Black Adam, la recensione: Il carisma di Dwayne Johnson per un film DC possente

La recensione di Black Adam, il nuovo spettacolare cinecomic di casa DC/Warner con protagonista Dwayne The Rock Johnson.

Black Adam, la recensione: Il carisma di Dwayne Johnson per un film DC possente

Muscoli. Questa l'immagine che abbiamo negli occhi mentre iniziamo a scrivere la recensione di Black Adam, perché l'ultimo film dell'universo DC Comics dimostra di avere la stessa possenza e presenza del suo protagonista. Il progetto diretto da Jaume Collet-Serra è infatti roboante dal punto di vista visivo, robusto e potente, ricco di effetti e azione, di epica e ironia. Come il suo protagonista Black Adam/Dwayne Johnson che entra con prepotenza in un universo cinematografico che sta cercando di trovare una propria dimensione e continuità. Con quest'ultimo titolo siamo più dalla parti di film come Shazam! o Aquaman, piuttosto che The Batman o Joker, ma non è una sorpresa perché è quella la cifra stilistica più adatta alla costruzione del personaggio, coerente con la scelta di un interprete solido e carismatico come The Rock.

Il mondo aveva bisogno di un eroe...

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Black Adam: Dwayne Johnson in una foto del film

... e ha avuto Black Adam. Così presenta il nuovo Supereroe la stessa DC nel materiale promozionale, per sottolineare la natura non convenzionale del nuovo personaggio e del percorso che lo porta a essere eroico in senso tradizionale da cinecomic. Un percorso che parte da lontano, da 5000 anni nel passato e dall'antica Kahndaq, quando i poteri degli dei furono conferiti a Teth-Adam, ovvero il personaggio a cui dà corpo e presenza scenica Dwayne Johnson. Poteri che l'uomo ha usato per vendetta. Una reazione istintiva che l'ha portato a essere imprigionato e a sviluppare una propria deformata idea di giustizia, nata dalla rabbia e cresciuta nel dolore. Una volta libero nella Kahndaq dei giorni nostri si trova a dover fare i conti con un mondo completamente diverso dal suo, in cui il suo atteggiamento lo porta a dover fare i conti con chi si (pre)occupa di tenere l'ordine e l'equilibrio: la Justice Society formata da Hawkman, Atom Smasher e Cyclone, ma soprattutto Doctor Fate, messa sulle sue tracce per rimetterlo in riga e gestirlo.

Black Adam: perché è il supereroe di cui avevamo bisogno

Un universo da scoprire

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Black Adam: una foto del film

Dalle poche righe di trama, volutamente sintetiche per non anticipare troppo di quello che gli spettatori troveranno in Black Adam, si intuisce che accanto al personaggio del titolo troviamo altre figure appartenenti al mondo DC Comics. Un aspetto che conferma la ricchezza e profondità del materiale di partenza, risulta promettente e stuzzicante anche sulla medio-lunga distanza, ma ha una controindicazione: la difficoltà nel gestire l'inserimento nel flusso narrativo e presentazione al pubblico delle figure di contorno laddove non già note da progetti precedenti. È il caso dei membri della Justice Society che accompagnano il debutto cinematografico di Black Adam, che sono poco approfonditi e non adeguatamente introdotti agli spettatori del nuovo film, lasciandoli con la sensazione di qualcosa di sfuggente e difficile da mettere a fuoco nei dettagli del racconto che viene sviluppato su schermo. Un aspetto che altri titoli precedenti del mondo DC avevano gestito meglio, basti pensare alla presentazione di Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice qualche anno fa.

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Black Adam: un'inquadratura del film

Ironia ed epica

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Black Adam: Sarah Shahi, Mohammed Amer in una scena del film

Una perplessità legata alla gestione dell'Universo DC ed emersa a più riprese, anche se in forme diverse, nel corso degli ultimi anni, che potrebbe essere risolta con il progetto su lungo termine annunciato di recente, che dovrebbe e potrebbe dare una forma più coerente e compiuta al progetto nell'insieme, al di là della riuscita dei singoli film. Black Adam da questo punto di vista è rappresentativo di una potenziale strada, perché si rivela capace di mettere in scena l'epica e potenza visiva che aveva introdotto Zack Snyder nel DC Universe, ma senza rinunciare all'ironia che era stata invece il punto di forza di un film come Shazam!. Quel che riesce a fare Jaume Collet-Serra è mettere insieme questi aspetti, creare una Origin Story che risulti da una parte ricca e poderosa dal punto di vista visivo, barocca e fracassano a tratti, sofferta nella definizione del personaggio e della sua backstory, ma leggera e brillante nella fruizione.

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Dwayne Johnson, l'ago della bilancia

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Black Adam: Dwayne Johnson in un primo piano

Diamo il merito di questo equilibrio al regista, ma non possiamo ignorare l'importanza di Dwayne Johnson nel portare a termine questa impresa: vero ago della bilancia, l'interprete di Black Adam si rivela perfetto per incarnarne fisico e spirito, mettendo al servizio del nuovo Supereroe DC il fisico massiccio così come l'innegabile presenza scenica, quel carisma che aveva già dimostrato in diversi progetti, dal doppiaggio di Oceania in cui riusciva a veicolarlo con la sola voce ai nuovi Jumanji. Le diverse suggestioni visive e narrative di Black Adam trovano una sintesi perfetta in lui, nell'interprete scelto per portarlo su grande schermo, al punto da non riuscire a immaginare nessun altro nel ruolo. Non in un film costruito in questo modo, che in lui trova l'unica possibile chiave di volta. Un'unica nota in chiusura: attenzione a restare in sala per i titoli di coda... come spesso capita con i cinecomic di ultima generazione, ne vale la pena!

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Conclusioni

Il nuovo film DC Comics che vi abbiamo raccontato nella recensione di Black Adam ha la stessa presenza e spirito del suo protagonista Dwayne Johnson: muscolare, potente e ironico. Jaume Collet-Serra si è affidato all’interprete e le sue robuste spalle attoriali per reggere l’equilibrio del film tra i suoi diversi toni, tra l’epica e l’ironia, l’action e la sofferenza insita nella backstory del personaggio. Il risultato diverte lo spettatore, a dispetto di alcuni limiti nella costruzione, e getta la basi per un nuovo forte protagonista dell’universo DC cinematografico.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.8/5

Perché ci piace

  • Dwayne Johnson, che incarna lo spirito della pellicola e ne fa funzionare l’equilibrio.
  • Lo spettacolo e la ricchezza visiva, che rendono Black Adam un film muscolare.
  • La ricchezza dell’universo DC, con tutta la sua profondità narrativa…

Cosa non va

  • … che va gestita per aiutare lo spettatore a digiuno della sua profondità.
  • È a tratti un film fracassone e può non convincere chi ama un altro tipo di cinecomic.