La settima stagione di The Walking Dead si sta avviando verso la sua conclusione, ma i produttori dello show già stanno guardando al prossimo anno. Durante un incontro al PaleyFest, evento su TV e media, Scott Gimple ha infatti dichiarato:
"Il primo episodio dell'ottava stagione sarà il centesimo della serie. E non sarà un punto di arrivo, ma sarà un punto di partenza per i prossimi 100. Il finale di questa stagione sarà come la chiusura di un capitolo e l'inizio della prossima imposterà qualcosa di epico, non solo per l'ottava stagione ma per il futuro."
Il protagonista Andrew Lincoln è stato, invece, più diretto quando si è parlato del futuro del suo personaggio, Rick Grimes:
"Voglio che muoia così: siamo in un deserto, io salto giù dal camion in modo molto eroico, con mosse da kung fu, in varie sequenze d'azione. A metà dell'opera vengo morso. Ma non mi interessa, continuo. E aspetto di morire. Nell'ultima immagine però dico 'Forse sono io la cura!'. Rick si alza e segue gli indizi per ritrovare suo figlio Carl. Una folla di zombie lo raggiunge ma ormai non lo attacca più."
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Sul palco anche il creatore del fumetto, Robert Kirkman, che ha ufficialmente negato due delle teorie più creditate dai fan: Rick non è in ospedale in coma e quello che stiamo vedendo non è un suo sogno; l'infezione non è solo limitata agli Stati Uniti d'America. In più ha commentato il personaggio di Negan:
"La cosa più impressionante che è riuscito a fare Jeffrey Dean Morgan è rendere un personaggio orribile così gradevole. Il problema di Negan è che è attraente. Fa cose orribili e deprecabili ma con Jeffrey c'è qualcosa di cordiale mentre le fa. Non so come ci riesca."
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