La morte di Jim Lovell, storico comandante della missione Apollo 13, ha commosso il mondo. L'astronauta è scomparso giovedì all'età di 97 anni e, a poche ore dalla notizia, Tom Hanks, che lo interpretò nell'omonimo film del 1995, ha dedicato un lungo messaggio di addio sui social.
"Ci sono persone che osano, che sognano e che guidano gli altri in luoghi dove noi non andremmo mai da soli. Jim Lovell era una di quelle persone", ha scritto l'attore, ricordando i viaggi nello spazio dell'ex pilota della Marina, non compiuti per fama o ricchezza, ma per il gusto della sfida e della scoperta.
Hanks ha concluso il suo tributo con parole poetiche: "In questa notte di luna piena, se ne va verso il cielo, verso il cosmo, verso le stelle. Buon viaggio, Jim Lovell, in questo tuo prossimo viaggio".
Il ricordo del regista Ron Howard
Anche Ron Howard, regista di Apollo 13, ha voluto rendere omaggio a Lovell, definendolo "una delle persone più straordinarie che abbia mai conosciuto". Ha ricordato il suo ruolo nelle missioni Gemini e Apollo e l'enorme contributo dato alla realizzazione del film, garantendo autenticità e realismo al racconto della celebre missione.

Il produttore Brian Grazer ha definito Lovell "un vero eroe americano" e la NASA ha lodato il suo coraggio e la sua calma durante la crisi del 1970, quando un'esplosione a bordo dell'Apollo 13 mise a rischio il ritorno sulla Terra. Grazie alla sua leadership, quella che poteva essere una tragedia si trasformò in una missione di successo, capace di ispirare generazioni.
Il film Apollo 13, con Hanks, Bill Paxton e Kevin Bacon, vinse due Oscar e portò al grande pubblico la drammatica vicenda, resa immortale dalla frase "Houston, abbiamo un problema". La scomparsa di Lovell lascia un vuoto, ma la sua eredità continua a vivere nelle imprese spaziali e nel cinema che ne ha raccontato la storia.