Alla cerimonia per la 67esima edizione degli Emmy Award, in calendario per il 20 settembre, è già duello annunciato fra l'ultima stagione di Mad Men, apprezzatissima dalla critica, e la quinta stagione de Il trono di spade, il serial fantasy della HBO che mai come quest'anno ha suscitato clamori ed entusiasmi da parte dei milioni di appassionati del mondo nato dalla fantasia dello scrittore George R.R. Martin.
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Dopo aver già vinto, per le sue prime quattro stagioni, un totale di quattordici Emmy Award (quasi tutti nelle categorie tecniche), quest'anno Il trono di spade si presenta ai nastri di partenza più forte che mai, con otto premi tecnici già incassati sabato scorso su un totale di ben ventiquattro nomination: quasi un record, per una serie che ha dominato l'attenzione mediatica in virtù di colpi di scena e uccisioni a profusione (la sorte di tutti i suoi personaggi sembra essere appesa a un filo). Per lo show creato da David Benioff e D.B. Weiss è arrivato forse il momento di aggiudicarsi anche l'Emmy più ambito, quello per la miglior serie drammatica? Oppure gli eroi dei Sette Regni dovranno piegarsi - ancora una volta - di fronte ai sofisticati pubblicitari di Madison Avenue? In attesa di scoprirlo, oggi celebriamo il successo de Il trono di spade proponendovi la classifica delle dieci serie televisive che, nella storia degli Emmy, hanno riportato il maggior numero di candidature in una singola edizione...
Hill Street - Giorno e notte, E.R. e West Wing: 21 nomination
Le quattro posizioni più basse della Top 10 sono occupate, a pari merito, da tre serie di culto che, nel corso di quattro differenti edizioni degli Emmy, hanno riportato un totale di ventuno nomination. E non si può non partire con Hill Street - Giorno e notte, la serie poliziesca che in ben due annate consecutive, nel 1981 e nel 1982, si è guadagnata ventuno candidature, stabilendo un record impensabile, destinato a rimanere imbattuto per più di un decennio. Trasmesso con enorme successo dalla NBC, Hill Street - Giorno e notte racconta le indagini degli agenti della stazione di polizia nella fittizia Hill Street, in una metropoli senza nome, rappresentando la loro quotidiana lotta contro il crimine con un realismo davvero inedito per l'epoca. A partire dal gennaio 1981, la prima stagione di Hill Street - Giorno e notte folgorò la critica e, pochi mesi più tardi, collezionò ventuno candidature, vincendo la cifra record di otto Emmy Award, fra cui miglior serie drammatica, miglior regia, miglior attore per Daniel J. Travanti, miglior attrice per Barbara Babcock, miglior attore supporter per Michael Conrad e miglior sceneggiatura. Un successo clamoroso bissato nel 1982, quando la seconda stagione ricevette altre ventuno nomination, per poi portarsi a casa sei Emmy Award, fra cui miglior serie drammatica, miglior sceneggiatura e altri due premi per Daniel J. Travanti e Michael Conrad.
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Fra il settimo e il decimo posto, ex aequo a quota ventuno nomination, troviamo anche la terza stagione di una delle serie in assoluto più amate - e longeve - degli anni Novanta e Duemila: E.R. - Medici in prima linea (in onda dal 1994), creata dallo scrittore Michael Crichton e ambientata in un ospedale di Chicago, che nel 1997 conquistò appunto ventuno candidature. All'apice della sua gigantesca popolarità, lo show della NBC con protagonisti i fascinosi medici George Clooney ed Anthony Edwards era il "campione in carica" nella categoria per la miglior serie drammatica, ma quell'anno fu battuto dal poliziesco Law & Order - I due volti della giustizia. Nel 1997 E.R. perse inoltre la sfida in tutte le categorie principali; alla terza stagione del medical drama trasmesso dalla NBC andarono infatti solo tre Emmy nelle categorie tecniche (miglior casting, montaggio e sonoro).
Agli Emmy Award 2002, in un'edizione particolarmente eccitante e combattuta per gli Oscar della TV americana, ventuno nomination andarono alla terza stagione di West Wing - Tutti gli uomini del Presidente, un'incursione nei "corridoi del potere" firmata dalla penna sopraffina di Aaron Sorkin per la NBC, con Martin Sheen nel memorabile ruolo di Jed Bartlet, un immaginario Presidente degli Stati Uniti. Questo acuto sguardo nel backstage della Casa Bianca fu subito applauditissimo dalla critica, e nel 2002 vinse per il terzo anno consecutivo l'Emmy Award come miglior serie drammatica, nonostante una concorrenza quanto mai agguerrita (ne riparleremo a breve). In tutto, agli Emmy del 2002 West Wing vinse quattro statuette, fra cui il premio come miglior attore supporter a Richard Schiff, il premio come miglior attrice supporter ad Allison Janney e il premio per la miglior sceneggiatura. Purtroppo, a dispetto di un totale di ben ventisei Emmy in sette anni per la serie, il povero Martin Sheen non è riuscito ad assicurarsi neppure un trofeo per il suo ritratto del Presidente Bartlet.
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I Soprano e 30 Rock: 22 nomination
Un anno prima, nel 2001, l'enorme consenso per West Wing aveva impedito la vittoria, nella categoria per la miglior serie, del titolo forse più acclamato dalla critica a cavallo fra il vecchio e il nuovo millennio: I Soprano, un prodotto seminale nell'ambito della moderna serialità televisiva, creato da David Chase per la HBO e in onda dal gennaio 1999. Dopo aver già fatto furore agli Emmy per le sue prime due stagioni, nel 2001 la saga televisiva dedicata a questa famiglia mafiosa italo-americana del New Jersey conquistò ventidue nomination, che si sarebbero poi trasformate in quattro Emmy Award: fra questi, le statuette per la formidabile coppia di protagonisti, James Gandolfini ed Edie Falco, nei panni dei coniugi Tony e Carmela Soprano, e quella per la miglior sceneggiatura. I Soprano avrebbe poi vinto l'Emmy come miglior serie drammatica in due successive edizioni, nel 2004 e nel 2007.
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A pari merito con la terza stagione de I Soprano si colloca, sempre con ventidue candidature, l'unica serie comica presente all'interno di questa Top 10: 30 Rock, l'ironico "dietro le quinte" di un fittizio show televisivo, partorito nel 2006 per la NBC dalla fervida creatività della sua irresistibile mattatrice, Tina Fey, protagonista nel ruolo dell'autrice Liz Lemon. Dopo aver già stabilito il record di candidature per una serie brillante nel 2008 (diciassette nomination), all'edizione degli Emmy del 2009 la terza stagione di 30 Rock ha ottenuto addirittura ventidue nomination, cifra tuttora insuperata nel settore comedy, incassando cinque Emmy Award, incluso quello come miglior serie comica (la sua terza ed ultima vittoria consecutiva nella categoria), il premio alla miglior sceneggiatura e una seconda statuetta come miglior attore per Alec Baldwin, qui nei panni del vanesio dirigente del network Jack Donaghy.
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E.R. - Medici in prima linea e Six Feet Under: 23 nomination
E nella classifica delle serie più candidate nella storia degli Emmy, ecco ricomparire il già citato E.R. - Medici in prima linea, che nel corso della prima delle sue quindici stagioni non solo riportò ascolti record, quasi venti milioni di spettatori soltanto negli USA (che sarebbero saliti a trenta milioni nelle stagioni a venire), ma conquistò anche i giurati degli Emmy. Per la sua stagione di debutto, infatti, la serie ospedaliera più seguita e conosciuta di sempre totalizzò un lauto bottino di ventitré nomination all'edizione degli Emmy Award del 1995. Alla cerimonia di premiazione E.R. vinse otto statuette, fra cui miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior attrice supporter per la bravissima Julianna Margulies (una delle "regine degli Emmy", soprattutto grazie a The Good Wife), ma incredibilmente mancò il trofeo principale, quello per la miglior serie drammatica (rimandato ad un anno più tardi).
Al terzo posto della classifica, ex aequo con E.R., si piazza Six Feet Under, dramedy confezionato nel 2001 da Alan Ball per la HBO e basato sui rapporti fra i membri della famiglia Fisher, proprietari di un'agenzia di pompe funebri a Los Angeles. Molto apprezzato per l'originalità della scrittura, per l'abile amalgama fra dramma e humor e per un eccellente cast corale che comprende Frances Conroy, Rachel Griffiths, Michael C. Hall e Peter Krause, all'edizione degli Emmy del 2002 Six Feet Under si aggiudicò un totale di ventitré nomination, scontrandosi però con la corazzata West Wing, che (come già detto) si assicurò il premio principale. Six Feet Under ottenne comunque sei Emmy Award, fra cui il trofeo per la regia di Alan Ball e quello per l'attrice guest star Patricia Clarkson (che avrebbe poi fatto il bis nel 2006).
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Il trono di spade: 24 nomination
Arriviamo così al secondo posto della Top 10: un gradino su cui è andata a insediarsi, il 15 luglio scorso, la quinta stagione de Il trono di spade, travolgente fenomeno di pubblico che ha imposto con prepotenza il genere fantasy sul piccolo schermo mediante la narrazione della spietata lotta per accedere al "trono di spade" del titolo. Contraddistinta da numerosi twist, inclusa la (presunta?) morte del prode Jon Snow (Kit Harington) nel season finale, questa quinta stagione ha collezionato in tutto ventiquattro nomination agli Emmy, incluse le candidature per gli interpreti supporter Peter Dinklage, Emilia Clarke e Lena Headey. Di queste candidature, otto si sono già tramutate in effettive statuette, ma domenica prossima quanti altri premi potrebbe aggiudicarsi la serie cult della HBO? Al quinto tentativo, Il trono di spade riuscirà a prevalere anche nella categoria per la miglior serie drammatica? Le scommesse sono aperte...
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1. NYPD - New York Police Department: 27 nomination
In onda sulla ABC dal 1993 al 2005 e accolto con calorosi consensi da critica e pubblico, a dominare fermamente la Top 10 delle serie più candidate nella storia degli Emmy è NYPD - New York Police Department, uno dei più fortunati procedural creati negli anni Novanta, nonché uno dei titoli più rappresentativi del poliziesco televisivo. Costituito dai casi e dalle indagini di una squadra di detective della polizia di New York, fin dalla sua stagione d'esordio NYPD ha polverizzato tutti i precedenti record: all'edizione degli Emmy del 1994, la serie registrò infatti un totale da capogiro di ventisette nomination (di cui addirittura nove candidature per i suoi interpreti). All'assegnazione delle statuette NYPD si aggiudicò sei Emmy Award, fra cui miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior attore per Dennis Franz nel ruolo dell'ambiguo detective Andy Sipowicz (il primo dei quattro Emmy vinti da Franz per questo personaggio). Ma per ironia della sorte, e contrariamente a tutti i pronostici, NYPD si vide sottrarre il premio come miglior serie drammatica dalla seconda stagione de La Famiglia Brock; la vittoria in questa categoria sarebbe stata rimandata all'anno successivo, mentre fra il 1994 e il 1999 NYPD sarebbe arrivato a collezionare un totale di venti Emmy Award.