Tom Hanks chiama i critici "succhiac**zi" e chiosa: "Il successo di un film lo stabilisce il tempo"

La star di Forrest Gump non è tenero con i critici, spiegando che non sono loro a determinare il successo o il fallimento di un'opera.

Tom Hanks in lacrime

La pioggia di stroncature di Here, film che ha riunito le star di Forrest Gump Tom Hanks e Robin Wright al regista Robert Zemeckis, ha suscitato la reazione di Hanks. Il divo, ospite del podcast Conan O'Brien Needs a Friend, ha definito "scherzosamente" i critici 'succhiac**zi' ribandendo che non sono le recensioni a stabilire il successo di un film, bensì il tempo.

"Tutta questa roba vive. Ora, quello che succede è che il tempo è diventato uno dei parametri per valutare l'importanza di queste opere, giusto?" ha commentato l'attore, parlando del successo di un film. "Un tempo era una scazzottata per ogni film che usciva. Ma la prima cosa da fare è amare il film. Devo leggere un copione e amarlo. Poi un anno e mezzo dopo il film è pronto, allora devo vederlo e deve piacermi. Non importa se funziona o meno".

Tom Hanks si è poi soffermato sulla funzione della critica, lo step successivo che un film deve superare prima di essere disponibile per il grande pubblico:

"Quando lo vedono i critici può piacergli o non piacergli. Questa è la cosa peggiore. 'Tom, ti ho visto in un film. Era carino'. Questo è il momento in cui chiedi a tua moglie, 'Tesoro, potresti prendere la pistola e nasconderla?"

Here Foto
Tom Hanks e Robin Wright si abbracciano in una scena di Here

Il rapporto con la critica e con il pubblico

Dopo la critica, arriva il confronto con il botteghino. Come rivela Tom Hanks, a quel punto tutto quello che è accaduto prima non conta più perché è il tempo a stabilire se un film ha successo o meno.

Here: Tom Hanks e Robin Wright rispondono alle stroncature della critica

"Il film esiste esattamente così com'è, al di fuori dello status di perdente o vincitore o di pollice su, pollice giù", ha proseguito l'attore. "Ed è allora che succede che, se un film non funzionava prima adesso funziona o viceversa. Un'opera fantastica diventa un pezzo da museo e non parla più a nessuno."

Hanks poi conclude: "Lasciami dire qualcosa a quei succhiac**zi che scrivono di cinema. Posso?" citando una stroncatura del suo film Music Graffiti che, negli anni, si è trasformato in un classico.