"Il Titanic non è mai affondato": l'assurda teoria complottista che ogni tanto torna a galla

Con il ritorno in TV di Titanic, riaffiora anche una vecchia teoria complottista secondo cui il transatlantico britannico tristemente famoso in realtà non è mai affondato in mezzo all'Oceano Atlantico.

L'affondamento del Titanic nel film di James Cameron

Se Titanic torna una volta all'anno in TV, insieme al film (stasera su Canale 5 in prima serata) ritorna prepotentemente alla ribalta anche una teoria complottista che afferma qualcosa di clamoroso. Il transatlantico britannico, celebre proprio per essere naufragato nelle gelide acque al largo di Terranova, non sarebbe mai affondato.

La teoria, "nata" nel 1998 e circolata inizialmente solo su Reddit, poi amplificata da TikTok, afferma che nella notte del 15 aprile 1912 sarebbe affondata in effetti una nave, ma non si trattava del Titanic, bensì di una nave gemella.

La guerre delle linee navali e un'assicurazione negata

Una scena di Titanic di James Cameron
Una scena di Titanic di James Cameron

All'inizio del 1900 la White Star Line, compagnia marittima inglese, era una delle aziende più importanti al mondo. Fondata a Liverpool nel 1845, si era dedicata soprattutto alla costruzione di navi per il trasporto merci, inaugurando le prime per trasporto passeggeri, nelle tratte tra Europa e America, solo 30 anni più tardi.

Quando, nel 1906, la Cunard Line, principale concorrente, inaugurò due lussuosi transatlantici, Lusitania e Mauretania, il principale finanziatore della White Star, il "paperone" J.P. Morgan, che aveva acquisito la compagnia nel 1902, decise di sbaragliare la concorrenza. Furono così costruite le tre navi della classe Olympic: la Olympic, il Titanic e il Britannic.

Titanic: sottomarino scomparso, James Cameron aveva messo in guardia sui pericoli della visita al relitto Titanic: sottomarino scomparso, James Cameron aveva messo in guardia sui pericoli della visita al relitto

La Olympic fu la prima ad essere costruita e a passare il varo, con primo viaggio inaugurale fissato per il 14 giugno 1911. Purtroppo, dopo soli 4 viaggi, un incidente ne compromise seriamente l'utilizzo. La compagnia fu ritenuta responsabile dei danni, perdendo dunque il diritto al rimborso da parte dell'assicurazione. Ed è proprio il disastro economico che seguì a tutto questo ad aver generato le più fantasiose teorie.

J.P. Morgan, infatti, avrebbe deciso in gran segreto di sostituire le due navi gemelle. L'ormai compromesso Olympic sarebbe stato "camuffato" da Titanic, il vero Titanic (che era però più piccolo), fresco di varo, avrebbe preso il posto dell'Olympic. Perchè tutto questo? Al fine di riscuotere l'assicurazione che spettava alle navi appena inaugurate. L'incidente del finto Titanic sarebbe stato in realtà progettato a tavolino, ma a comprometterne la buona riuscita è intervenuto il destino, sotto la forma di un iceberg.

Gli studi che contestano l'affondamento dell'Olympic

Olympic
La nave Olympic, "gemella" del Titanic

Tutto è nato nel 1998 quando un certo Robin Gardiner, appassionato della storia del Titanic fin da bamnbino, ha pubblicato il volume Titanic: The Ship That Never Sank?. la sua teoria si basa su coincidenze e piccoli eventi precedenti all'affondamento. La conclusione a cui giunge è quella che vi abbiamo raccontato: il Titanic non era veramente il Titanic, l'affondamento è stato solo una grande truffa assicurativa.

I ricercatori Bruce Beveridge e Steve Hall nel 2004 hanno pubblicato il libro Olympic and Titanic: The Truth Behind the Conspiracy in cui, nemmeno a dirlo, bollano come assolutamente falsa la teoria di Gardiner, apportando come prove soprattutto foto e progetti.

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Lo storico britannico Gareth Russell ha definito l'idea di Gardiner "così dolorosamente ridicola che si può solo essere dispiaciuti per le migliaia di alberi che hanno perso la vita per fornire la carta su cui è stata scritta e stampata". Le due navi, in base ai progetti recuperati, sarebbero state troppo diverse per poter essere scambiate nel giro di poche settimane. Senza considerare che c'erano modi molto più veloci e meno costosi (e meno tragici!) per riscuotere i soldi dell'assicurazione: sarebbe per esempio bastato appiccare un incendio a bordo mentre era attraccata nel porto, senza il bisogno di farla schiantare contro un iceberg nel bel mezzo dell'Atlantico con migliaia di passeggeri.

Nonostante la manifesta insensatezza, questa teoria del complotto sul mancato affondamento del vero Titanic continua a mietere proseliti e "vittime", e a ritornare a galla ogni volta che il colossal con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet riemerge nei palinsesti.

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