Dexter - Stagione 5, ep. 2 e 3: 'Hello Bandit' e 'Practically Perfect'

Dexter continua a divertire e ad appassionare, e, dopo la parentesi intima e dolente dell'apertura My Bad, ritrova l'ironia dark che lo ha sempre caratterizzato, e, soprattutto con Practically Perfect, che ha il tipo di finale che lascia con la sensazione che il prossimo episodio non arriverà mai abbastanza in fretta, ritmi narrativi notevoli e colpi di scena efficaci.

Torniamo a seguire le gesta del nostro benamato serial-killer/ giustiziere Dexter Morgan, che, nella premiere della quinta stagione, aveva affrontato faticosamente il dolore per la perdita della sua Rita, assassinata da Arthur Mitchell aka Trinity Killer prima che Dexter riuscisse a fermarlo per sempre. Passato lo stadio della rabbia, il primo verso l'elaborazione del lutto, Dex dichiara all'inizio del secondo episodio Hello Bandit di non avere tempo per gli altri passaggi: è ora di rimettere in sesto la sua vita, di riabbracciare la routine che lo rende sereno ed efficiente, di ritornare a uccidere. Come troppo spesso gli accade, Dexter è fiducioso e convinto di poter gestire in scioltezza la sua vita privata, tre bambini appena divenuti orfani di madre, il suo lavoro di perito forense e le sue esucuzioni di criminali rimasti impuniti. Intanto il nostro eroe approfitta di una bella vacanza da Miami Metro per trovare in fretta la sua prossima vittima, e s'imbatte, seguendo una traccia di sangue, in un uomo che si occupa di raccogliere carcasse di animali per le strade della Florida. I suoi dubbi vengono confermati pedinando il tizio, che viene colto nottetempo a sganciare dei barili in un acquitrino: Dexter vi troverà i cadaveri di alcune ragazze, immersi nella formaldeide. In Practically Perfect, Dex è ufficialmente in caccia, e talmente avido di morte da arrischiarsi a colpire di giorno; la sua vittima, però, si rivela ben più all'erta di quanto il giustiziere non si aspetti, e la cosa porta a una situazione ad alta tensione e a sviluppi sorprendenti.

Parallelamente alla sua attività di Dark Avenger, l'eroe eponimo dello show deve gestire la sua scossa famiglia, ma per il momento sembra incapace di farne una giusta. Nonostante la sua certezza che, una volta rimessosi in carreggiata con gli omicidi, diventerà anche un genitore inappuntabile, Dexter è costretto ad arrendersi e a lasciare che Astor e Cody lo lascino per trasferirsi con i nonni. Ma il suo amore per i piccoli di Rita è grande e sincero, e anche se questa loro temporanea uscita di scena è funzionale allo sviluppo del racconto in questa quinta stagione, siamo certi che non li dimenticherà. Per quanto riguarda il bebè Harrison, con l'aiuto della perizia investigativa della sorella Debra, Dex si mette alla ricerca della tata perfetta (appunto, Practically Perfect) a cui affidare il prezioso cucciolo che fino ad ora lo aveva seguito sulle tracce dell'assassino dei barili, Boyd Fowler. Quando a colloquio arriva una dolce donna irlandese (Maria Doyle Kennedy) con qualifiche da favola e che conquista subito il piccino, il premuroso babbo decide di assumerla subito per non farsela sfuggire. Ovviamente non manca qualche ombra su lla materna e rassicurante Sonya: "Chissà cosa faceva in Irlanda?", si domanda Deb. "Forse è in fuga da qualcosa?" Memori delle recenti batoste, tremiamo già per il piccolo Harrison, destinato in ogni caso, checché ne pensi Dexter, a una vita difficile accanto a un padre serial killer.
Per quanto riguarda le altre storyline, continua a fare faville l'energica e sboccata Jennifer Carpenter che in questi due episodi duetta, oltre che con Michael C. Hall, con Desmond Harrington (Quinn) e con April L. Hernandez (la bella poliziotta Cira Manzon) con grande efficacia. Siamo alle solite: Quinn la pressa perché la loro relazione abbia un seguito, e lei cerca di placare i suoi bollenti spiriti. L'agente Manzon, invece, viene chiamata in causa per aiutare gli investigatori di Miami Metro sul duplice omicidio scoperto in Hello Bandit, avvenuto nel quartiere in cui la poliziotta è cresciuta.
Intanto, Quinn continua a perseguire la sua pista sui sospetti sull'identità di Kyle Butler - pseudonimo utilizzato da Dexter nei suoi rapporti con il defunto Arthur Mitchell - che puntano verso il fratello della sua bella, ed è destinato ad accorgersi del fatto che questa sua indagine personale finirà per metterlo in una pessima luce con Deb. Ma questo subplot, che per adesso sembrerebbe l'unico fil rouge investigativo della stagione accanto, forse, ai casi di Santa Muerte, sarà esplorato probabilmente meglio nei prossimi episodi.
Per il resto, se in Hello Bandit gli ormai insopportabili Laguerta e Batista sono alle prese con le solite inezie - lei pensa al futuro, lui vive alla giornata - nell'episodio successivo sembra esserci per loro una bella gatta da pelare in arrivo, a causa di un gesto cavalleresco di Angel che ha causato qualche danno di troppo. Chissà che non serva a ridare interesse a questi personaggi che hanno decisamente visto giorni migliori? Sperare non costa nulla...
Fatta eccezione per i perniciosi sposini, Dexter continua a divertire e ad appassionare, e, dopo la parentesi intima e dolente dell'apertura My Bad, ritrova l'ironia dark che lo ha sempre caratterizzato, e, soprattutto con Practically Perfect, che ha il tipo di finale che lascia con la sensazione che il prossimo episodio non arriverà mai abbastanza in fretta, ritmi narrativi notevoli e colpi di scena efficaci; fa impressione pensare al fatto che siamo già al quinto anno delle avventure di un personaggio così problematico e di un concept che pareva destinato a tenere botta al massimo per un paio di stagioni, e fa impressione vedere come, giunti a questo punto, gli autori riescano a mettere Dexter di fronte a un nuovo, insidioso, apparentemente insormontabile dilemma morale. Chapeau!