Anche io, Carey Mulligan svela perché recitare nel film su Harvey Weinstein l'ha "terrorizzata"

Carey Mulligan, una delle protagoniste del film Anche io sul caso Harvey Weinstein, ha spiegato perché era terrorizzata dall'idea di recitare nel progetto.

Carey Mulligan ha rivelato che recitare il ruolo della reporter Megan Twohey nel film Anche io, sulle accuse rivolte a Harvey Weinstein, l'ha terrorizzata.
Il progetto è stato presentato al New York Film Festival, dove la regista Maria Schrader ha spiegato che è convinta che fosse una storia che meritasse di essere vista sul grande schermo.

Parlando del suo nuovo film Anche io, Schrader ha dichiarato: "Hollywood ha il dovere di raccontare le storie realmente vitali della nostra epoca. Non si tratta solo dei misfatti di una persona, ma di un intero sistema che lo sta proteggendo. Questo è qualcosa che si può trovare in ogni tipo di professione e anche nei piccoli business".
Carey Mulligan e Zoe Kazan interpretano nel progetto il ruolo delle giornaliste Megan Thowey e Jodi Kantor che hanno lodato il lungometraggio. Twohey ha infatti sottolineato a Variety: "Penso che sia una lettera d'amore nei confronti del giornalismo. Ti trasporta letteralmente nella newsroom del New York Times e ti mostra tutto il lavoro estremamente difficile che serve per occuparsi di una storia come questa, tutte le sfide che affronti, ma anche quanto sia sia incredibilmente soddisfacente".

Carey Mulligan ha però ammesso: "La prospettiva di interpretare qualcuno di reale mi spaventava. E si trattava di interpretare delle eroine della nostra società. Ero terrorizzata tutto il tempo e lo sono ancora!".

Kazan ha inoltre aggiunto che il film mostra come "un individuo possa compiere un cambiamento quando viene sostenuta dalle giuste istituzioni". L'attrice ha però ricordato: "Chiunque legga i titoli dei giornali, diciamo dal mese di maggio, saprà che stiamo ancora vivendo in un patriarcato oppressivo. Non è qualcosa di speciale legato al nostro mestiere. C'è ancora così tanto da cambiare".