Woody Allen: "Quando morirò? L'importante è che le mie ceneri siano sparse vicino a una farmacia"

Woody Allen, ospite di Che tempo che fa, ha spiegato perchè vorrebbe che le sue ceneri fossero sparse davanti a una farmacia: ecco il video.

Woody Allen ha una strana idea rispetto alla sua morte: le sue ceneri dovrebbero essere sparse vicino a una farmacia. Il perchè? L'ha raccontato a Fabio Fazio durante l'intervista a Che tempo che fa.

"Mi prendono sempre in giro tutti, mi dicono 'tu continui ad andare in farmacia e prendi una marea di pillole' e quindi ho risposto che non mi interessa di quello che mi succede dopo che muoio, a condizione che sia vicino a una farmacia": queste le parole del pluripremiato regista.
E non solo. Nel corso dell'intervista, infatti, Woody Allen ha anche avuto modo di raccontare cosa immagina possa avvenire dopo la sua morte, ma la risposta è stata alquanto netta: è qualcosa verso cui non nutre alcun interesse.

"Allora, mi chiedono che tipo di eredità voglio lasciare, altri registi e artisti con cui ho parlato mi dicono che lasciarsi qualcosa alle spalle è molto importante, a me non interessa. Una volta morto chi se ne importa di quello che succede, non mi è di nessun conforto sapere che 5 o 50 anni dopo la mia morte ci siano ancora persone che vadano a vedere i miei film. Non vuol dire proprio niente! Voglio che i film vengano visti adesso, quando escono, mi fa piacere pensare che gli spettatori si divertano, cerco di fare i migliori film possibile, ma una volta morto che vadano a vedere i film di qualcun altro che è vivo!".

In fondo i film sono il modo che Allen ha trovato per "tenere a bada" la morte, presenza costante nel suo lavoro, quasi a scongiurare che il fatidico momento arrivi cogliendolo impreparato. E forse è per questo che ha annunciato, a 85 anni suonati, di non volersi fermare neppure dopo Rifkin's Festival, il film appena arrivato nelle sale italiane.