Con tutto il cuore, la recensione: Vincenzo Salemme e il piacere dell’onestà

La recensione di Con tutto il cuore: il film di Vincenzo Salemme, al cinema dal 7 ottobre, è una commedia degli equivoci che sfocia nella farsa; si parla di onestà e gente perbene, in un racconto meno futile di quello che sembra.

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Con tutto il cuore: Vincenzo Salemme in una scena del film

Con tutto il cuore, il titolo del nuovo film di Vincenzo Salemme, in uscita in sala dal 7 ottobre distribuito da Medusa, è una frase da intendersi in senso letterale. Al centro della storia c'è infatti un trapianto di cuore. E, come spesso accade, si crede che insieme all'organo si sia trasferita la personalità della persona in questione. Nella recensione di Con tutto il cuore vi parleremo allora di quella che è una commedia degli equivoci, uno di quegli scambi di persone che in America danno vita a film scoppiettanti. Nel film di Vincenzo Salemme lo spunto sfocia in una sorta farsa, ma la classe di Salemme, quei colori che, lo sappiamo, vengono dal teatro di Eduardo De Filippo, e un sottotesto che parla di onestà, ne fanno un racconto meno futile di quello che sembra, anche se comunque piuttosto datato. Piacerà al pubblico che segue Salemme da oltre vent'anni, e che ha tributato un grande successo a molti dei suoi film.

O Barbiere oppure o professore?

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Con tutto il cuore: Cristina Donadio insieme a Vincenzo Salemme in una scena del film

La trama di Con tutto il cuorenasce da uno spunto semplice. Una sera, per un regolamento di conti, Antonio Carannante (Sergio D'Auria), detto O Barbiere per come era solito fare barba e capelli ai suoi nemici dopo averli uccisi, viene freddato davanti al suo ristorante. il responsabile è O Mangiacarne, boss del clan rivale. Donna Carmela (Cristina Donadio, la Chanel di Gomorra - La Serie) si convince che la persona a cui verrà trapiantato il cuore del figlio sarà anche quello che dovrà vendicare la sua morte. Il fatto è che, nonostante un tentativo di trapiantare il suo cuore a un puglie quarantenne, il cuore va a finire nel petto di Ottavio Camaldoli (Vincenzo Salemme), professore di liceo noioso e onesto, una brava persona, insomma "un fesso" per Donna Carmela e anche per tanti che vivono intorno a lui. Una volta ripresosi dall'intervento Ottavio dovrà pagare il suo debito e trasformarsi in killer, qualcosa di lontanissimo dal suo essere, e uccidere O Mangiacarne la mattina di Natale. Intanto, un video in cui Donna Carmela annuncia che il figlio è risorto, diventa virale, e la gente comincia a vedere Ottavio in un altro modo.

Gente comune

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Con tutto il cuore: Cristina Donadio in una scena del film

La cosa più bella di Con tutto il cuore è questa sorta di elogio verso le persone comuni, oneste, perbene. Ottavio Camaldoli è proprio questo, non un furbetto né un prevaricatore né tantomeno un disonesto. La forza di questo messaggio si vede dal contrasto tra il personaggio di Salemme, che prova ad essere fermo nel suo modo di essere, e tutti quelli che ruotano intorno a lui. Chi salta la fila mentre fa la spesa, chi lascia l'auto in seconda fila, chi blocca il traffico per bere con calma un caffè, chi si ingozza al buffet, chi ottiene un posto di lavoro senza meritarlo. Il nuovo film di Salemme vuole provare allora ad essere la rivincita dei normali.

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Con tutto il cuore: Vincenzo Salemme, Maurizio Casagrande e Cristina Donadio in una scena del film

Il sogno in giallo

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Con tutto il cuore: Cristina Donadio e Vincenzo Salemme in una scena del film

La parte più interessante del film è proprio una breve sequenza onirica in cui Ottavio, assaggiato brevemente il potere che potrebbe avere essendo diventato noto come il nuovo "Barbiere" ("sei come Escobar" gli dice il figlio), immagina tutte le rivincite ai soprusi che potrebbe riprendersi. La scena, nella prima sceneggiatura, doveva essere qualcosa che accadeva davvero. Ma Salemme ha pensato, giustamente, che un Ottavio prevaricatore non sarebbe stato in fondo credibile, per cui ha derubricato la sequenza a sogno. Un sogno che, una volta sveglio, Ottavio definisce un incubo. Perché non c'è nulla da fare. Chi è onesto non riesce a non esserlo. Questo è, per dirla con Pirandello, il piacere dell'onestà.

Vincenzo Salemme ci racconta la sua "festa con il morto"

La badante indiana...

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Con tutto il cuore: Vincenzo Salemme con Serena Autieri in una scena del film

Tutto questo viene raccontato però con un'idea di cinema vecchia di vent'anni, con uno schema giocato più sui continui giochi di parole e le gag - alcune inutili - che nel progredire del racconto. Tutta la seconda metà della prima parte, infatti, introduce nella storia elementi piuttosto inutili e allontana la vicenda dal suo centro. Pensiamo anche alle lunghissime gag, di cattivo gusto e un po' offensive in tempi come questi, sulla badante indiana: si tratta di un tipo di gag (la più eclatante, ma ce ne sono altre disseminate lungo il racconto) che possono funzionare a teatro, in un certo tipo di teatro, ma al cinema risultano forzate e fuori luogo. A livello di costruzione e ritmo, a volte Con tutto il cuore ci sembra un film sproporzionato. Dicevamo della lunga attesa perché la storia, tra divagazioni varie, entri nel vivo dopo lo spunto iniziale, Ma anche l'altrettanto lunga attesa perché entri in scena uno dei personaggi principali, la Clelia di Serena Autieri (al solito luminosa e positiva), che è l'interessa sentimentale del protagonista.

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Con tutto il cuore: Vincenzo Salemme e Serena Autieri in una scena del film

Ci speriamo con tutto il cuore

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Con tutto il cuore: Vincenzo Salemme e Cristina Donadio in una scena del film

Il fatto è che Vincenzo Salemme fa cinema da più di vent'anni, e la sua idea è questa, e probabilmente non ha neanche senso cambiare una formula che finora gli ha assicurato ottimi incassi e l'affetto di tanta gente. Con tutto il cuore speriamo che Con tutto il cuore abbia successo e faccia gli incassi sperati, in un momento in cui la gente mostra di avere voglia di tornare al cinema. Si è capito che stanno andando i film evento, i Dune e i No Time to Die, serve che risponda all'appello il pubblico delle commedie che erano una delle certezze del nostro cinema, e che devono tornare ad esserlo. Con tutto il cuore è in film che vive di un ottimo affiatamento tra gli attori, buoni tempi comici, e quella scintilla negli occhi e nel viso di Vincenzo Salemme che qua e là ci ricorda certe espressioni del grande Eduardo De Filippo.

Conclusioni

Nella recensione di Con tutto il cuore vi abbiamo parlato di quella che è una commedia degli equivoci che sfocia in una sorta farsa. La classe di Salemme e un sottotesto che parla di onestà ne fanno un racconto meno futile di quello che sembra, anche se comunque piuttosto datato. Piacerà al pubblico che segue Salemme da oltre vent'anni.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
2.3/5

Perché ci piace

  • Quella scintilla negli occhi e nel viso di Salemme che ci ricorda certe espressioni del grande Eduardo De Filippo.
  • La scelta di parlare di onestà e della gente perbene.
  • L'affiatamento tra gli attori e i tempi comici.

Cosa non va

  • Si tratta di un film dall'umorismo un po' datato.
  • A volte dà l'impressione di puntare più sulle gag (non tutte riuscite) che sulla storia.
  • Il film attende troppo a entrare nel vivo, e a presentare il personaggio femminile principale.