Avatar - La via dell’acqua, James Cameron: “Nel sequel abbiamo affrontato la responsabilità di avere figli”

James Cameron insieme al produttore Jon Landau, e al gran cast composto da Sigourney Weaver, Zoe Saldana, Sam Worthington, Kate Winslet e Stephen Lang, hanno presentato l'attesissimo Avatar: La via dell'acqua, nuovo capitolo del film campione d'incassi del 2009, in sala dal 14 dicembre.

Avatar - La via dell’acqua, James Cameron: “Nel sequel abbiamo affrontato la responsabilità di avere figli”

Anni di attesa, annunci, riprese, ma ormai ci siamo: Avatar: La via dell'acqua è finalmente in arrivo nelle nostre sale e dal 14 dicembre sarà uno dei film che animeranno le nostre sale per Natale 2022. Sarà, con molta probabilità, quello che si andrà ad assestare in vetta alla classifica d'incassi, seguendo la falsariga di quanto fatto dal suo predecessore nel 2009, arrivando a diventare il film che ha incassato di più nella storia del cinema, scalzato solo momentaneamente da Avengers: Endgame tre anni fa. Ma se la curiosità è tanta, è venuto in nostro soccorso James Cameron in persona, con un incontro stampa internazionale per presentarci il lavoro fatto, accompagnato dal fedele produttore Jon Landau, ma anche una nutrita rappresentanza del ricco cast, da Sigourney Weaver a Zoe Saldana, Sam Worthington, Kate Winslet e Stephen Lang. Vediamo cosa ci hanno raccontato per accendere ancora di più la nostra curiosità e la nostra attesa.

Tornare a Pandora

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Avatar 2: un concept-art per il sequel firmato da James Cameron

Quando, come e perché si è deciso di tornare a Pandora per dei Avatar? Sembrerebbe una domanda scontata, visto il successo incredibile del primo film, ma non è lo affatto secondo James Cameron, d'altra parte "Spielberg non ha fatto un sequel di E.T.", che pure al suo tempo è stato un grandissimo campione d'incassi. Eppure "noi abbiamo questo cast fantastico e abbiamo trovato un modo per riportare in scena anche Sigourney, anche se il suo personaggio è morto nel primo film", un gruppo consolidato a cui si è aggiunta anche Kate Winslet, rappresentando un ulteriore incentivo. Fondamentale, per Cameron, onorare quanto fatto in precedenza: "è importante che un sequel renda onore a quello che il pubblico aveva amato dell'esperienza del primo film, ma al tempo stesso spiazzarli, fare qualcosa di inaspettato. Ci sono molte sorprese per quanto riguarda lo sviluppo della storia, cose che non abbiamo messo nei trailer e l'altro materiale promozionale."

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Avatar: La via dell'acqua, una sequenza

Si va, ci dice Cameron, più in profondità. "La storia era più semplice la prima volta e sono stato ispirato dal fatto che Zoe e Sam sono genitori, come lo sono io di cinque figli, e abbiamo voluto esplorare le dinamiche familiari e le responsabilità di avere dei bambini" senza trascurare, però, il punto di vista e la prospettiva dei figli. Tematiche importanti, quelle che fungono da stimolo anche per Jon Landau: "sono quelli che ti porti dietro quando lasci la sala e questo film ha cuore, emozione e, ancora una volta, un messaggio che riguarda il nostro mondo, non solo in termini di ambientalismo, ma anche di accettare le differenze del prossimo. Jim ha scritto la battuta 'io ti vedo' e volevamo che la gente sapesse di essere 'vista' e di 'vedere' il prossimo allo stesso modo."

Avatar 2: James Cameron, un ritorno nel segno del rischio

Immergersi nelle dinamiche familiari

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Avatar: la via dell'acqua, un momento drammatico del film

Abbiamo parlato di dinamiche familiari, di essere genitori e figli, ma Sam Worthington ci ha spiegato come sia stato un lungo cammino per arrivare a quel punto. "Jim mi ha dato uno script che era un Avatar 1.5, incredibile e dettagliato, pieno di tutto quello che ci avrebbe permesso di riempire il vuoto tra il primo e il secondo film". Ciononostante, tornare in questi personaggi è stato spaventoso, come sottolineato da Zoe Saldana: "Quando qualcosa è così simile a te, non riesci a vederlo a fondo. In qualche modo, io e Neytiri abbiamo vissuto vite parallele. C'è un certo livello di coraggio e ribellione in me e penso che sia così anche per Neytiri. Eppure l'innamorarsi di qualcuno così diverso da se stessa e portare avanti i frutti di quell'amore rappresentano una sfida per lei, perché la spingono a crescere e amare qualcosa che le è stato insegnato di dover odiare."

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Avatar: la via dell'acqua, un'immagine del sequel

Una sfida ma anche paura. "Quando sono diventata un genitore" ha spiegato, "la paura è entrata a far parte della mia vita. La paura di perdere qualcosa che ami così tanto e passi molto tempo a immaginare scenari ipotetici che sono inimmaginabili." Perché, in fin dei conti, si può essere coraggiosi quando non si hanno figli, ha spiegato Cameron, "impari la paura quando hai figli, quando hai qualcosa di più grande di te da perdere, ed è quello che entrambi i personaggi provano in questo film. Sam interpreta un personaggi che si lancia da uno leonopteryx per atterrare su un predatore ancora più grande per risolvere un problema. Lo farebbe se fosse padre di quattro bambini? Non credo."

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Ritorni e novità

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Avatar: The Way of Water, una foto del film

Anche Stephen Lang torna al ruolo del primo film, "onorato di poter approfondire ed espandere la visione che Jim aveva di questo personaggio", per un ritorno ammantato di ironia che non vediamo l'ora di apprezzare in Avatar: La via dell'acqua. Così come non vediamo l'ora di vedere in scena la novità rappresentata da Kate Winslet: "Mi aspettavo il meglio da ogni punto di vista" ha spiegato l'attrice, "perché è Jim, è preciso, meticoloso, e sono stata attratta più di ogni altra cosa dal personaggio che ha creato. Jim ha sempre scritto donne che non sono solo forti, ma leader, che guidano con il cuore, con integrità, che sostengono la propria verità e possiedono una forza ammirevole. Far parte di tutto questo mi lusinga." E tutto questo ha trovato conferma nell'essere accolta in questo mondo "che loro hanno creato insieme a Sam e Zoe, che l'hanno reso pulsante. Perché una cosa è scriverlo, un'altra trovarlo e dargli vita. È un universo, è vivo, è qualcosa di palpabile."

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Avatar 2: Sigourney Weaver in una foto dal set

A metà tra ritorno e novità il ruolo di Sigourney Weaver, che offre la performance capture per un personaggio adolescente. "Ne sono stata onorata, eccitata, terrorizzata!" Ci ha raccontato, ricordando come le prime conversazioni sul ruolo risalissero al 2010. "C'è stato per fortuna molto tempo per prepararmi, sono andata in scuole superiori per sentire il tono delle voci, perché ci sono molte sfumature in un adolescente tra i dodici e i quindici anni, e quando l'ho capito mi sono detto di poter lasciar venir fuori Kiri."