Eccoli gli eroi del nuovo film di Fausto Brizzi, Maschi contro Femmine, primo capitolo di un dittico sulla "guerra dei sessi" che verrà ricordato per una particolarità rara nel nostro panorama cinematografico; se l'opera in questione, in uscita mercoledì 27 ottobre, sarà distribuita dalla 01 in ben 600 le copie, la seconda, Femmine contro Maschi, vedrà la luce a febbraio grazie a Medusa. Una pax tra i due colossi nazionali della distribuzione sancita grazie al lavoro diplomatico dei due creatori del fenomeno Brizzi, Fulvio e Federica Lucisano, che sono riusciti così ad assicurarsi un duo di campioni della risata come Ficarra e Picone (legati ad un'esclusiva con Mediaset) per la seconda parte del progetto. Intanto, però, il palco dell'Adriano è stato letteralmente preso d'assalto dall'attuale macchina da guerra "brizziana", composta per l'occasione da Fabio De Luigi e Lucia Ocone, Paola Cortellesi e Alessandro Preziosi, Carla Signoris e Giuseppe Cederna, senza dimenticare Paolo Ruffini e Nicolas Vaporidis, Sarah Felberbaum, Chiara Francini e Francesco Pannofino. Protagonisti alla pari di una commedia corale sui disastri sentimentali dei nostri connazionali, visti, in questo caso, dalla prospettiva degli uomini. Un punto di vista condensato nella "drammatica" rivelazione di Fabio De Luigi al figlio appena nato, "Questo cosino che hai tra le gambe sarà la causa di tutti i tuoi problemi". Di problemi ne ha molti il suo personaggio, tecnico di una squadra femminile di volley che ha una relazione extraconiugale con la stella della sua formazione (Giorgia Wurth), proprio mentre la moglie (Lucia Ocone) è alle prese con poppate e pannolini. E come il povero Walter anche gli altri rappresentanti del sesso forte (?) non se la passano bene. Diego (Alessandro Preziosi) è ossessionato dalla vicina di casa Chiara (Paola Cortellesi), mentre Andrea (Nicolas Vaporidis) viene coinvolto, suo magrado, in un ménage à trois con Marta (Chiara Francini) e Francesca (Sarah Felberbaum). Si leccano le ferite, sbandano, se la fortuna li bacia riescono perfino ad innamorarsi, confidando ogni più piccola angustia ad un gruppo di amici-spettatori, un cast nel cast che vede tra gli altri Claudio Bisio, Nancy Brilli, Emilio Solfrizzi e Luciana Littizzetto, i cui personaggi verranno ripresi e ampliati nel film successivo.
Nell'ormai consolidato gruppo di sceneggiatori di Fausto Brizzi, composto da Marco Martani e Massimiliano Bruno (attualmente al lavoro sulla sua opera prima da regista, Nessuno mi può giudicare) è arrivata una donna a fare la parte della guastafeste, Pulsatilla, pseudonimo dietro cui si cela Valeria Di Napoli, enfant prodige della narrativa umoristica italiana. "Per un un anno non abbiamo fatto altro che litigare - racconta Brizzi sul suo rapporto con Pulsatilla -. In pratica lei contestava tutti i nostri atteggiamenti, ma alla fine abbiamo raccolto tanto di quel materiale che è stato necessario dividere il film in due. I maschi non fanno una bella figura in questo film, sono misogini e traditori; ma nel secondo metteremo alla berlina le donne". Ci sono voluti due anni per portare a termine questo progetto, un lavoro che l'autore romano ha descritto con grande emozione. "Abbiamo girato i due film insieme, per la gioia della nostra segretaria di edizione - ci dice -. A volte erano gli attori stessi a chiedere dove fossero. Il bello è che quando facevano l'ospitata, decidevano volontariamente di recitare malissimo. Tanto era il film degli altri. Lavorare con loro, però, è stato facile. Ho scelto interpreti con cui avevo rapporto di stima e/o amicizia e altri che avevo già corteggiato con insistenza". Maschi contro Femmine viene anticipato da una frase di Massimo Troisi, "Io non sono contrario al matrimonio, ma penso che uomini e donne siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro", opinione totalmente condivisa da Brizzi. "Quando ho cominciato a scrivere il film - racconta Brizzi -, avevo in mente due attori-autori e cioè Massimo Troisi e Francesco Nuti. Mi sono ispirato alle loro commedie, opere in cui il conflitto dei sessi era raccontato senza volgarità con sentimento e tante risate. La frase di Troisi racchiude in toto il senso del film. La verità è che l'unico modo per non scontrarsi è evitare di cambiare l'altro. Gli uomini pensano che le donne siano inferiori e viceversa. E' evidente che qualcuno ha torto e alla fine dei due film lo scopriremo". Paola Cortellesi, invece, ha un modo tutto suo di descrivere questo amore-odio. "Se volessi dire una cosa sensata direi che nessuno dei due ha ragione. Se non dovessi dire una cosa sensata, allora la ragione è delle femmine", racconta ironicamente la nuova padrona di casa di Zelig, che ha le idee chiare anche sullo stato di salute della commedia italiana. "Le commedie come quelle di Fausto sono garbate e divertenti, comiche e mai volgari. Mi piacciono proprio per questo. E se con gli incassi, poi, le case di produzione possono investire su opere prime, allora la cosa mi fa doppiamente piacere. La commedia ha una bella responsabilità da questo punto di vista". Sul set il partner artistico della bravissima attrice romana è stato Alessandro Preziosi, al suo debutto in una commedia. "Ho accettato proprio perché sapevo che c'era Paola - rivela -, poi sul set ho scoperto quella leggerezza che in genere riservo solo agli amici più stretti. In effetti lavorare con Fausto è stato bello perché con lui ci si può lasciare andare con grande complicità. E appagante lavorare senza l'aspettativa di qualcosa di particolare. Strappare una mezza risata sul set a gente che di comicità vive è stata una bellissima soddisfazione". Tra gli attori che vivono di comicità c'è sicuramente Fabio De Luigi. "La commedia di successo non può fare altro che aiutare il movimento generale - spiega -. Sono felice che pian piano stia cadendo il pregiudizio che vuole gli attori seri fare solo un certo tipo di film. In questo senso Fausto Brizzi rappresenta il massimo, nel senso che riesce a riunire attori di diverso background. E' un grande merito". In un cast femminile in cui i corpi scultorei di Sarah Felberbaum e Giorgia Wurth (che si è sorbita mesi di allenamento con il cittì dell'Italvolley femminile Massimo Barbolini) vengono sempre messi in primo piano, la stella più radiosa è però quella di Carla Signoris, una donna in crisi di mezza età, tradita dal marito (Francesco Pannofino), che si prende una personale rivincita innamorandosi di un collega d'ufficio (Giuseppe Cederna) capace di illuminarne la bellezza. "Il mio personaggio pensa di risolvere i suoi problemi con la chirurgia estetica - rivela la Signoris -, ma poi si specchia negli occhi di un uomo che la ama e scopre che le rughe ce l'ha in testa. Io sono convinta che finché riusciamo a ridere con i nostri maschi (e viceversa) non si va dall'avvocato". "Volevo solo aggiungere che per la prima volta è stata usata una controfigura peggiorativa - dice Brizzi riferendosi alla dolce metà di Maurizio Crozza -, Carla è troppo gnocca per fare la donna in crisi". Se Paolo Ruffini tiene alta la bandiera del pubblico giovane, Nicolas Vaporidis racconta con gioia il suo ritorno al set con Fausto Brizzi. "I due Notte prima degli esami erano sì film corali, ma non come questo - dice -. Maschi contro Femmine è ben girato, ben scritto e sono convinto che puntare su tanti personaggi rappresenti un qualcosa in più per il nostro cinema, perché si riescono a raccontare più generazioni con leggerezza. E' un trend che richiama il modo di lavorare degli anni 60 e sono contento di far parte di un bel gruppo". Un gruppo a cui si è aggregato anche il cantautore genovese Francesco Baccini, autore della canzone che accompagna titoli di testa. "Appena ho saputo il titolo del film sono andato a ruota libera - spiega il musicista -, ho composto il brano in una giornata, pochi minuti dopo aver chiuso la telefonata con Fausto che ha anche girato il videoclip del pezzo. Non mi aspettavo di ascoltare la canzone all'inizio".Maschi contro femmine, a Roma primo assaggio della guerra dei sessi
Presentata all'Adriano la nuova commedia di Fausto Brizzi, affresco corale in due capitoli (il secondo uscirà a febbraio distribuito da Medusa) sulla contrapposizione tra uomini e donne; al momento, il match è in parità.