Wes Bentley di Yellowstone ha raccontato di aver rischiato di perdere tutto a causa della dipendenza dalle droghe anni fa.
L'attore 44enne, che ha raggiunto la notorietà grazie al ruolo in American Beauty del 1999, ha parlato apertamente del suo passato nel corso di un'intervista concessa a Men's Health dove ha anche rivelato come l'amico Heath Ledger lo abbia spinto a disintossicarsi.
"Avevo perso tutto in quel periodo. Non avevo un'auto, non avevo vestiti, non avevo soldi: avevo 400.000 dollari di debiti", ha ricordato Bentley. Dopo essersi trasferito a Hollywood, la star di Hunger Games ha iniziato a prendere funghi e ketamina e, pur riconoscendo che per alcuni possono essere un aiuto per la salute mentale, per lui non lo erano. Le sostanze psichedeliche lo hanno portato ad altre droghe.
"Ho finito per prendere la strada della cocaina e dell'eroina", ha spiegato. "Droghe pesanti. Festeggiamenti folli. Si andava in discoteca, o agli after-party, e la cocaina alla fine è diventata eroina".
Prima che la tossicodipendenza mettesse temporaneamente in stallo la sua carriera, Bentley ha girato con Ledger il film del 2002 Le quattro piume. I due sono stati amici fino alla morte di Ledger nel 2008. Ledger morì accidentalmente per un'overdose di farmaci.
Bentley saltò la cerimonia di commemorazione dell'amico perché era strafatto. "Ho provato ad andarci, ma ero davvero stravolto e sentivo che non era giusto. Così sono sceso dal taxi mentre ci andavo. E questo mi rimarrà impresso per sempre", ha ammesso. "Quel ragazzo mi voleva bene. Al di fuori della mia famiglia, non ho mai provato così tanto affetto da...".
"Non avevo mai provato così tanto affetto da qualcuno prima di lui. E non gli importava cosa fossi, o come fossi, o le cose stupide che facevo. Voleva solo che fossi migliore. Ho sempre pensato a lui come a un fratello, e avrei voluto poterlo ricambiare".
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"Nell'ultima e-mail mi implorava di disintossicarmi. All'inizio non l'ho fatto, ma poi, una volta sobrio, ho continuato a pensare a quell'e-mail. Una da parte sua e una da parte di mio padre. Mi imploravano di disintossicarmi".