Torino 2022: Empire of Light di Sam Mendes, la serie The Bad Guy, Daliland, Anche io in programma

Un'edizione tutta da scoprire,un programma ricco e vario in cui si segnalano le anteprime di Empire of Light di Sam Mendes, della serie italiana Prime Video The Bad Guy, del controverso Daliland di Mary Harron, di Anche io, sul caso Weinstein e dei nuovi lavori di Werner Herzog, Sokurov e tanto altro.

Torino 2022: Empire of Light di Sam Mendes, la serie The Bad Guy, Daliland, Anche io in programma

Nuove sezioni, anteprime, ospiti prestigiosi e tanto altro nel programma di Torino 2022, dal 25 novembre al 3 dicembre, con il debutto di Steve Della Casa in veste di direttore. Nel Fuori Concorso si segnalano le anteprime dell'atteso Empire of Light di Sam Mendes e della serie Prime Video The Bad Guy, con Luigi Lo Cascio, oltre ai nuovi lavori di Herzog e Sokurov.

Il Torino Film Festival compie 40 anni. A dirigere questa edizione Steve Della Casa che ha lavorato al festival sin dal 1982, anno della sua fondazione, per diventarne poi direttore dal 1999 al 2002.

Per festeggiare questo importante compleanno, il Museo Nazionale del Cinema ha deciso di coinvolgere la città, disegnando una sorta di look of the city che uscirà dagli spazi consueti del festival per arrivare a vestire le piazze e le vie di Torino con vere e proprie opere d'arte, nate dal geniale tratto grafico di Ugo Nespolo che ha firmato anche l'immagine guida.

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Gli ospiti

The Bad Guy Luigi Locascio
The Bad Guy: Luigi Lo Cascio nella prima foto della serie

Tanti saranno gli ospiti, molto diversi tra loro ma tutti accomunati da un filo rosso. Non verranno a Torino per frequentare tappeti rossi, ma per parlare di cinema (del cinema che fanno o di quello che amano), e lo faranno di fronte a un vasto pubblico di appassionati. Da Malcolm McDowell, che festeggerà a Torino i 50 anni di Arancia meccanica e riceverà dal Museo Nazionale del Cinema la Stella della Mole, a Paola Cortellesi, da Toni Servillo a Mario Martone, da Stefano Bollani a Valentina Cenni, da Paolo Sorrentino a Sergio Castellitto, da Michele Placido a Noemi, da Francesco De Gregori a Marco D'Amore, da Marina Cicogna a Simona Ventura, da Vittorio Sgarbi a Morgan, da Gianluca Vialli a Roberto Mancini, da Louis Mandoki a Lamberto Bava: storie e idee diverse, tutte accomunate da un incontro pubblico e da un grande amore per la settima arte.

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I film

Daliland Ezra Miller
Dalìland: un primo piano di Ezra Miller in una scena

Poi ci sono i film. Tanti esordi e anteprime internazionali, molti titoli dei quali sentiremo parlare in futuro, e anche qualche gradito ritorno, come quello di Antonio Rezza che propone un film straordinario tornando nel festival che aveva vinto due volte negli anni Novanta. E poi ci sono le intersezioni, in particolare con la Film Commission, il Torino Film Lab e con il Torino Film Industry che quest'anno vedrà il TFF impegnato in prima persona.

Rivolto ai giovani il concorso che vede la presenza del triestino Andrea Magnani con il suo La lunga corsa, ma anche di Falcon Lake di Charlotte Le Bon, tratto da una graphic novel, e del debutto alla regia di Riley Keough, War Pony, codireetto con Gina Gammell.

Nello sterminato Fuori Concorso, tra le anteprime più gustose, oltre a Empire of Light, omaggio al cinema di Sam Mendes, si segnalano il curioso Dalíland di Mary Harron, con Ezra Miller nei panni del giovane Dalì, The Fire Within: A Requiem for Katia and Maurice Krafft di Werner Herzog, omaggio ai due celebri vulcanologi. E ancora Perfetta illusione di Pappi Corsicato, Orlando di Daniele Vicari e l'atteso Anche io, sulle due giornaliste che per prime denunciarono ai media il caso Weinstein; nel cast Carey Mulligan e Zoe Kazan.
Da tener d'occhio, inoltre Crazies, sezione nuova di zecca dedicata all'horror.

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L'apertura

Per la prima volta nella sua storia la serata inaugurale del Torino Film Festival, realizzata in collaborazione con il Teatro Regio, sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3, all'interno dello storico programma Hollywood Party che da trent'anni racconta il cinema alla radio, e sarà poi disponibile su RayPlaySound.

L'idea è di raccontare per 70 minuti il rapporto tra i Beatles, i Rolling Stones e il cinema, con interviste e con filmati rari o inediti che saranno visibili per il pubblico in sala e saranno in audio per i radioascoltatori. I due gruppi più famosi del pop inglese hanno infatti un rapporto molto intenso con il cinema, che li ha visti attori e produttori nonché ovviamente autori di colonne sonore. Nella loro storia ci sono rapporti con Richard Lester, James Bond, Jean-Luc Godard, Mario Schifano, Jonas Mekas, Wim Wenders, Martin Scorsese oltre naturalmente a molti altri film e titoli. Un rapporto che sarà analizzato dai conduttori di Hollywood Party assieme a Malcolm McDowell, Noemi, Vincenzo Mollica, John Vignola, Francesco De Gregori e altri ospiti che si aggiungeranno.

Programma completo e informazioni su www.torinofilmfest.org.