Toy Story 4: il produttore smentisce l'esistenza di un universo condiviso nei film Pixar

Toy Story 4, secondo il produttore Mark Nielsen, dimostrerebbe l'infondatezza delle teorie riguardanti un universo condiviso che legherebbe tutti i film Pixar.

Toy Story 4, secondo Mark Nielsen della Pixar, affronta la teoria che tutti i film dello studio esistano in un universo condiviso in cui vivono tutti personaggi al centro delle avventure presentate sul grande schermo, ipotesi che il produttore ha smentito.

Durante un'intervista rilasciata a Screen Crush, il produttore del quarto capitolo delle avventure di Woody e Buzz spiega che in Toy Story 4, nella sequenza ambientata nel negozio di antiquariato, sono presenti innumerevoli easter egg dell'universo Pixar proprio per distruggere quella teoria, come dimostra anche un momento successivo in cui la mamma di Bonnie sta leggendo il libro "Smantellando la folle teoria di un universo condiviso".
Mark Nielsen ha sottolineato: "La verità è che molte di queste teorie sono legate al fatto che abbiamo riutilizzato dei personaggi e del set tratti da altri film per ottimizzare il lavoro".
Il produttore ha aggiunto: "Se hai delle cose che già esistono, semplicemente le utilizzerai invece di costruire qualcosa di nuovo perché ti farà risparmiare tempo e denaro e questo ci ha portati a inserire molti elementi nei film tratti da precedenti lungometraggi. Senza sapere questo aspetto, semplicemente notandoli, si potrebbe pensare che ci sia un'intenzione che non c'è". Nielsen ha quindi concluso ribadendo: "C'è una ragazzina in Toy Story 4 che somiglia a Boo perché probabilmente abbiamo preso quel personaggio dal nostro "magazzino sul retro" e abbiamo usato un personaggio che si basava sul modello di Boo. Quindi abbiamo dovuto chiederci 'La cambiamo in modo che non sembri Boo? O accettiamo la situazione perché è in un certo senso divertente e le persone penseranno che potrebbe essere Boo e poi ci saranno nuove teorie in più?'. Quindi sfruttiamo un po' tutto questo e ci divertiamo nel leggere quelle teorie. Alle volte è divertente metterle un po' in crisi, anche con le cose che stiamo facendo accadere sullo sfondo".