Il 4 novembre su Netflix è approdato Enola Holmes 2, secondo lungometraggio dedicato all'eroina della saga letteraria pubblicata da Nancy Springer, e interpretata per il piccolo schermo dalla star di Stranger Things Millie Bobby Brown. Ma come è andato questo nuovo appuntamento con la famiglia Holmes (sì, abbiamo avuto il piacere di rivedere anche lo Sherlock di Henry Cavill, nonché la Eudoria di Helena Bonham Carter) e cosa ci ha lasciato per il futuro? Cerchiamo di andare a fondo alla questione in questa spiegazione del finale di Enola Holmes 2.
Il gioco ha (di nuovo) inizio, ma dove conduce?
Nel 2020, l'anno che tutti ricorderemo principalmente per la diffusione di una pandemia globale (e altri disastri di varia natura), su Netflix sbarcava una giovane detective dal cognome importante. A fornirci del lieto intrattenimento arrivava infatti Enola Holmes, la più giovane tra le brillanti menti di casa Holmes, un personaggio che non appariva nei racconti di Arthur Conan Doyle, ma che ha comunque saputo catturare l'attenzione del pubblico. Il suo primo caso ha regalato ottimi numeri in termini di visualizzazioni alla piattaforma streaming Netflix, che ha deciso di proseguire con l'adattamento dei libri pubblicati dall'autrice americana Nancy Springer, e ormai da qualche giorno è disponibile in catalogo un nuovo film della serie Enola Holmes, sempre diretto da Harry Bradbeer (già regista del primo capitolo).
In questa seconda avventura, tuttavia, è stata la storia a fornire l'ispirazione maggiore per la trama, in quanto l'evento alla base della pellicola, la scomparsa di una delle lavoratrici della fabbrica di fiammiferi - la Sarah Chapman interpretata da Hannah Dodd -, riprende fatti e persone realmente esistiti. Nel luglio del 1888, infatti, tale Sarah Chapman sarebbe stata la forza portante dello sciopero delle fiammiferaie alla fabbrica Bryant and May di Bow, Londra, dando vita a quella che lo stesso film indica come "la prima azione a livello industriale che le donne abbiano intrapreso in difesa delle donne". Come viene mostrato nel film, le condizioni di lavoro per le impiegate della fabbrica erano davvero pessime, e molte lavoratrici avevano addirittura perso la vita nei mesi precedenti. La colpa dei decessi era stata attribuita a un'epidemia di tifo, quando invece, si scoprirà in seguito, la causa era da rinvenire nell'utilizzo di sostanze chimiche dannose per gli esseri umani con cui le donne erano costrette a lavorare tutti i giorni (il fosforo in cui venivano immerse le teste dei fiammiferi).
E se avete visto Enola Holmes 2, come presumiamo abbiate fatto se siete arrivati a leggere fin qui, saprete ormai che la risoluzione del caso per Enola è stata decisamente agrodolce. Sarah Chapman è stata ritrovata - o meglio, ne è stata rivelata la sua presenza nascosta in piena vista per gran parte delle vicende - e le lavoratrici della fabbrica hanno finalmente capito di non poter restare in silenzio dinnanzi allo sfruttamento a cui erano soggette, nonché i pericoli per la loro salute che ne derivavano. Questa "conquista" arriva però a caro prezzo, specialmente per Sarah. William Lyon (Gabriel Tierney), figlio del corrotto proprietario della fabbrica e innamorato di Sarah, perde tragicamente la vita nel corso della pellicola, anche lui pedina sacrificabile nel gioco del Game Master che sta tirando le fila della vicenda da dietro le quinte; la stessa mente criminale che anche Sherlock, il cui caso si intreccia con quello di Enola, sta disperatamente cercando di rivelare e acciuffare. Questi, tramite una complicata rete di inganni e sotterfugi, ha fatto in modo di coprire le proprie tracce e far pagare le conseguenze delle proprie azioni a terzi, almeno fino a quando i fratelli Holmes non ne svelano finalmente l'identità. Ma di chi si tratta?
Volti familiari (in una nuova veste) fanno capolino
Gli appassionati delle storie di Sherlock Holmes lo avranno capito fin da subito, ma in entrambi i casi dei nostri detective c'è lo zampino di Moriarty. In questa iterazione, tuttavia, il genio criminale è donna, e ha il volto di Sharon Duncan-Brewster, la segretaria del ministro del tesoro Charles McIntyre (Tim McMullan), Mira Troy (anagramma, ovviamente, di Moriarty).
Quali erano i miei vantaggi? Trattata come una semplice serva quando possiedo il doppio del vostro intelletto. Di ognuno di voi. Perché non dovrei avere anche io una parte della vostra fortuna acquisita illecitamente, e allo stesso tempo punirvi? Perché non dovrei essere premiata per ciò che sono in grado di fare? Dov'è il mio posto in questa società? Io sono una donna. Non posso unirmi a nessun club, non ho il diritto di possedere delle azioni, non posso avere una carriera o un ruolo di rilievo come invece è concesso agli uomini. Per cui... ho trovato da me il modo, ed è stato divertente.
E sebbene assistiamo effettivamente all'arresto di Moriarty in questa pellicola, nessuno avrà pensato nemmeno per un momento che potesse durare... e infatti, pochi giorni dopo viene pubblicata sui giornali la notizia della sua evasione dal carcere, anticipando nuovi, cervellotici scontri a venire tra Moriarty e gli Holmes.
Tuttavia, Moriarty non è l'unico volto noto del lore Sherlockiano che ritroviamo in Enola Holmes 2, e che fa ben sperare per il futuro del franchise: proprio in chiusura della pellicola, a interruzione dei titoli di coda, per essere precisi, vediamo come l'appuntamento delle 4 del pomeriggio che Enola aveva dato a Sherlock si trasforma in realtà nel primo incontro tra quest'ultimo e un certo Dr. John Watson... sì, proprio quel Dr. Watson, interpretato qui da Himesh Patel.
Enola Holmes 2 si conclude dunque con un lieto fine per la giovane detective, sia sul piano professionale, forte di un altro importante caso risolto, che sentimentale - finalmente lei e Tewkesbury (Louis Partridge) hanno ammesso i propri sentimenti e ora sono una coppia) -, ma anche con la promessa di un radioso futuro per le sue avventure cinematografiche, come anche quelle del fratello.
Dopotutto, è un po' improbabile che siano stati introdotti personaggi così importanti per non essere utilizzati in seguito, non trovate? E se Enola Holmes 2 sarà un successo di pubblico come lo è stato il primo film, potremmo dire che pensare già a dei sequel sia addirittura... elementare.