Giovedì 14 luglio è stato annunciato il lunghissimo elenco di candidature per l'edizione numero sessantotto degli Emmy Award, i prestigiosi trofei della TV americana, che saranno poi consegnati nel corso di tre cerimonie distinte il 10, l'11 e il 18 settembre (la terza cerimonia, quella dedicata ai premi principali, sarà presentata da Jimmy Kimmel e trasmessa in diretta dalla ABC). Come abbiamo già avuto modo di vedere, a fare il pieno di nomination per l'annata 2015/2016 sono stati la sesta stagione de Il trono di spade, reduce dai record agli Emmy 2015, e la serie giudiziaria American Crime Story.
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Ma ora, nella lunga attesa - ben due mesi - prima dell'assegnazione dei premi, proviamo ad analizzare nel dettaglio le categorie più prestigiose degli Emmy Award, nel tentativo di individuare i possibili favoriti per i vari premi. Tenendo conto che gli Emmy, rispetto agli Oscar, sono assai più difficili da prevedere, non esistendo dei reali precursors (a differenza di quanto accade con gli Academy Award, preceduti da innumerevoli riconoscimenti analoghi), e che le sorprese potrebbero essere sempre dietro l'angolo. Diamo dunque un'occhiata ai candidati più quotati dell'anno, con gli aggiornamenti successivi alla cerimonia del 10 settembre, che ha visto l'assegnazione dei premi tecnici e un primo trionfo per Il trono di spade, che dopo i record dello scorso anno si è già portato a casa ben nove statuette.
Miglior Film TV e Miniserie
Pochi dubbi nella categoria per il miglior film televisivo dell'annata, con la HBO lanciatissima grazie ad All the Way, il biopic di Jay Roach sul Presidente Lyndon Johnson interpretato da Bryan Cranston; il rivale più agguerrito è Sherlock - L'abominevole sposa, ma All the Way sembra essere l'induscusso favorito. È invece la rete FX la dominatrice indiscussa della categoria per la miglior miniserie, grazie ai due titoli che, complessivamente, hanno raccolto ben quaranta candidature: la seconda stagione di Fargo gode di un forte consenso, ma sembra difficile che qualcuno possa battere American Crime Story, forte di ventidue nomination, dell'entusiasmo incondizionato della critica e della vittoria di quattro Emmy nelle categorie tenciche (miglior casting, montaggio, acconciature e sonoro).
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Miglior Regia e Sceneggiatura di Film/Miniserie
Assai meno scontata la gara per gli Emmy alla miglior regia e sceneggiatura. Per il premio alla regia, tre dei sei candidati sono registi in lizza grazie a un episodio della miniserie American Crime Story, con l'inevitabile rischio di frammentare i voti a favore dello splendido legal drama della FX; e a trarne vantaggio potrebbe essere il succitato Jay Roach per il film All the Way. Per ora puntiamo dunque su Roach favorito, con Susanne Bier come potenziale runner up per la regia di The Night Manager. Situazione molto simile nella sestina per la miglior sceneggiatura, dove metà delle candidature spettano a tre episodi di American Crime Story, con altri due 'posti' per Fargo e una nomination per The Night Manager; in questo caso, però, ipotizziamo una vittoria per American Crime Story, magari per uno degli episodi più intensi e scottanti, The Race Card.
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Miglior Attore e Attrice Protagonisti di Film/Miniserie
Due incontrastati favoriti per gli Emmy come protagonisti di film e miniserie. L'Emmy per il miglior attore sembra già ipotecato da Bryan Cranston per il suo ritratto di Lyndon Johnson in All the Way, ma il veterano Courtney B. Vance potrebbe rivelarsi un avversario temibile per la parte del leader della difesa di O.J. Simpson in American Crime Story. Per il premio alla miglior attrice, occhi puntati invece sulla splendida Sarah Paulson, interprete del magistrato Marcia Clark in American Crime Story; pochissime chance per le altre candidate, con una menzione speciale per la Kirsten Dunst di Fargo, ma la Paulson (in lizza anche fra le attrici non protagoniste per American Horror Story) quest'anno appare davvero imbattibile.
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Miglior Attore e Attrice Non Protagonisti di Film/Miniserie
Molta più incertezza, ovviamente, nelle categorie per gli interpreti non protagonisti. Come miglior attore supporter, tuttavia, sembrerebbe doveroso un Emmy per il magnifico Sterling K. Brown, membro del team legale dell'accusa in American Crime Story, nonostante la concorrenza 'interna' di David Schwimmer e John Travolta (entrambi, però, molto meno bravi); possibile rivale, lo Hugh Laurie di The Night Manager. Come miglior attrice non protagonista, pronostici a favore della spietata matriarca criminale di Jean Smart (storica beniamina degli Emmy) in Fargo, con la First Lady di Melissa Leo in All the Way come eventuale vincitrice a sorpresa.
Miglior Serie Drammatica
Con un totale di ventitré nomination, e potendo contare su un consenso critico e popolare sempre più vasto, la sesta stagione de Il trono di spade, campione in carica di questa categoria, si preannuncia come il titolo da battere per l'Emmy Award alla miglior serie drammatica: un vantaggio che sembra essere stato confermato dalla vittoria di un totale di nove Emmy Award nella cerimonia dedicata alle categorie tecniche. Da non sottovalutare comunque gli altri candidati, in particolare la novità più apprezzata dell'anno, Mr. Robot, e la serie più lodata dalla critica USA, The Americans, per la prima volta in lizza per la sua quarta stagione: entrambe le serie conservano infatti qualche chance per un possibile upset dell'ultimo minuto. In ribasso, invece, le quotazioni di House of Cards, giunto alla sua quarta stagione e con una popolarità in decrescita rispetto all'entusiasmo degli esordi.
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Miglior Regia e Sceneggiatura di Serie Drammatica
Nessun dubbio riguardo all'Emmy per la miglior regia: lo straordinario lavoro compiuto da Miguel Sapochnik per l'episodio La battaglia dei bastardi garantirà quasi certamente a Il trono di spade il secondo trofeo consecutivo in questa categoria, lasciando ben poche speranze agli altri candidati (fra cui Steven Soderbergh per The Knick). Molto più combattuta la sfida per l'Emmy alla miglior sceneggiatura: l'episodio La battaglia dei bastardi potrebbe trionfare anche qui, ma noi azzardiamo un pronostico diverso e puntiamo su Sam Esmail per lo script della puntata pilota del fenomeno Mr. Robot.
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Miglior Attore e Attrice Protagonisti di Serie Drammatica
Rispetto all'anno scorso, la sfida per i premi ai migliori protagonisti di serie drammatiche si preannuncia molto più combattuta. Per l'Emmy al miglior attore, la quarta volta potrebbe essere finalmente quella buona per Kevin Spacey e il suo spietato Presidente Frank Underwood di House of Cards, se non fosse per Rami Malek, il giovane, strepitoso protagonista di Mr. Robot: Malek ha costruito un personaggio iconico grazie a una performance da brividi, e il consenso attorno alla serie capolavoro sull'hacker sociopatico Elliot Alderson lo rende il nostro favorito per l'Emmy. Attenzione anche a Bob Odenkirk per Better Call Saul, per quanto le sue chance non appaiano troppo alte.
Sul fronte femminile si profila invece lo stesso duello dell'anno scorso: quello fra la Viola Davis de Le regole del delitto perfetto e la Robin Wright di House of Cards. Un anno fa l'Emmy andò alla Davis, ma quest'anno la Wright, al suo quarto tentativo, potrebbe provare addirittura a mettere a segno una doppietta insieme al 'marito' Spacey. La terza incomoda è però Keri Russell per The Americans... e noi tentiamo un rischioso azzardo, pronosticando una vittoria a sorpresa della Russell su Robin e Viola (non bisogna dimenticare, del resto, lo "zoccolo duro" di sostenitori per la serie spy thriller della FX).
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Miglior Attore e Attrice Non protagonisti di Serie Drammatica
Se la 'febbre' per Il trono di spade dovesse raggiungere livelli ancora superiori di quelli attuali, aspettiamoci pure di vedere uno dei suoi interpreti sul palco degli Emmy come miglior attore supporter: e più di Peter Dinklage, che in questa categoria aveva già vinto il suo secondo Emmy un anno fa, il fortunato potrebbe essere il Jon Snow di Kit Harington. Per ora, tuttavia, noi ci lanciamo in un pronostico a favore di Jonathan Banks per Better Call Saul. Situazione ancora più incerta fra le attrici non protagoniste, con ben tre candidate per Il trono di spade: la perfida Cersei Lannister di Lena Headey potrebbe essere la frontrunner di quest'anno, ma la concorrenza interna ci induce a supporre un possibile split di voti che potrebbe favorire, ancora una volta, la beniamina Maggie Smith per l'ultima stagione di Downton Abbey (si tratterebbe del suo terzo Emmy per lo sceneggiato britannico).
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Miglior Serie Comica
Forte di sedici nomination in totale e di un enorme consenso, Veep potrebbe mettere a segno un'importante doppietta, aggiudicandosi per il secondo anno consecutivo l'Emmy Award come miglior serie comica. Da non sottovalutare, però, la concorrenza di Transparent, battuto sul filo di lana l'anno scorso e con buone chance di prendersi una bella rivincita a settembre grazie alla sua seconda stagione. Possibile terzo incomodo: il pluricandidato e lanciatissimo Silicon Valley.
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Miglior Regia e Sceneggiatura di Serie Comica
Con ben tre candidature in una categoria con sette concorrenti, Veep rischia di vedere frazionate le proprie chance di vincere l'Emmy per la miglior regia; il nostro pronostico, pertanto, va in favore di un altro premio per Jill Soloway, al timone dell'episodio Man on the Land di Transparent. Per il premio alla miglior sceneggiatura, invece, ottime quotazioni per l'episodio Mother di Veep, con Master of None come possibile runner up.
Miglior Attore e Attrice Protagonisti di Serie Comica
Reduce dalla vittoria dell'anno scorso, Jeffrey Tambor ha tutte le carte in regola per portarsi a casa un altro Emmy grazie al suo toccante ritratto della sensibile transessuale Maura in Transparent; i suoi principali rivali dovrebbero essere Anthony Anderson per Black-ish e Aziz Ansari per Master of None, ma sarebbe imprudente scommettere contro Tambor (per quanto sia più che lecito aspettarsi una qualche sorpresa). Mentre, sul versante delle migliori attrici protagoniste, si preannuncia un quinto, storico trionfo consecutivo per Julia Louis-Dreyfus, la mattatrice di Veep. L'unica candidata in grado (forse) di sfilarle la statuetta? Amy Schumer per Inside Amy Schumer... ma è un'ipotesi non molto probabile.
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Miglior Attore e Attrice Non Protagonisti di Serie Comica
E considerando la tendenza dei giurati degli Emmy a tornare più volte sulle stesse scelte, non stupiamoci se, ad essere premiato come miglior attore supporter, dovesse essere ancora una volta Tony Hale per Veep; tra gli sfidanti, il più quotato sembrerebbe essere Tituss Burgess per Unbreakable Kimmy Schmidt. Più serrata la sfida per l'Emmy Award alla miglior attrice non protagonista: l'eterna favorita, in questa categoria, in genere è la premiatissima Allison Janney per Mom, la quale però ha già vinto nelle due precedenti edizioni. Quest'anno confidiamo dunque in un cambio di rotta dei giurati e puntiamo su Anna Chlumsky per Veep (ma occhio anche alla veterana Judith Light per Transparent).
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