontananza, colonne di fumo che si sollevano da alcuni edifici, è solo un assaggio di quello che sta accadendo, un assaggio di quello che gli autori Brannon Braga e lo stesso Goyer, anche regista del pilot No More Good Days, hanno in serbo per l'episodio e tutta la stagione, un assaggio dopo il quale prendono una pausa, tornando a quattro ore prima dell'evento, per presentarci alcuni dei personaggi principali.

Il fulcro della storia sembra essere proprio il Benford interpretato da Joseph Fiennes, che al momento del blackout era impegnato con il collega Demetri (John Cho) all'inseguimento di un gruppo di presunti terroristi. Tutto accade rapidamente, un attimo prima si trova in auto, un attimo dopo nel suo ufficio, ad esaminare una serie di appunti e fotografie attaccate sulla parete. Al momento non lo sappiamo e restiamo smarriti quanto lui, ma nel corso dell'episodio viene fuori che quelli che abbiamo visto sono indizi dell'indagine che sta conducendo proprio sul fenomeno del blackout, aperta successivamente dal suo capo. Nella visione, o premonizione che sia, Mark sembra sapere chi o cosa c'è dietro lo strano fenomeno e questa consapevolezza lo metteva in pericolo, come dimostrano gli uomini in maschera che, poco prima dello scadere dei 137 secondi di visione, fanno irruzione armati nell'ufficio.

E' proprio la natura del suo FlashForward che rende il personaggio di Fiennes una figura centrale della serie, perchè è intorno a lui che ruotano le indagini relative al fenomeno: visto che il suo futuro mostra che sarà lui a condurre le indagini, è a lui che viene affidato il compito. Ma trattandosi di qualcosa che ha coinvolto l'intera popolazione mondiale, gli autori sottolineano di avere a disposizione 7 miliardi di potenziali personaggi, quindi c'è da aspettarsi che vedremo apparire ed analizzare sempre nuovi personaggi.

Tra quelli che la premiere ha messo in evidenza accanto a Benford, c'è il collega Demetri Noh che ha una particolarità rispetto ad altri: il suo blackout è stato un vero e proprio blackout, ovvero non ha visto assolutamente nulla. Vorrà forse dire che il 29 aprile 2010 sarà già morto? Mark ha anche una moglie, Olivia (la Sonya Walger che interpreta Penny in Lost), con la quale sembra avere o aver avuto dei problemi e che l'ha minacciato di lasciarlo nel caso dovesse tornare a bere e nel flashforward l'agente beveva, mentre la moglie si è vista accanto ad un altro uomo, di lì a sei mesi, un uomo che ancora non conosce.
La loro storia è destinata a finire?

Una domanda che sembra nascondere uno dei temi principali della serie: è possibile cambiare quello che si è visto o rappresenta l'inevitabile destino? Se per alcuni, come Mark per esempio, sarebbe preferibile evitare il futuro visto nel flashforward, per altri come Bryce (Zachary Knighton), che nel vedersi vivo ha trovato la forza di andare avanti ed abbandonare il proposito di suicidio durante il quale il flashforward l'ha colto, o Aaron (Brian F. O'Byrne), che ha visto viva la figlia che crede morta in Afghanistan, la visione rappresenta una speranza. Per altri ancora sarà soltanto un'incognita da scoprire poco a poco, per capire il proprio ruolo nell'immenso mosaico mondiale, richiamato proprio dal titolo dell'indagine condotta da Mark, mosaic.
L'inevitabilità o meno di quanto visto, quindi, è uno dei temi della serie, ma un altro sarà sicuramente incentrato sul capire chi, come e perchè ha causato questo evento, perchè un responsabile o forse semplicemente qualcuno in possesso di maggior informazioni, esiste: negli ultimi istanti dell'episodio, la collega di Mark, agente Janis Hawk (Christine Woods), scopre un inquentante dettaglio nel corso della sua analisi delle registrazioni delle telecamere di sicurezza di molti luoghi pubblici. Mentre tutte, indipendentemente dal luogo, mostrano la stessa identica cosa, qualcosa di diverso ed inquietante appare nelle riprese effettuate allo stadio durante la partita di baseball dei Detroit Tigers.
Presto per capire il significato di quanto visto in quei pochi fotogrammi, ma sicuramente abbastanza per essere incuriositi. Ed è una curiosità che il pubblico italiano potrà fugare quasi in contemporanea con gli USA, perchè la messa in onda su Fox arriverà a sole due settimane di distanza da quella originale, a partire dal prossimo 5 Ottobre.

Movieplayer.it

4.0/5