Milan Kundera è nato a Brno, in Boemia, il primo aprile del 1929. Suo padre era un rinomato pianista, nonché direttore dell'accademia musicale di Brno, e lui stesso da giovane è stato musicista jazz. Si è laureato presso la Facoltà di Arti Cinematografiche di Praga, dove ha anche insegnato letteratura per un breve periodo.
Nel 1948 viene espulso dal Partito comunista a causa delle sue idee non in linea con quelle ufficiali. Viene licenziato e perde la cittadinanza cecoslovacca per aver aderito alle manifestazioni per i diritti civili della "Primavera di Praga" del 1968. Si trasferisce dunque in Francia a partire dagli anni Settanta, dove vive tuttora con la moglie Vera Hrabankova, e insegna nelle Università di Parigi e di Rennes.
Ha continuato a scrivere in ceco fino al crollo del regime filo-sovietico nel suo Paese. Attualmente i suoi romanzi escono in lingua francese. Kundera nasce come poeta, esordendo con il componimento L'uomo è un vasto giardino del 1951, cui segue L'ultimo maggio (1961). Successivamente diventa drammaturgo, romanziere e saggista, spesso unendo i generi in un'ottima commistione.
La sua prima raccolta di successo è stata Amori Ridicoli, scritta tra il 1963 e il 1964. Negli anni Sessanta si dedica al teatro, realizzando opere come I proprietari delle chiavi (1962), L'abbaglio (1966), Due orecchie, due nozze (1968) e Jacques e il suo padrone (1971), che omaggia Jacques il Fatalista di Denis Diderot.
L'esordio al romanzo avviene invece nel 1967 con Lo scherzo, opera dai chiari riferimenti autobiografici nel quale rievoca l'espulsione dal partito sovietico dopo i fatti della "Primavera di Praga". Il libro, al tempo stesso caratterizzato da un feroce taglio satirico, viene premiato dall'Unione Scrittori Cechi. Kundera collaborerà anche alla sceneggiatura di un omonimo adattamento cinematografico dell'opera, diretto da nel 1969 da Jaromil Jires.
Negli anni Settanta scrive Il valzer degli addii, dramma sentimentale ambientato a Praga; La vita è altrove, storia di un ragazzo cecoslovacco che cerca di evadere dalla realtà tramite la poesia e Il libro del riso e dell'oblio, opera frammentaria divisa in sette parti.
Segue quello che è senza dubbio il romanzo più conosciuto dell'autore, L'insostenibile leggerezza dell'essere (1984), incentrato su quattro giovani intellettuali che vivono durante la Primavera di Praga. L'opera ha conseguito un successo internazionale, e da essa è stata realizzata nel 1988 una trasposizione per il grande schermo diretta da Philip Kaufman, e affidata alle intense interpretazioni di Daniel Day-Lewis e Juliette Binoche.
Dopo L'immortalità (1990), Kundera si dedica alla scrittura di romanzi in lingua francese, realizzando una sorta di ideale trilogia incentrata su i vizi e vezzi umani quotidiani: La lentezza (1995), L'identità (1997) e L'ignoranza (2001). In seguito l'autore si è dedicato in prevalenza alla produzione saggistica, firmando tra l'altro Il sipario (2004) e Un incontro (2009), in cui approfondisce le sue riflessioni teoriche sul romanzo e sulla scrittura.
Kundera ha inoltre collaborato alla sceneggiatura del melodramma Chiaro di donna (1979) di Costa-Gavras, con protagonisti Yves Montand e Romy Schneider, e del film cecoslovacco Já, truchlivý buh (1969); mentre dai suoi racconti sono stati tratti alcuni adattamenti televisivi e cinematografici.
Nel 1981 ha ricevuto il Commonwealth Award per la carriera insieme a Tennesee Williams, ed è stato inoltre insignito del premio Mondello, del Jerusalem Prix, dell'Austrian State Prize for European Literature, dell' Herder Prize, dell'Ovid Prize e di numerosi altri riconoscimenti letterari.
1988 Soggetto
1979 Sceneggiatura