Artemis Fowl, la recensione: Fatine hi-tec e dove trovarle

La recensione di Artemis Fowl, il film di Kenneth Branagh tratto dai libri di Eoin Colfer, disponibile in esclusiva su Disney+ dal 12 Giugno.

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Artemis Fowl: una scena con Ferdia Shaw

Iniziamo a scrivere la recensione di Artemis Fowl con una consapevolezza: il film diretto da Kenneth Branagh ha trovato su Disney+ la sua dimensione ideale. Con l'approdo sulla piattaforma streaming di casa Disney dal 12 giugno, infatti, l'adattamento del romanzo di Eoin Colfer diretto da Kenneth Branagh ha concluso un percorso tormentato che ha visto come ultimo definitivo ostacolo il saltare l'uscita in sala dello scorso maggio per i motivi che ben conosciamo, ma la nuova e imprevista destinazione può rappresentare una svolta positiva per un film che ha tutte le caratteristiche per coinvolgere e intrattenere il pubblico più giovane dell'altrettanto giovane piattaforma.

Chi è Artemis Fowl?

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Artemis Fowl: Colin Farrell e Ferdia Shawin una scena del film

Prima di approfondire il discorso sul film, però, è necessario fare un piccolo passo indietro e presentarvi il personaggio nato dalla penna dello scrittore irlandese: Artemis Fowl II è un dodicenne dalla mente brillante, ultimo discendente di una famiglia di criminali che viene sviluppato da Colfer nell'arco di otto romanzi. Se questa prima informazione non dovesse essere sufficiente a dare un'idea della particolarità della serie letteraria, va sicuramente menzionato il particolare background da cui si sviluppano le sue avventure, in compagnia del fedele e capace assistente Leale e in contrapposizione a tanti pittoreschi personaggi: il mondo di Artemis Fowl è infatti arricchito da una forte componente fantasy, segnato dalla magia e popolato da una moltitudine di razze di fantasia che vivono nel sottosuolo all'insaputa degli umani... ma non del nostro intelligente protagonista che viene a conoscenza della loro esistenza.

Dalla carta allo schermo

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Artemis Fowl: una scena del film

Il lavoro di adattamento di Kenneth Branagh punta molto sulle creature fatate che animano il mondo di Artemis Fowl e l'appeal visivo che possono apportare al racconto, ma sceglie di usare l'intreccio base del primo romanzo come cuore della storia, attingendo anche dal capitolo successivo e da spunti originali, alcuni dei quali potranno far storcere il naso ai fan di vecchia data del personaggio: se il corpo principale della storia resta l'infiltrarsi tra le maglie del mondo fatato e il rapimento del giovane membro delle forze speciali LEP Ricog, Spinella Tappo, cambiano le motivazioni per questa operazione, legate nel film all'impossessarsi dell'Aculos, un prezioso artefatto magico chiesto in riscatto dalla misteriosa figura incappucciata che ha rapito il padre del protagonista, Artemis Fowl Senior.

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Costruire una saga fantasy

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Artemis Fowl: Judi Dench in una scena del film

La presenza del padre del protagonista sin dal primo romanzo è funzionale all'idea di costruire una saga da sviluppare nel corso di più film, così come accade per l'altra cornice narrativa incentrata su Bombarda Sterro, che ha l'ulteriore vantaggio di potersi avvalere dell'indubbio appeal del suo interprete Josh Gad, ormai presenza fissa quanto gradita delle produzioni Disney. Insomma si è cercato di aggiungere fin da subito ulteriori dettagli alla mitologia propria del mondo in cui la storia si muove, anticipandone alcuni elementi, smussandone altri e rimodellandone altri ancora, per sopperire alle inevitabili mancanze del mezzo audiovisivo rispetto a quello letterario, che può proporre dettagli aggiuntivi nel raccontare i personaggi piuttosto che limitandosi a mostrarli, oltre che per anticipare l'evoluzione morale del protagonista (per la quale possiamo comprendere le motivazioni, anche alla luce di tante polemiche degli ultimi tempi) e la formazione del suo team.

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Artemis Fowl: una scena del film

Il risultato ha un sapore familiare per il pubblico delle moderne saghe cinematografiche alla Harry Potter o Young Adult, e ha in questo il suo rassicurante pregio e il suo limite, perché finisce per osare meno di quanto faccia l'originale cartaceo. Intrattiene, questo è certo, con una piacevole avventura di fantasia a base di effetti visivi e design curati nel mettere in scena il mondo che Colfer ha abilmente descritto nelle sue storie. Pensiamo alla resa visiva della Stasi o della particolare e divertente abilità della razza di cui fa parte Bombarda Sterro, o di un paio di sequenze d'azione costruite con fluidità.

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Il popolo fatato, tra magia e tecnologia

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Artemis Fowl: Ferdia Shaw durante una scena del film

Ma Artemis non è un uomo - pardon, ragazzo - d'azione e la sua sfida con le sue avversarie fate e il loro Comandante Tubero interpretato da Judy Dench è basata anche sull'astuzia a colpi di azzardi e sotterfugi. Questo aspetto resta, seppur in modo meno evidente, nell'adattamento firmato da un Branagh che sembra però divertirsi soprattutto a raccontare l'antico popolo fatato e le sue caratteristiche: è evidente l'impegno del regista nel ricostruirne città, ambienti e usi fatti di magia e tecnologia di gran lunga più avanzata di quella umana, tanto che sembra sia soprattutto questo l'aspetto della saga che più gli preme rappresentare, tra le fate guidate da Judi Dench, il centauro esperto di hi-tec Polledro, il nano Bombarda Sterro, goblin, troll e altre creature.

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Artemis Fowl: Ferdia Shaw in una scena del film

È un mondo ricco e ben rappresentato in cui però alcuni personaggi faticano a emergere con le loro sfumature, e a cui finisce per mancare qualcosa in termini di originalità e piglio rispetto al romanzo a cui si ispira. Rappresenta però una tipologia di contenuto che ha un suo senso nel catalogo di Disney+ e che nel contesto della piattaforma streaming può catturare l'attenzione racimolando più gradimento e consenso di quanto ne avrebbe potuto avere in sala, aprendo le strade a quegli sviluppi futuri ipotizzati fin dal suo concepimento.

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Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Artemis Fowl ribadendo un giudizio complessivamente positivo se guardiamo al film nel contesto della piattaforma streaming Disney+ su cui alla fine è stato destinato. Se infatti i fan di vecchia data del personaggio potranno storcere il naso per l’aver accelerato la sua evoluzione morale e per altre variazioni rispetto all’originale, chi arriva alla visione a digiuno del mondo dipinto da Colfer si troverà a guardare una piacevole avventura fantasy che strizza l’occhio alle moderne saghe cinematografiche del genere, tra personaggi pittoreschi e la ricca ricostruzione del mondo fatato con cui Artemis Fowl entra in contatto.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
2.4/5

Perché ci piace

  • La ricostruzione del mondo del sottosuolo, ricca e visivamente accattivante.
  • La resa di alcuni personaggi e la prova di un mattatore come Josh Gad, usato con intelligenza anche come cornice e narratore della storia.
  • La resa visiva di alcune situazioni…

Cosa non va

  • … bilanciate da alcune incertezze di regia che emergono in altre occasioni.
  • Può deludere i fan di vecchia data del personaggio, che ne troveranno una sua versione ammorbidita.