Tutta la bellezza e il dolore: arriva in sala il Leone d'Oro 2022 di Laura Poitras

Il film Leone d'Oro Tutta la bellezza e il dolore, diretto dalla regista Premio Oscar Laura Poitras, sta per arrivare nelle sale cinematografiche italiane.

Tutta la bellezza e il dolore: arriva in sala il Leone d'Oro 2022 di Laura Poitras

Tutta la bellezza e il dolore, diretto dalla regista premio Oscar Laura Poitras, arriva in sala il 12, 13 e 14 febbraio, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. Il film, Leone d'Oro alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia, è la storia intima ed emozionante di Nan Goldin una delle più influenti fotografe contemporanee e attivista di fama internazionale.

La Poitras (Premio Oscar per Citizenfour) racconta dunque l'epopea umana e artistica di Nan Goldin, grazie all'utilizzo di fotografie, dialoghi intimi e filmati finora inediti; alterna privato e pubblico con le immagini che raccontano le azioni del gruppo P.A.I.N., fondato da Goldin per togliere lo stigma sulla dipendenza e denunciare la Sackler, la famiglia che da una parte era benefattrice dei principali musei del mondo e dall'altra è stata responsabile della produzione di farmaci che creano dipendenza, fino all'overdose.

Una scandalosa pagina della storia americana che ha fatto epoca che si intreccia con le vicende biografiche di questa artista unica che si è fatta strada nella vita con le unghie e con i denti, fino ad affermarsi come una delle più influenti fotografe contemporanee. Un percorso di vita tumultuoso e appassionante che ha donato a Nan Goldin uno sguardo unico sulla realtà e la capacità di intravedere e sublimare con la sua arte tutta la bellezza del mondo, tutto il suo dolore.

"Ho iniziato a lavorare a questo film con Nan nel 2019", ha spiegato la stessa Laura Poitras. "Due anni dopo che aveva deciso di sfruttare la sua influenza come artista per denunciare la responsabilità penale della ricchissima famiglia Sackler nell'alimentare la crisi da overdose. All'inizio sono stata attratta dalla storia terrificante di una famiglia miliardaria che ha consapevolmente creato un'epidemia e ha successivamente versato denaro ai musei, ottenendo in cambio detrazioni fiscali e la possibilità di dare il proprio nome a qualche galleria. Ma mentre parlavamo, ho capito che questa era solo una parte della storia che volevo raccontare."