Era stato prima vociferato e poi promesso, il primo teaser trailer di Deadpool 3, e la cornice del SuperBowl non ha deluso le aspettative. In un clima d'entusiasmo mediatico, infatti, i Marvel Studios hanno approfittato del più grande e seguito evento sportivo americano per mostrare finalmente un primo sguardo a Deadpool & Wolverine - titolo ufficiale -, terzo capitolo delle avventure cinematografiche del Mercenario Chiacchierone interpretato dal poliedrico Ryan Reynolds e diretto questa volta dall'amico e regista Shawn Levy.
Ci era stato promesso uno stile simile a quello dei primi due capitoli, una valanga di scorrettezze e battutine tipiche di Wade Wilson e una divieto ai minori che avrebbe fatto la storia del Marvel Cinematic Universe, è così è stato. Impossibile tradire la natura di Deadpool, e infatti è stato il contesto ad adattarsi a lui e non viceversa, sfruttando però il film e il personaggio per imbarcare l'intero MCU lungo una via multiversale dal sapore di rilancio e reset, meta-cinematografica e dissacrante come mai prima d'ora, almeno sotto l'egida Disney. Tutto questo traspare molto bene dal trailer, che senza mostrare più del dovuto (per una volta!) mette in fila tutti gli elementi necessari a introdurre quello che in molti già attendono e definiscono il nuovo salvatore del progetto cinematografico Marvel.
The Marvel Jesus
Deadpool & Wolverine? Secondo Hugh Jackman, che riprenderà il ruolo di Logan nel film (per l'ultima, vera, volta?) e pure di altre sue varianti, il titolo è sbagliato. Ci ha scherzato via social, condividendo un teaser poster fixato: Wolverine & Asshole molto più indicativo, a suo avviso. I due sono persino descritti come migliori amici, anche se a detta di Wolvie "è decisamente un forzatura". Già tutta questa viralità dà un tono decisamente esilarante e inventivo al progetto, che comunque nel teaser sfrutta molto il vedo-non-vedo di Wolverine, senza mai regalargli la scena. In effetti non serve, al momento, perché l'obiettivo del teaser è annunciare via footage l'unico lungometraggio Marvel Studios del 2024, e farlo senza rovinare alcuna sorpresa ai fan, mostrando invece l'enorme potenziale del progetto. Negli ultimi mesi sono emersi svariati rumor relativi al film, dunque non è una sorpresa la presenza della TVA (anche se un pochino diversa da quella che conosciamo, forse aggiornata post-Loki 2).
Durante la sua festa di compleanno organizzata da tutti gli amici di Wade, il Mercenario Chiacchierone sembra nascondere una certa nostalgia del passato, soprattutto per l'azione, e improvvisamente la TVA bussa alla sua porta. Bastano 20 secondi per cominciare a parlare di "pegging" (per chi non lo sapesse: penetrazione anale dell'uomo con un dildo), rompere la quarta parete con lo sguardo e sfottere la politica family friendly della Disney, questa volta dall'interno. Ben venga l'auto-ironia per la Casa di Topolino, e siamo sicuri che dovranno accettare una serie di battute irriverenti molto più pesanti di questa, ma la cosa è importante perché sancisce di fatto la presenza di linguaggio e contenuti espliciti. Il teaser di per sé non è red band, dunque già vietato ai minori, ma era impensabile chiederlo fin da subito, in ambito re-introduttivo e promozionale.
Va benissimo così, quindi, soprattutto continuando nella visione che ci regala piccolo mai funzionali easter egg e accenni diffusi ai passati cinecomic dell'ormai decaduta 20th Century Fox e all'universo fumettistico Marvel. Quando l'Agente Paradox interpretato da Matthew Macfayden propone a uno spaesato Deadpool di diventare "il più eroico tra gli eroi", Wade capisce di essere finito nel Marvel Cinematic Universe e decide di sovvertirlo, definendosi un Messia, il Gesù della Marvel, inteso in senso analogico e letterale, dando una chiara visione d'intenti di Deadpool & Wolverine.
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Deadpool ex machina
Quale che sia il ruolo del Mercenario Chiacchierone in questo complesso momento di restauro e riqualifica creativa dei Marvel Studios, bisogna ammettere che Deadpool e le sue potenzialità narrative unite alla Saga del Multiverso sono davvero salvifiche. Se la tragedia greca aveva il deus ex machina, la tragedia Marvel ha ora il suo Deadpool ex machina, la divinità risolutrice di tutti i problemi di continuity multiversali - o almeno si spera. E infatti nel trailer lo vediamo fare diverse incursioni in dimensioni alternative, tra Sokovia e Madripoor (dove c'è una variante di Wolverine di spalle), raggiungendo anche il Vuoto già visto in Loki e casa di Alioth (che compare brevemente nel teaser). Dentro tanti cameo - il Pyro di Aaron Stanford su tutti - ma anche cardinali citazioni a Secret Wars e al Dottor Destino (si vede il volume n. 5 della serie a fumetti), forse a indicare l'immancabile connessione o la sostituzione di Destino a Kang il Conquistatore come nuovo e grande villain dell Saga del Multiverso.
Sappiamo che arriverà Avengers: Secret Wars, ispirato ovviamente al lavoro di Jonathan Hickman e Esad Ribic - seppure adattato per i canoni MCU -, ma non sappiamo ancora cosa racconterà adesso l'ex-Avengers: The Kang Dinasty, di cui a questo punto potremmo avere forse un indizio proprio da Deadpool & Wolverine prima ancora che dal reboot dei Fantastici 4. Osservando i dettagli narrativi del film di Shawn Levy, possiamo presumere che l'obiettivo dei Marvel Studios è quello di giocare con i suoi stessi errori, nobilitandoli in cinema e sfruttando la catapulta Deadpool per arrivare poi alla fine di due lunghe e difficili Fasi cinematografiche resettando il possibile e liquidare il vecchio Re Marvel per augurare lunga vita al nuovo. In questo senso, Deadpool & Wolverine "ucciderà" a grandi linee l'Universo Marvel, ed ecco che alla fine i conti tornano sempre.