James Gunn ha spiegato su Twitter alcune delle decisioni legate a King Shark, personaggio dello squalo che appare in The Suicide Squad - Missione Suicida ed è già diventato il beniamino dei fan nonostante il regista e sceneggiatore abbia cercato di evitare che risultasse troppo carino, come Groot o Grogu alias Baby Yoda. Il cineasta ha chiarito alcuni aspetti della rappresentazione del personaggio sul grande schermo in una serie di tweet, di cui potete vedere il primo qui sotto:
James Gunn inizia spiegando che il design attuale del personaggio nei fumetti, dove è uno squalo martello, non avrebbe funzionato nel film, per questioni pratiche legate agli effetti speciali e ai punti di riferimento per gli altri attori per il contatto visivo con King Shark, e così è stato deciso di renderlo uno squalo bianco. Questo è quasi lo stesso aspetto che ha nella serie animata Harley Quinn, ma stando a Gunn quella è una coincidenza perché lo show è andato in onda dopo che erano già iniziate le riprese di The Suicide Squad - Missione Suicida. Il regista specifica anche di aver insistito sul fisico meno muscoloso, per rendere il personaggio meno stereotipato e un po' più "umano". Gunn svela anche che in uno dei momenti cult del trailer, dove King Shark spezza in due un uomo, quest'ultimo era un effetto speciale artigianale e non CGI.
The Suicide Squad - Missione Suicida, chi sono i nuovi personaggi nel sequel di James Gunn?
Il nuovo film segnerà il debutto sul grande schermo di King Shark, che doveva apparire già in Suicide Squad nel 2016 ma fu scartato perché il regista David Ayer voleva evitare un uso eccessivo di effetti digitali, e così fu sostituito da Killer Croc, il cui look era quasi interamente frutto di trucco tradizionale. Lo squalo era interpretato sul set da Steve Agee, che appare anche nei panni del direttore del carcere di Belle Reve, mentre la voce è di Sylvester Stallone, alla seconda collaborazione con James Gunn dopo essere stato Stakar Ogord in Guardiani della Galassia Vol. 2 nel 2017.