Ladies and gentlemen, l'incubo sta per cominciare
Nell'arco di quattro anni ci siamo lasciati alle spalle un'elegante magione affollata di spettri, siamo riusciti ad uscire vivi da un tetro manicomio, e abbiamo imparato a scoprire e affinare le nostre capacità soprannaturali in un'accademia della Louisiana, stando attenti alla vicina di casa, al Minotauro e soprattutto alla temibile madre della direttrice.
Adesso ci meritiamo un po' di svago, e Jupiter potrebbe essere il posto ideale. E' una località balneare della Florida e da un po' di tempo in zona c'è anche una carovana di artisti circensi. Peccato che in giro ci sia pure un serial killer travestito da clown e che gli artisti del rinomato Fraulein Elsa's Cabinet Of Curiosities, non abbiano un aspetto poi tanto più rassicurante... almeno per chi non sa guardare oltre le apparenze. Siamo nei primi anni Cinquanta, Marlene Dietrich ha appena girato un film con Hitchcock e lei, fräulein Elsa Mars, sogna di essere come la diva di Shanghai Express...
Il plot
1952, un lattaio mentre sta effettuando il solito giro di consegne porta a porta, entra in una casa e si trova davanti ad uno spettacolo raccapricciante. Il cadavere di una donna giace a terra in una pozza di sangue e le sue figlie - Bette e Dot - sono ferite. Le due giovani donne, gemelle siamesi unite dal collo in giù, vivevano nascoste in casa e ora sono sospettate di aver ucciso la loro madre. Nell'ospedale in cui sono ricoverate, piantonate dalla polizia e guardate con curiosità e raccapriccio dal personale sanitario, ricevono la visita di Elsa Mars, titolare di un freakshow che è determinata ad accoglierle nella sua compagnia di "fenomeni da baraccone".
Cosa ci è piaciuto di questo episodio
I titoli di testa
Sebbene chi scrive non sia esattamente un fan delle ambientazioni circensi - per quanto possano essere efficaci nell'evocare certe inquietudini dal sapore malinconico - bisogna dire che i titoli di testa di Freakshow sono i più belli di tutta la serie, con i loro giochi di ombre, le mostruosità e il giusto tocco di perversione.
La paura fa Settanta
Anche se ambientato nei primi anni '50 - e il lavoro sui costumi e i dettagli da questo punto di vista è eccellente - il look di Freakshow si rifà indubbiamente a quella che possiamo considerare senza timore di essere smentiti come l'epoca d'oro del genere horror, quegli anni Settanta che saranno ricordati per i film carichi di suspence e sequenze memorabili. Senza girarci troppo intorno, siamo già innamorati del doppio split screen utilizzato per introdurre il doppio personaggio interpretato da Sarah Paulson - le gemelle siamesi Dot e Bette - e che ovviamente è un richiamo ai thriller di Brian De Palma. Non mancano altre strizzate d'occhio a film come Halloween - La Notte delle Streghe (a cominciare dal proprietario del terreno su hanno piantato le tende gli artisti, che si chiama Haddonfield...) e anche a vicende di cronaca, come quella del caso Zodiac - dal quale gli autori hanno ammesso di aver preso spunto. Insomma, dal punto di vista visivo, non manca nulla per sedurre chi è cresciuto con gli horror di trenta, quarant'anni fa, e poi a proposito di Zodiac...
Is there life on Mars?
Di Jessica Lange parleremo meglio dopo, però a proposito di anni '70 non possiamo non citare la canzone con la quale Elsa si esibisce in scena: una cover di Life on Mars di David Bowie, un titolo che richiama il cognome dell'artista - la quale è truccata come Bowie - ma soprattutto un brano del 1971 che viene "anticipato" di vent'anni, considerato che la storia è ambientata nel '52. Una cover che è disponibile su iTunes, e che sottolinea la vena musicale di questa stagione, che era stata già anticipata dagli autori qualche mese fa.
Twisty the Clown
Proprio dal film di Fincher, Ryan Murphy prende in prestito John Carroll Lynch e ne fa uno dei mostri più riusciti della serie. Se l'uomo in lattice della Murder House era decisamente originale e inquietante, i villain delle successive due stagioni non hanno lasciato il segno (al povero Minotauro poi, non è stato riservato neanche lo screen time che avrebbe meritato) ma Twisty the Clown ha personalità, oltre che un aspetto terrificante (e a quanto pare quando si toglierà la parte inferiore della maschera vedremo anche di peggio) e potrebbe quasi far concorrenza al kinghiano Pennywise. Un mostro dal sorriso affilato, mille denti allineati sotto una faccia rattoppata in malo modo, che oltre a riempire le pagine di cronaca nera con le sue gesta, ha anche rapito un bambino e una ragazza, che tiene segregati. Un mostro così entra di diritto nel buio delle nostre inquietudini, negli angoli più oscuri delle nostre fantasie masochiste.
Chi fa da sè... fa per due!
Dot e Bette, due gemelle così unite da condividere quasi tutto a partire dalla testa in giù, così diverse nel modo di vedere il mondo. Due personaggi in uno per Sarah Paulson che si ritrova ad interpretare due gemelle siamesi, una sognatrice e romantica, innamorata del cinema e fin troppo fantasiosa e l'altra scontrosa e sempre sulla difensiva. Dot e Bettie hanno vissuto con la loro madre, che le teneva nascoste alla curiosità morbosa del mondo, e adesso invece sono le vedette dello show di Elsa Mars, uno dei "mostri" sui quali la titolare del carrozzone punta tutto.
Cosa non ci è piaciuto di questo episodio
Ancora tu?
Dispiace dirlo, ma uno dei problemi principali di Freakshow - e ce l'aspettavamo - è proprio il ruolo affidato a Jessica Lange. Nulla da dire sull'interpretazione di Elsa - una donna logorata e segnata da una vita passata ad inseguire un sogno che difficilmente si potrà avverare. Inutile anche stare a sottolineare il fascino, la bellezza e il carisma dell'attrice - questo è fuori discussione - il problema è che Jessica Lange da quattro stagioni si ritrova ad interpretare praticamente lo stesso personaggio, riarrangiato con caratteristiche narrative diverse. Elsa condivide con Constance l'amarezza per un sogno sfumato - quello di diventare una star del cinema - e al tempo stesso un passato doloroso l' accomuna a Suor Jude e un certo opportunismo alla Suprema Fiona. Non bastano l'interpretazione con accento tedesco e gli occhi stanchi e arrossati sotto l'ombretto azzurro, di fatto ci troviamo di fronte ad un personaggio che pur in vesti differenti inizia a mostrare la corda.
Mostri senza colore?
E' sicuramente presto per dirlo, ma ci sembra che rispetto a Dot e Bette gli altri artisti del freakshow non abbiano certo lo stesso impatto sulla storia. Evan Peters qui ha un ruolo più sexy ed energico (non che ci volesse molto, rispetto a Coven) ma Kathy Bates, rispetto a Coven sembra avere un ruolo meno incisivo. Persino Frances Conroy- che anche nei panni dell'Angelo della Morte di Asylum era riuscita a lasciare il segno - qui ha un ruolo troppo incolore. Naturalmente ii tratta di prime impressioni, che ci auguriamo possano essere smentite - dopotutto dobbiamo ancora fare la conoscenza di altri personaggi interpretati da Emma Roberts, Angela Bassett e Denis O'Hare, ma per il momento ci sembrano personaggi che a dispetto dell'aspetto anticonvenzionale, manchino di personalità.
Un plot incerto?
In questo Monsters Among Us sembra che si voglia mettere sotto i riflettori gli interpreti più popolari a discapito della storia e dei personaggi. Forse sarebbe stato meglio definire il plot, in modo da iniziare a trascinare gli spettatori verso i successivi episodi, con una premiere più incalzante. Non bastano sequenze evocative - come quella in cui i freaks si ritrovano di notte, con le loro lanterne per disfarsi del corpo di Haddonfield - per incuriosire il pubblico.
What's Next
Ci aspettiamo di incontrare gli altri personaggi chiave di Freakshow, ma soprattutto ci auguriamo che l'intreccio prenda vita: per adesso il clown osserva i membri della compagnia di Elsa da lontano, ma sembra avere qualcosa in mente che riguarda proprio loro. Ma soprattutto ci chiediamo come mai - considerata la sua brutalità - non abbia ucciso i suoi due giovani prigionieri. Che piani ci sono per loro?
Movieplayer.it
3.0/5