Dopo la notizia dell'ingresso nella shortlist dei 15 candidati all'Oscar per il film in lingua non inglese, per Vermiglio arriva un altro importante riconoscimento. La pellicola di Maura Delpero è stata eletta Film Italiano 2024 dopo essere risultato il più votato referendum promosso dal Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) tra tutti i propri soci.
Film della Critica 2024 è, invece, La zona d'interesse di Jonathan Glazer, presentato l'anno scorso in anteprima italiana proprio al Trieste Film Festival, e poi vincitore di due premi Oscar, al Miglior film internazionale e Miglior sonoro, Grand Prix al Festival di Cannes, due premi BAFTA per "Outstanding British Film" e Miglior Sonoro. A votare è stata la commissione incaricata di segnalare i Film della Critica (28 quelli di quest'anno) composta da Pedro Armocida, Paola Casella, Massimo Causo, Adriano De Grandis, Francesco Di Pace, Fabio Ferzetti, Beatrice Fiorentino, Federico Gironi, Roberto Manassero, Raffaele Meale, Paolo Mereghetti, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Giulio Sangiorgio e Sergio Sozzo.
Entrambi i riconoscimenti verranno consegnati sul palcoscenico del Politeama Rossetti nel corso del Trieste Film Festival 2025, in programma dal 16 al 24 gennaio.
L'apertura del Festival
Annunciate anche le due anteprime italiane protagoniste al centro della doppia serata di inaugurazione. Ad aprire la manifestazione sarà Wishing on a star di Peter Kerekes giovedì 16 gennaio al Teatro Miela, seguito da Lo spartito della vita di Matthias Glasner nella cerimonia inaugurale ospitata dal Politeama Rossetti lunedì 20 gennaio.
L'ultimo lavoro del regista slovacco-ungherese Peter Kerekes, girato anche in Italia, in Friuli Venezia Giulia e in Campania, è stato presentato nella sezione Orizzonti all'ultima Biennale di Venezia. Nel film Luciana, astrologa napoletana, ha un metodo per far avverare i desideri dei suoi clienti: tutto ciò che devono fare è intraprendere un viaggio nel giorno del loro compleanno verso una certa destinazione per rinascere sotto nuove configurazioni celesti.
A inaugurare la sala del Politeama Rossetti di Trieste sarà invece Lo Spartito della Vita (Sterben) del regista tedesco Matthias Glasner, racconto ironico e profondo vincitore dell'Orso d'Argento per la miglior sceneggiatura all'ultima Berlinale incoronato miglior film tedesco dell'anno.
Tra le novità già annunciate della 36a edizione del festival triestino c'è la sezione Wild Roses, spazio dedicato alle cineaste dell'Europa centro orientale, curato dal regista Stefan Ivančić, che quest'anno vedrà protagoniste le registe della Serbia contemporanea.
Per informazioni: www.triestefilmfestival.it.