Black Panther: Wakanda Forever è un film davvero ricco e variegato e l'assenza di T'Challa è solamente la punta dell'iceberg: in 2 ore e 40 minuti, infatti, c'è tutto il tempo di approfondire nuovi personaggi, storylines e tanti agganci con il futuro della saga Marvel. Se però nel corso della pellicola questi spunti sono accennati, è nel finale che emergono i dettagli più interessanti sulla possibile evoluzione del franchise nei prossimi anni. Tra la scoperta inaspettata di un bambino che cambia totalmente le sorti del Wakanda, passando per un ambiguo discorso tra Namor e Namora e il nuovo restyling estetico delle eroine protagoniste, c'è moltissima carne al fuoco che difficilmente rimarrà in sospeso. È quindi doveroso riflettere in che direzione potrebbe andare il successivo lungometraggio, sia dal punto di vista contenutistico che tematico, facendo ovviamente degli spoiler palesi su quanto avviene all'interno di Black Panther: Wakanda Forever. Quindi, se non lo avete visto, vi sconsigliamo di proseguire.
Chi sarà il prossimo sovrano del Wakanda?
Vi è una domanda in particolare che, all'interno di Black Panther: Wakanda Forever, rimane senza risposta, nonostante i Marvel Studios ci avevano fatto credere diversamente. I trailer e il materiale fotografico dietro il film hanno puntato tutti i riflettori verso Shuri (Laetitia Wright), lasciando implicitamente intuire che oltre ad essere la nuova Pantera Nera, sarebbe diventata a tutti gli effetti la nuova Regina del suo popolo. Detto questo, la ragazza, nonostante accolga con difficoltà il fardello del suo nuovo ruolo supereroistico, lascia da parte il suo incarico politico, facendosi chiamare Principessa e dando a M'Baku (Winston Duke) il compito di stabilire i prossimi candidati. Verrebbe da pensare che il figlio di T'Challa e Nakia (Lupita Nyong'o), apparso nella mid credits, sia il nome ideale, ma, considerando la giovane età, potrebbe non essere così semplice vederlo già sul trono in Black Panther 3. Che ci sarà un reggente o un altro volto familiare è ancora molto dibattuto, ma quello che ci interessa è che il Wakanda è privo di una guida.
Namor: alleato o antagonista?
Namor (Tenoch Huerta), l'elegante e fiero sovrano di Talocan, è un personaggio molto particolare che definire un semplice antagonista è riduttivo: se è vero che dà del filo da torcere ai nostri eroi mettendo a ferro e fuoco il paese, nel finale del lungometraggio decide che l'alleanza con il popolo di T'Challa sia la scelta più saggia. Tutto però si riapre quando lo sentiamo discutere di questo gesto con Namora (Mabel Cadena), visto che mette in luce più i vantaggi bellici di questa collaborazione che la neonata amicizia con i wakandiani. Ciò porta a riflettere, ancora una volta, sulla sua natura ambigua: siamo realmente sicuri che nel terzo film sarà dalla parte di Shuri o ci sono delle possibilità che le sue mire espansionistiche possano diventare più concrete e tangibili? Difficile rispondere alla domanda, ma portare Namor sulla strada del male in modo definitivo sarebbe una mossa controcorrente che potrebbe premiare i Marvel Studios.
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Il nuovo volto di Nakya, Shuri e Okoye
Con l'assenza di T'Challa in Black Panther: Wakanda Forever (che si sente tutta, bisogna ribadirlo) il ruolo di protagonista viene affidato a Shuri con Okoye (Danai Gurira) e Nakia che le danno un supporto piuttosto ingente tanto da essere definite delle vere e proprie co-protagoniste. Questa tripletta femminile anche in futuro sarà sicuramente una parte centrale nella storia anche perché, come se non bastasse, Riri Williams (Dominique Thorne) dona alle supereroine delle tute nuove di zecca, che non si andranno a perdere con gli anni a venire. Tenendo poi conto che, all'interno della pellicola, abbiamo visto combattere abbastanza poco Okoye e Nakia con questa nuova veste tecnologica, vederle padroneggiare ancora di più queste imponenti e utili armature potrebbe essere uno snodo fondamentale di Black Panther 3, anche se l'ipotesi di un loro sviluppo all'interno del film su Ironheart non è da escludere a priori, che magari potrebbe andare ad anticipare l'incipit proprio del terzo lungometraggio dedicato a Pantera Nera.
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Dopo il lutto, una nuova stabilità
Dopo aver discusso del possibile contenuto che potremmo vedere nella successiva pellicola del franchise Marvel, partendo ovviamente dall'analisi di alcuni elementi fondanti di Black Panther: Wakanda Forever, è giunto il momento di ipotizzare cosa potremmo aspettarci dal punto di vista tematico. Dopo che l'intero secondo lungometraggio è stato dedicato a Chadwick Boseman, con un vuoto che a quanto pare non è stato volutamente riempito, ecco che nel sequel c'è bisogno di una nuova stabilità. Per andare avanti, i Marvel Studios dovranno per forza di cose rompere i ponti con il passato e trovare un altro personaggio simbolo che possa trainare la saga wakandiana. Per quanto Shuri abbia avuto un compito transitorio di notevole spessore, non ci sembra adatta allo scopo e forse proprio il figlio di T'Challa, che rappresenta la sua eredità prossima, è colui che più di tutti ci viene in mente quando pensiamo al Pantera Nera del futuro.
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Un'attesa probabilmente lunga
Se così fosse, però, un salto temporale potrebbe essere d'obbligo: è forse l'unica chiave che consentirebbe, in Black Panther 3, di vedere il piccolo già maturo e pronto al regno del Wakanda. Per raggiungere tale scopo o si tenterà la via del flashforward o, semplicemente, il terzo capitolo vedrà la luce tra qualche anno (e non sarebbe così strano, visto che ad ora il lungometraggio non sembra parte dei progetti futuri che appartengono alla timeline MCU). Tutt'altra direzione potrebbe prendere il film se si decidesse, in modo coraggioso, di portare al pubblico altra transitorietà, con un Wakanda ancora fragile sul piano politico e magari un'accesa lotta intestina dietro il nuovo Re o Regina dello Stato. Una via poco probabile sia perché sembrerebbe una mera riproposizione del primo Black Panther sia perché Wakanda Forever è già di per sé un titolo di snodo e aggiungere un seguito di passaggio potrebbe essere ridondante.