Piccole star crescono in casa Netflix. Difficile dire se potranno arrivare ai livelli di notorietà dei colleghi americani di Stranger Things, ma negli occhi dei giovani protagonisti di Come vendere droga online (in fretta) si vede l'entusiasmo delle prime grandi esperienze e la speranza che possano diventare un importante trampolino di lancio. Abbiamo incontrato Maximilian Mundt e Danilo Kamperidis, rispettivamente Moritz e Lenny nella serie tedesca di Netflix, in quel di Cannes per Canneseries, la manifestazione francese che precede il più prestigioso festival cinematografico, per una chiacchierata informale e piacevole che ha spaziato dall'opportunità che rappresenta il lavoro per il popolare canale streaming a curiosità più personali. Ecco cosa ci hanno raccontato i due giovani attori tedeschi sulla loro esperienza sul set della serie (qui la nostra recensione di Come vendere droga online (in fretta)).
Come fare una serie Netflix (in fretta)
Si parla molto di che libertà ci sia a lavorare con Netflix, avete avuto la stessa sensazione?
Maximilian Mundt: Leggere uno script del genere è stato sorprendente e divertente, è stato tutto molto autentico avendo tanti giovani in scena e come autori.
Danilo Kamperidis: Hanno fatto un ottimo lavoro nello scrivere come parliamo nella realtà e non è affatto scontato, perché da giovani attori ci capita spesso di leggere un linguaggio non da giovani.
Conoscevate la storia vera prima di lavorare a Come vendere droga online (in fretta)?
Maximilian Mundt: No, non ne avevo mai sentito parlare, ma sono contento che fosse così, perché ho avuto molta libertà nel creare il personaggio. L'ho cercato solo dopo su Google e mi è sembrato piuttosto noioso, sono contento che abbiamo fatto questa nostra versione della storia piuttosto che quella reale.
Danilo Kamperidis: Ricordo che era sui media la storia del darknet e di come potessi procurarti droga e armi, ma non sapevo del caso specifico, ma non è esattamente la storia che abbiamo raccontato, che è solo ispirata da quella vera. Ma ci sono tante storie simili in Europa, dall'Olanda alla Repubblica Ceca.
È stato difficile interpretare un personaggio disabile?
Danilo Kamperidis: Volevo farlo in modo realistico, volevo che qualcuno che siede su una sedia a rotelle potesse pensare che ho fatto un buon lavoro, o almeno che ci ho provato. Allo stesso tempo non volevo che sembrasse stupido o ridicolo, mi sono lasciato andare e l'ho gestita come se fosse la realtà.
Maximilian Mundt: Anche Moritz lo tratta come se questo ostacolo non esistesse, come se Lenny non fosse bloccato su una sedia a rotelle tutto il tempo.
Lenny convive con una costante paura di morire, per questo cerca di vivere sempre al massimo e lasciare una propria eredità. Voi per cosa vorreste essere ricordati?
Maximilian Mundt: Ho sempre sognato di poter essere ricordato per qualcosa e ora ce l'ho, potrò sempre dire ai miei figli e nipoti di questo momento, di esser stato a Cannes, sul pink carpet, con così tanta gente a guardare la serie sul grande schermo. Sono molto orgoglioso di me stesso.
Danilo Kamperidis: Penso che ognuno desideri che i propri figli abbiano una vita migliore della propria e questo è un obiettivo che vorrei raggiungere, come mia eredità.
Chi sono Maximilian Mundt e Danilo Kamperidis
Siete molto diversi dai personaggi che interpretate nella serie?
Maximilian Mundt: Ho delle cose in comune con Moritz, come per esempio l'essere un outsider, il sentirmi strano perché vesto in modo diverso, mi piace l'arte e il teatro e molti nella mia scuola hanno gusti differenti; ma anche la volontà di ferro, perché più volte ho pensato di abbandonare la recitazione, visto che per due anni non c'erano stati sbocchi, né provini né altro, ma ho continuato a lavorare, fare corsi ed esperienze a teatro, finché non è capitata questa occasione e mi ci sono dedicato con tutto me stesso. Volevo questo ruolo a tutti i costi! Siamo invece diversi nei rapporti sociali, perché non ho la sua incapacità a relazionarmi con gli altri e capire le emozioni del prossimo, anzi devo essere bravo in questo, come attore.
Danilo Kamperidis: Lenny ha seri problemi di autostima, pensa di essere orribile, mentre come attore ne devi avere una certa dose, devi pensare che quel che fai sia buono o almeno accettabile. È la principale differenza tra me e lui.
Qual è la cosa più coraggiosa che avete fatto nella vostra vita?
Maximilian Mundt: Io ho fatto Skydiving, e mi è piaciuto molto, ma non so se considerarlo qualcosa di coraggioso, penso ci voglia più intraprendenza per alcune azioni umane. Per esempio mi sento coraggioso ogni volta che esprimo la mia opinione, perché è spesso diversa da quello che pensano gli altri. Richiede un grande sforzo perché sono piuttosto timido.
Danilo Kamperidis: Sono d'accordo con te, non considero coraggioso lanciarsi da un aereo o affrontare qualcuno, ma interazioni umane come lo scusarsi con qualcuno per qualcosa di sbagliato o accettare le scuse.
Maximilian Mundt: Come capita ai nostri personaggi nella serie, è stato difficile per Moritz scusarsi con Lenny!
I vostri genitori hanno già visto qualcosa? Avete paura della loro reazione?
Maximilian Mundt: Non posso dire che mia madre se ne vergognerà, ma di sicuro la farà rabbrividire, specialmente nella scena in piscina. So già che mi dirà "è così imbarazzante!" Mi dice sempre "perché devi fare queste cose?!", come il vestito che avevo sul Pink Carpet qui a Canneseries, mi ha detto "Perché vuoi essere così colorato?!"
Danilo Kamperidis: Mia madre è la mia più grande fan, sarà orgogliosa.
Il titolo della serie è qualcosa che il personaggio cerca online. Qual è la cosa più strana che voi avete cercato su Google?
Maximilian Mundt: Io cerco sempre malattie. Se mi fa male la testa o una gamba, cerco e mi convinco che devo andare in ospedale.
Danilo Kamperidis: A volte guardi un documentario alle tre di notte, cerchi qualcosa e ti ritrovi a leggere tutto quello che c'è su wikipedia fino alle cinque.
Che messaggio lascia la serie agli adolescenti?
Maximilian Mundt: Non credo che avranno voglia di assumere droghe se andranno avanti con la serie, perché i personaggi si ritrovano sommersi di guai. I primi episodi sono lenti e piacevoli, ma andando avanti la storia si fa più intensa.
Se pensiamo a serie sulla droga, ovviamente pensiamo a Breaking Bad. È stata un'ispirazione per voi?
Danilo Kamperidis: Non direi. Ovviamente ci può essere un confronto visto che Walter White non è il tipico spacciatore, così come non lo sono Moritz e Lenny, ma loro sono in Texas, noi in Germania, è proprio tutto un altro mondo! [scherza]
Vi conoscevate prima delle riprese o siete diventati amici sul set?
Danilo Kamperidis: Sì, ci eravamo già incontrati prima.
Maximilian Mundt: Avevamo lavorato insieme quattro anni fa in una serie crime tedesca su dei tredicenni che risolvono crimini. Io ero il cattivo.
Danilo Kamperidis: Lui era assolutamente identico, mentre io ero un ragazzino con le lentiggini.
Avete dei modelli? Dei personaggi a cui vi ispirate nella vita?
Maximilian Mundt: Adoro il personaggio di Katniss Everdeen di Hunger Games.
Danilo Kamperidis: Sono in una fase di esplorazione, ci sono così tanti attori che seguo e ammiro, così come sportivi. Apprezzo il lavoro di tutti quelli che fanno qualcosa di positivo, ma nessuno in particolare.
E qualcuno con cui ti piacerebbe lavorare? Anche un regista per esempio
Maximilian Mundt: Xavier Dolan!
Danilo Kamperidis: Chiunque faccia qualcosa che mi colpisce, non importa cosa abbia fatto prima, guardo il progetto e se mi piace.
Nel mondo Netflix
Questa è una serie Netflix. Questo vuol dire che quando andrà online, sarà disponibile in tutto il mondo. Come vi sentite al riguardo?
Maximilian Mundt: Non ci ho pensato mentre la stavamo girando e solo ora sto realizzando che è una grande responsabilità, perché il tuo viso è associato a qualcosa di importante. Sono onorato di mostrare a così tante gente quel che abbiamo fatto, ho dato il massimo come interprete e lavorare in una produzione del genere, per Netflix, è un sogno per un attore giovane. Ci sono già due serie tedesche di Netflix e quando le vedevo sui social media speravo di poterne far parte. E ora ci sono!
Avete visto Dark?
Maximilian Mundt: Sì, è molto diversa, ma io amo Dark! È il mio genere, seguo il fantasy.
Danilo Kamperidis: Sono orgoglioso di come le produzioni tedesche stiano evolvendo, che possiamo fare qualcosa di genere come Dark, ma anche commedia e drama, penso che sia molto promettente per il futuro.
Avete visto altre serie europee di Netflix, come Suburra per esempio?
Maximilian Mundt: Ho visto The Rain, la serie danese. Elite e La casa di carta. Mi piacciono le serie europee e sono contento che siano popolari su Netflix, perché danno l'opportunità di proporre storie diverse da quelle americane che siamo abituati a guardare. Mi piace vedere come funziona il sistema scolastico di altri paesi, per esempio, rispetto a quello americano che vediamo sempre.
Ci dite qualcosa in cui siete bravi e qualcosa in cui riuscite meno?
Maximilian Mundt: Non sono molto bravo in matematica, mentre sono un buon fotografo. Nel 2015 ho vinto un premio come miglior giovane fotografo in Germania. Il tema era "La mia Germania" per l'anniversario della caduta del Muro e mi sono rappresentato in tipiche cose tedesche. C'è l'immagine di un bacio sul muro e l'ho riprodotto baciando me stesso in un montaggio. Mi piace fare montaggi con Photoshop, roba fantasy... mi piacerebbe far parte di una serie di genere fantastico!
In che tipo di franchise fantasy?
Maximilian Mundt: The OA, per esempio. Mi sono esercito anche a riprodurre i movimenti di The OA per una rappresentazione teatrale, ho fatto una coreografia con quei movimenti. Mi piace ballare. Non so che darei per essere nella prossima stagione di The OA!
E qual è l'ultima serie di cui avete fatto binge-watching su Netflix?
Maximilian Mundt e Danilo Kamperidis (in coro): The OA!
Maximilian Mundt: L'ho guardata in una notte, sette ore di fila. Non so che pensare del finale, sono confuso. Avevo paura dopo la prima stagione che non sarebbe stato possibile farne una seconda all'altezza, e invece hanno fatto qualcosa di completamente diverso nella seconda e l'ho amata. Però nonostante il finale spero che facciano una terza stagione!