Paul Bettany ha spiegato perché secondo lui è efficace la scelta di ricreare fino in fondo lo stile da sitcom per WandaVision, con il pubblico presente (e ovviamente vincolato da accordi di riservatezza). La serie Marvel ricreerà infatti l'estetica di diverse sitcom classiche per rappresentare il rapporto tra Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e la Visione (Bettany), e stando all'interprete di quest'ultimo, intervistato all'interno del podcast Reel Blend, l'applicazione di quell'approccio ha un'utilità pratica per quanto riguarda l'ottimizzazione dei tempi di lavorazione: "Si cerca di fare in modo che si abbia la stessa patina spettacolare dei film. E il fatto di poter girare i primi episodi in due giorni, come se fossero davvero delle sitcom degli anni Cinquanta, con tre macchine da presa e il pubblico presente nel teatro di posa, ci dava poi più tempo per le parti action."
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WandaVision doveva inizialmente essere la seconda miniserie Marvel realizzata per il servizio streaming Disney+, ma a causa dei vari ritardi di produzione legati alla crisi sanitaria sarà la prima, con l'onore/onere aggiuntivo di essere il titolo inaugurale dell'intera Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, con sei episodi settimanali a partire dal 15 gennaio. La trama è incentrata sulla relazione tra Wanda Maximoff e la Visione, con la complicazione aggiuntiva che lui in teoria è morto, essendo stato ucciso da Thanos in Avengers: Infinity War.
Come spiegato da Kevin Feige nel luglio del 2019, quando è stato annunciato il progetto complessivo della Fase Quattro, gli eventi della miniserie avranno ripercussioni sul film Doctor Strange in the Multiverse of Madness, dove Wanda, i cui poteri nei fumetti - e presumibilmente anche sul piccolo schermo - hanno la capacità di alterare la realtà, apparirà al fianco dello Stregone Supremo. Al momento non si sa se la cosa sarà reciproca, con Strange in qualche modo presente nella miniserie.