La nascita del franchise
Nata dalla fervida immaginazione di George Lucas, la saga di Star Wars è una delle più popolari sia dal punto di vista cinematografico che al di fuori del grande schermo, grazie a prodotti destinati alla televisione e ad innumerevoli iniziative parallele che ne fanno forse il franchise più vasto e ricco di tutti i tempi.
La prima trilogia cinematografica ha inizio nel maggio del 1977 con l'uscita nellle sale di Guerre stellari, scritto e diretto proprio da Lucas: si tratta di un film rivoluzionario nell'uso degli effetti speciali, nonché originale nello stle di montaggio e nelle tecniche di narrazione, perché coniuga sapiente il genere sci-fi, il fantasy, il dramma e la commedia, oltre a porre il primo tassello di un imponente universo fittizio. Il successo clamoroso arrivò dopo una lavorazione tribolata, che aveva portato Lucas sull'orlo dell'esaurimento: per il seguito L'impero colpisce ancora, Lucas delegò la stesura dello script, basato su alcune idee contenute nelle bozze di sceneggiatura di Guerre stellari, a Leigh Brackett e Lawrence Kasdan. Dopo che il primo film della saga era divenuto una hit commerciale senza precedenti e aveva avuto un imprevedibile impatto culturale, Lucas sperava di svincolarsi dagli studios e di produrre indipendentemente il secondo capitolo, e decise di finanziarlo con i suoi guadagni per Guerre stellari. Si occupò quindi della produzione e della supervisione tecnica con la sua nascente Industrial Light and Magic, e affidò la regia a Irvin Kershner, che era stato suo insegnante alla USC School of Cinema-Television.
Un calo di attenzione
La realizzazione de L'impero colpisce ancora non fu più semplice di quella del predecessore, e il budget lievitò del 50% durante la lavorazione a causa di numerosi imprevisti. Tra l'altro, a causa di una controversia sui credits (Lucas li volle a tutti i costi solo alla fine del film - cosa allora parecchio invisa ai sindacati cinetografici - come aveva fatto per Guerre stellari, in quel caso impunemente) il produttore fu pesantemente multato e lasciò il Writers Guild, il Directors Guild e la Motion Picture Association.
L'impero colpisce ancora, uscito nel maggio del 1981, fu presentato come "Episodio V", mentre per il predecessore non era stata data alcune indicazione in merito alla cronologia della (per lo più futura) saga; il numero IV fu aggiunto solo nelle release successive. Il film ottenne recensioni dall'entusiastico al tiepido, non certo l'accoglienza trionfale ottenuta da Guerre stellari, ma col tempo è stato decisamente rivalutato e oggi è considerato forse la migliore incarnazione dello spirito di Star Wars.
Il ritorno dello Jedi
Per il secondo sequel, Il ritorno dello Jedi, anch'esso finanziato personalmente da George Lucas, questi voleva ingaggiare l'amico Steven Spielberg per la regia ma non gli fu possibile a causa della situazione con il DGA, che avrebbe potuto espellere il regista di E.T. L'extraterrestre. Offrì invano l'incarico a David Lynch e a David Cronenberg, ma il primo preferì girare Dune, e il secondo aveva in lavorazione Videodrome e La zona morta. Alla fine la scelta cadde sul gallese Richard Marquand, che però aveva poca esperienza con gli effetti speciali e quindi Lucas fu molto più presente che durante la lavorazione de L'impero colpisce ancora, quasi un co-regista. "Era come dirigere King Lear con Shakespeare nell'altra stanza", ha dichiarato, scherzando, Marquand. La sceneggiatura fu opera di Lawrence Kasdan e dello stesso Lucas, sempre partendo da un soggetto del regista di American Graffiti.
Il ritorno dello Jedi uscì nelle sale nel maggio dell'83, e fu accolto con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica. Un po' al contrario di quanto successo con L'impero colpisce ancora, la sua riuscita è stata ridimensionata in seguito, e oggi è considerato il minore della trilogia originale.
Alla fine di questo episodio VI, la redenzione di Anakin Skywalker prepara le basi per la trilogia-prequel, che all'inizio degli anni '80 Lucas aveva già iniziato a concepire. Ma la realizzazione dei primi tre film era stata gravosa, economicamente ed emotivamente, e al tempo dell'uscita de Il ritorno dello Jedi, Lucas dichiarò di essere stanco, almeno per il momento, del mondo di Star Wars.
La saga in TV
Nel frattempo, la saga viveva nelle sue prime incarnazioni televisive, che incominciarono già nel 1978 con The Star Wars Holiday Special, TV movie natalizio incentrato sulle figure di Han Solo e Chewbacca; nel 1984 e nel 1985 furono invece trasmessi due film (L'avventura degli Ewoks e Il ritorno degli Ewoks) ambientati sulla luna boscosa di Endor con protagonisti i piccoli Ewoks, un popolo tascabile e primitivo ma impavido, introdotto ne Il ritorno dello Jedi.
Sempre nell'85 gli Ewoks sono anche i protagonisti della serie animata omonima, e destinata ai più piccoli, come anche Droids, che invece era focalizzata sulle vicende di R2-D2 e C-3PO prima del loro incontro con Luke Skywalker in Guerre stellari. Quest'ultima viene preceduta, con funzione di pilot, dal TV movie The Great Heep, che introduce la storyline di Mungo Baobab.
L'universo di Star Wars continua a prosperare sul piccolo schermo tra le produzioni più importanti troviamo come la serie animata Clone Wars e la successiva Star Wars: le guerre dei Cloni, quest'ultima introdotta dal prequel cinematografico, sempre animato, Star Wars: The Clone Wars, giunto nelle sale nell'agosto del 2008. Nel 2014 è entrata in produzione una nuova serie animata (in origine concepita come live action) intitolata Star Wars Rebels; nella timeline l'azione si colloca durante gli eventi del III e IV episodio e vede l'Impero assicurare la sua morsa di terrore sulla galassia mentre da' la caccia agli ultimi Cavalieri Jedi e cerca di spegnere sul nascere i primi fuochi della ribellione. Il veterano della saga Billy Dee Williams presta la sua voce per il personaggio di Lando Carlissian, mentre Freddie Prinze Jr. è il protagonista Kanan Jarnus. Tiya Sircar, Steve Blub e David Oyelowo fanno parte del cast mentre Dave Filoni è al capo del team di regia e produzione.
Arriva l'Episodio I
All'inizio degli anni '90, Lucas, che dopo aver perso gran parte della sua fortuna con il disastroso divorzio dalla moglie Rita sembrava aver rinunciato definitivamente all'idea di girare la trilogia-prequel, avvertì un ritorno di popolarità della saga con l'uscita dei tre romanzi di Timothy Zahn e il loro trattamento fumettistico uscito per la Dark Horse. Grazie a questo stimolo, alla situazione familiare più tranquilla alle nuove possibilità offerte dalla moderna CGI, si convinse a tornare alla regia, e nel '93 arrivò l'annuncio che avrebbe realizzato gli episodi I, II e III della serie, incentrati sull'ascesa e sulla caduta del futuro Darth Vader, Anakin Skywalker.
Messo in cantiere quello che sarebbe diventato Star Wars ep. I - La minaccia fantasma, Lucas mise le nuove tecnologie anche al servizio di una ripuliltura della trilogia originale, che voleva rendere più vicina alla sua concezione iniziale; questo condusee, nel 1997, alla nuova release nelle sale di Guerre stellari, L'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi nelle sale e in home video. Questo makeover permise a Lucas anche di apportare qualche modifica, oltre alla miriade di interventi "cosmetici" sul suono e sull'immagine: il rinnovato design di creature come il wampa, l'introduzione di alcune scene inizialmente tagliate come il confronto tra Han Solo e Jabba the Hutt, ma anche qualche modifica più controversa perché influente sulla psicologia dei personaggi, come la scena in cui Han spara a Greedo in Guerre stellari, modificata in modo da fare sembrare la sua una sorta di "legittima difesa" - nella versione del '77, l'aitante contrabbandiere sparava senza che il suo avversario avesse il tempo di premere il grilletto, o perché troppo aliena al "mood" orginario della storia, come la modifica del finale de Il ritorno dello Jedi, con la festa sulla luna di Endor che si trasforma in una celebrazione dell'intera galassia per la caduta dell'Impero.
La Minaccia fantasma
Tornando alla prequel trilogy, le riprese de La minaccia fantasma, girato, tra le varie location, anche alla Reggia di Caserta, ultilizzata per gli interni del palazzo di Padmé Amidala sul pianeta Naboo, terminarono nell'autunno del '97, e il film arrivò nelle sale, dopo una lunga e complessa postproduzione, nel maggio del 1999, accompagnato da uno hype senza precedenti. La critica non fu entusiasta, anche se gli sforzi tecnici e artistici nella creazione della Galassia pre-Imperiale erano decisamente apprezzabili; il responso di pubblico fu invece entusiastico e La minaccia fantasma divenne il film più fortunato economicamente della serie, con un incasso globale di oltre 924 milioni di dollari: niente male anche per uno dei film più attesi della storia del cinema. La minaccia fantasma, considerato dai fan troppo freddo e introduttivo, e criticato per il casting (se piacciono i britannici Ewan McGregor e Liam Neeson nei panni di Obi-Wan Kenobi e Qui-Gon Jin, non convincono invece Natalie Portman e soprattutto Hayden Christensen, che, scelto perché ricorda James Dean, è davvero uno scialbo Anakin), per alcune scelte di sceneggiatura e per l'introduzione di personaggi dalla caratterizzazione risibile come Jar Jar Binks, fu seguito nel 2002 da Star Wars ep. lI - L'attacco dei cloni, che si svolge 10 anni dopo il predecessore e che in lavorazione viene chiamato, ironicamente, Jar Jar's Big Adventure.
L'esercito dei cloni
L'attacco dei cloni passa fuori concorso al festival di Cannes per uscire nelle sale di tuto il mondo immediatamente dopo; è un grande successo al box office, anche se i suoi incassi sono molto inferiori a quelli de La minaccia fantasma. La critica è ancora una volta piuttosto severa soprattutto nei confronti della love story tra Anakin e Padmé, e dell'inadeguatezza dei dialoghi che la caratterizzano.
Lucas non si perde d'animo e inizia a lavorare alla scrittura del conclusivo episodio III mentre prepara anche le nuove versioni in DVD della trilogia orginale che usciranno nel 2004, con nuove modifiche, tra cui la comparsa di Hayden Christensen come fantasma di Anakin nel finale de Il ritorno dello Jedi, al posto di Sebastian Shaw, e un "leggero miglioramento" nella scena del famigerato scontro tra Han Solo e Greedo.
Il dramma di Anakin
Star Wars ep. III - La vendetta dei Sith sbarca invece sulla Croisette e poi nei cinema nel maggio del 2005, ed è decisamente il film più drammatico e riuscito della seconda trilogia. E' la pellicola più vista dell'anno negli Stati Uniti, e la seconda al mondo, alle spalle di Harry Potter e il calice di fuoco, con 848 milioni di dollari d'incasso, e con il suo rating MPAA di PG13 è anche l'episodio più "adulto" della saga. La vendetta dei Sith contiene anche l'unico cameo di George Lucas, che appare nella scena del Teatro dell'Opera nei panni di un umanoide dalla pelle blu, Baron Papanoida.
La nuova trilogia
Si è parlato spesso, nel corso dei decenni, di una possibile terza trilogia, questa volta cronologicamente successiva a quella originale, ovvero costituita dagli episodi VII, VIII e IX, che avrebbe portato la space opera a nove episodi. Ma Lucas ha più volte smentito la cosa, dicendo che non c'è più nulla da raccontare, che Star Wars era la vicenda di Anakin e Luke Skywalker e che poiché quest'ultimo salva la Galassia e redime il padre, la parola fine è tutto ciò che resta. Il corso del tempo però ha fatto cambiare idea all'autore che dopo aver convertito i primi 6 episodi in 3D ha deciso di mettere in cantiere un nuovo, ambizioso progetto cinematografico ambientato nell'universo di Star Wars. .
Episode VII
Il 30 ottobre del 2012 viene annunciata l'acquisizione della LucasFilm da parte del gigante Disney per la modica cifra di quattro miliardi di dollari, a seguire viene confermata la pre-produzione del settimo capitolo della saga, che in ordine temporale andrà a collocarsi dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi. Come se non bastasse questa notizia a far tremare l'intero web e dintorni, è stato confermato il ritorno del cast originale: Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthnony Daniels, Kenny Baker e Peter Mayhew riprenderanno i ruoli della storica gang mentre tra i nuovi arrivati troviamo Andy Serkis, Damhall Gleeson, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, John Boyega, Max von Sydow in ruoli non ancora specificati. Ironicamente il settimo installment porterà la firma della regia di J.J. Abrams, già autore del reboot di Star Trek, da sempre considerato il franchise 'nemico' di Guerre Stellari, mentre Lucas è a bordo del progetto in veste di consulente creativo. Abrams ha firmato anche la sceneggiatura in collaborazione con Lawrence Kasdan, già autore per L'Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi.
Durante il corso degli anni al termine della prima saga, Lucas ha rilasciato numerose interviste durante le quali ha citato possibili trame per una futura trilogia, spesso in cotraddizione tra loro, tuttavia il regista ha sempre sostenuto che i temi principali sarebbero rimasti gli stessi, problemi di ordine morale e filosofico, la natura del bene e del male, la saggezza necessaria a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato ed, eventualmente, il passaggio di testimone di questi valori, da una generazione all'altra. Il biografo di Lucas, Dale Pollock ha confermato di aver letto negli anni '80, le linee guida di dodici Episodi pianificati da Lucas e che le storie più 'eccitanti' erano dedicate al settimo, ottavo e nono capitolo, con nuovi personaggi, nuovi mondi e un bel po' di action "ricordo di aver pensato: vorrei proprio vederli questi film!", ha detto Pollock. Per il momento sappiamo con certezza che la storia sarà ambientata a 30 anni di distanza circa dalla fine dell'Episodio VI. Non ci sono ancora dettagli sui due futuri sequel.
Progetti futuri
Nel febbraio del 2013 la Disney-LucasFilm ha confermato l'intezione di progettare una serie di film indpendenti dalle saghe principali ma sempre ambientati nello stesso universo di Guerrre Stellari. Lawrence Kasdan e Simon Kinberg sono all'opera sullo sviluppo di nuovi personaggi e da alcune dichiarazione di Alan Horn, chairman della Disney, durante il Cinema Con dello stesso anno, sembra che le pellicole siano previste per il 2016 e il 2018.