Gomorra 4, gli sceneggiatori: “Quella della serie è una realtà senza trucco”

Intervista video a Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, sceneggiatori di Gomorra 4: la difficoltà di lasciare andare Ciro e la realtà senza trucchi della serie.

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Dal saggio di Roberto Saviano a Shakespeare: Gomorra 4 cammina sul filo della realtà e del dramma, con personaggi che ricordano allo stesso tempo figure che vediamo al telegiornale e rappresentate da centinaia di anni a teatro. Arrivata alla quarta stagione, Gomorra ha cambiato ancora una volta pelle, dovendo affrontare prima di tutto l'uscita di scena di Ciro Di Marzio (Marco D'Amore) e poi tutti i nuovi equilibri che si sono creati tra le famiglie che si spartiscono il trono di Napoli. Se Genny Savastano (Salvatore Esposito) sembra aver cambiato completamente vita, a Secondigliano, è soprattutto Patrizia (Cristiana Dell'Anna) che deve far fronte a situazioni ben più pressanti, essendo diventata la donna di fiducia di Genny in sua assenza, quasi come se avesse raccolto il testimone di Ciro.
Abbiamo parlato di tutte queste dinamiche con Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, sceneggiatori di Gomorra - La Serie, che ci hanno confessato come sia stato difficile anche per loro dire addio al personaggio di Ciro.

La video intervista a Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli su Gomorra 4

"È stato come seppellire un fratello" ha detto Fasoli, spiegando meglio: "Ma sono delle regole generali, quel mondo lì va così. Continuamente si muore, continuamente si è costretti a sparire. Con Ciro è stato come se tuo fratello dovesse sparire: da sceneggiatori senti come se le cose ti riguardassero, anche se sono mondi diversi. Una volta capiti i codici e le modalità di comportamento di quel mondo cerchi di aderirci in un modo caldo da un punto di vista umano per sentirli come se facessero parte della tua stessa famiglia."

D'accordo Ravagli: "Il personaggio di Ciro ha compiuto un arco enorme: fin dalla prima stagione è stato divorato dall'ingiustizia di un padre padrone, ha cercato di trovare una soluzione al suo dolore nel potere, ma questa cosa ha un prezzo enorme. Si è quindi reso conto che questo prezzo non ha colmato niente e quindi è per questo che alla fine ha compiuto un gesto altruista, in qualche modo. È quindi un personaggio che, all'interno dei suoi codici, ha avuto la possibilità di esplorare un arco vitale che altri personaggi di Gomorra non hanno affrontato."

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Gomorra: Marco D'Amore in un momento sul set del sesto episodio, quarta stagione

A proposito di dolorosi addii, alla vigilia del finale di stagione, che andrà in onda stasera, molti fan si chiedono se anche Genny Savastano potrebbe morire alla fine di Gomorra 4, ma è tutto da vedere. C'è molta curiosità anche su uno dei nuovi personaggi in arrivo, preannunciato negli scorsi episodi: chi è 'o Maestrale? Qualcuno che già conosciamo o un personaggio inedito?

Patrizia, la madre di Secondigliano

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La paranza dei bambini: un momento del film

Durante la promozione del film di Claudio Giovannesi La paranza dei bambini, basato sul suo omonimo romanzo, Roberto Saviano ha lanciato una provocazione: la criminalità organizzata dà più occasioni ai giovani che non il "sistema normale". Guardando i nuovi episodi di Gomorra in effetti giovani e donne hanno ampio spazio in una struttura gerarchica in passato formata soltanto da uomini con esperienza. La provocazione dello scrittore rispecchia quindi la realtà? Per Maddalena Ravagli: "Genny usa il termine madre parlando di Patrizia perché, sancendo la pace, stabilisce due pilastri dell'ordine: non perché voglia fare una specie di tautologia tra il ruolo della madre e Patrizia come reggente di Secondigliano, ma perché lei è una donna capace, lui la ritiene la persona migliore, non come donna o madre, ma come potenziale capo per prendere le redini di Secondigliano, in lei trova un'opportunità. La realtà della Camorra va letta in una maniera complessa: c'è sicuramente un problema di scelta individuale delle persone e un problema di un contesto che a volte è opaco e dà poche opportunità, non solo ai giovani o alle donne, a tutti."

Gomorra 4, intervista a Cristiana Dell'Anna e Ivana Lotito: "Patrizia è la nuova Ciro"

Per Leonardo Fasoli invece: "Quello è un contesto di guerra: studiare il crimine vuol dire spogliare la realtà di una serie di trucchi, rossetto, cipria, e guardarla più com'è. Gli uomini e le donne, i giovani e i vecchi come sono. Chiaramente non è che sono così e basta, sono in quel modo rispetto a circostanze storiche, economiche e sociali complesse. Il volto più senza trucco: nel volto senza trucchi sicuramente anche le donne e i giovani hanno più opportunità che nel mondo reale. Secondo me ci arriveremo tra breve: una società, quella occidentale, che invecchia progressivamente così tanto o lascerà spazio a gruppi nuovi oppure sarà destinata a perire."