Woody Allen: "Gli attori che mi accusano stanno perseguitando una persona innocente"

Woody Allen si difende dalle accuse della figlia di Dylan Farrow riproposte nella docuserie HBO puntando il dito contro quegli attori che, dopo aver lavorato con lui, lo hanno scaricato.

Woody Allen ha commentato l'atteggiamento degli attori che, dopo aver lavorato con lui in passato, lo hanno scaricato prendendo le distanze, definendoli ben intenzionati, ma sciocchi in un'intervista con CBS.

Il Prestanome
Il prestanome: Woody Allen in una scena del film

La lista a cui Woody Allen fa riferimento comprende divi come Colin Firth, Kate Winslet e Timothée Chalamet. Ecco le parole di Allen rilasciate in un rara intervista con Sunday Morning's Lee Cowan, per la CBS, registrata nella sua casa di Manhattan nel luglio 2020:

"Tutto quello che stanno facendo è perseguitare una persona perfettamente innocente alimentando questa bugia".

L'intervista, la prima rilasciata da Woody Allen a una televisione americana in quasi 30 anni, è stata trasmessa come esclusiva CBS su Paramount Plus insieme a una intervista del 2018 di Gayle King alla figlia adottiva del regista, Dylan Farrow. L'intervista è andata in onda due settimane dopo la conclusione della docuserie HBO Max in quattro parti Allen v. Farrow, che ricostruiva le accuse mosse da Dylan Farrow insieme alla madre adottiva Mia Farrow contro Allen, il doloroso divorzio e la battaglia per la custodia dei figli.

Nel corso dell'intervista, Woody Allen ha dichiarato: "Non c'era logica in apparenza. Perché un uomo di 57 anni... non sono mai stato accusato di nulla in vita mia, improvvisamente ho intenzione di portare avanti una rissa per la custodia? La casa di campagna di Mia, una bambina di 7 anni... Non credevo che questo richiedesse un'indagine. È tutto così assurdo, eppure la macchia è rimasta e loro preferiscono ancora aggrapparsi, se non all'idea che ho molestato Dylan, alla possibilità che io l'abbia molestata. Niente di quello che ho fatto con le donne nella mia vita potrebbe essere frainteso come tale".

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Parlando della figlia Dylan Farrow, il regista ammette che vorrebbe affrontare insieme a lei il contenuto delle accuse contro di lui: "Credo che ne sia davvero convinta. Era una brava bambina e credo che ne sia davvero convinta. Non credo che stia mentendo, credo che lei lo creda davvero."

Woody Allen difende anche la relazione con la moglie Soon-Yi Previn, anche lei figlia adottiva di Mia Farrow prima di intraprendere la relazione col regista che ha portato al matrimonio, definendola "la più profonda della mia vita". Riguardo alla differenza d'età, commenta:

"Direi che le molte donne con cui sono uscito nella mia vita - molte donne - erano tutte dell'età che la polizia avrebbe definito appropriata. Diane Keaton, Mia Farrow, Louise Lasser... fino a Soon-Yi, il che è insolito per me. Se qualcuno mi avesse detto che avrei sposato, felicemente, una donna asiatica molto più giovane di me, che non fa parte dello show business, avrei detto, 'Beh, le possibilità sono davvero basse. Non credo che accadrà'. Eppure è successo".