Quando James Gunn venne reintegrato alla Marvel, non era ancora stato annunciato il suo ruolo di regista per il sequel The Suicide Squad. A gettare nuova luce sul complicato momento della sua carriera è Gunn stesso, che risponde a un fan su Instagram riguardo alle possibili motivazioni per il suo ritorno al timone di Guardiani della Galassia 3.
Dopo aver diretto con enorme successo i primi due capitoli di Guardiani della Galassia, nel 2018 James Gunn fu licenziato da Disney per dei commenti su Twitter che scherzavano con argomenti molto delicati, decisamente non in linea con il target e con la politica dell'azienda. Dopo quasi un anno di allontanamento, pubbliche scuse e costante supporto da parte dei fan, Gunn è stato riassunto per concludere il lavoro con Guardiani della Galassia 3, che si è sovrapposto a un altro incarico arrivato nel frattempo dall'universo DC.
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Gunn fu infatti chiamato a dirigere The Suicide Squad, il sequel del film semi-omonimo in cui abbiamo visto il Joker di Jared Leto e l'esordio di Harley Quinn, poi sfociato nel decisamente meglio riuscito Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn).
La sovrapposizione degli incarichi ha dato vita a diverse speculazioni sulle circostanze del ritorno di James Gunn alla Marvel, come dimostrano le costanti domande a riguardo dei fan. Uno in particolare ha chiesto direttamente al regista se il suo ruolo in The Suicide Squad abbia fornito un incentivo a Disney, ma la risposta di Gunn (sempre molto attivo e disponibile sui suoi canali social) chiarisce senza ombra di dubbio la situazione. L'utente chiede: "Senza l'opportunità arrivata da DC, pensi che Disney avrebbe cambiato idea su Guardiani della Galassia 3?". E Gunn risponde: "So con certezza che lo avrebbero fatto, perché non sapevano di The Suicide Squad la prima volta che ne parlammo."