Xavier Gens, il regista del film che ha conquistato il vertice delle classifiche di Netflix in tutto il mondo, ha parlato della possibilità che venga realizzato un sequel di Under Paris.
Il lungometraggio è al primo posto della top 10 dei titoli non in lingua inglese in circa 93 nazioni e ha ottenuto le lodi persino dello scrittore Stephen King.
Il sarcasmo alla base di Under Paris
Il filmmaker ha spiegato a Variety che il film è stato girato con un budget di circa 15-20 milioni di euro, cifra coperta prevalentemente da Netflix e grazie al sistema di tax credit in Francia, Belgio e Spagna.
Under Paris si basa su un'idea originale di Edouard Duprey e Sebastien Auscher, mentre Xavier Gens ha scritto la sceneggiatura insieme a Maud Heywang e Yannick Dahan.
Al centro della trama c'è la scoperta che un pericoloso squalo si trova nelle acque della Senna.
Il regista ha ammesso che il thriller è in parte ispirato a Don't Look Up, che offre un approccio sarcastico alla società e alla politica, e si sono divertiti a inventare una realtà alternativa in cui si sottolinea la stupidità umana e tutti compiono le scelte sbagliate.
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Il possibile sequel
Gens, intervistato da Variety, ha parlato della possibilità di continuare la storia: "Attualmente non stiamo lavorando al sequel, ma c'è una possibilità che ne parleremo presto. Se ci fosse un sequel, si svolgerà in una Parigi che è completamente sommersa dall'acqua".
Xavier ha inoltre sottolineato che non gli dispiace la distribuzione in streaming e non nelle sale: "No, non ci penso. Netflix ha preso un rischio investendo sul film e ci ha dato un budget che non avrei avuto altrove. Vincent Roget, con cui ho da poco lanciato una nuova casa di produzione chiamata Good Players e aveva prodotto il mio precedente film Mayhem!, in questo film ha fatto un lavoro meraviglioso, sfruttando il tax credit in Francia, Belgio e Spagna".
Il regista ha quindi voluto ribadire che non si tratta di un attacco ideato in modo specifico contro le Olimpiadi: "In principio è un evento che unisce le persone di ogni parte del mondo. Ed è grandioso e virtuoso. Ma c'è inoltre molta ipocrisia e ideologia commerciale che non sostengo".