The Old Guard: la post-produzione del film Netflix è quasi tutta al femminile

The Old Guard è un vanto per Netflix su diversi fronti, in primis quello dell'inclusività e dell'uguaglianza di genere.

The Old Guard, il film Netflix con Charlize Theron è un campione di ingegno femminile, grazie a un team produttivo composto in buona misura da donne. Ma vediamo meglio le cifre.

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The Old Guard: una scena con Charlize Theron e KiKi Layne

Il cinecomic di successo basato sull'omonima graphic novel scritta da Greg Rucka, approdato nelle ultime settimane su Netflix, conta infatti un 85% di manodopera femminile in ambito di post-produzione, risultato di una scelta "conscia e ovvia", afferma la regista Gina Prince-Bythewood, che tra l'altro è anche la prima regista donna e di colore ad aver girato un cinecomic Hollywoodiano (dovremo aspettare ancora un po' per New Gods di Ava DuVernay).

"Quando guardi al curriculum di tutte queste donne di talento, non sembra essere esteso quanto quello della maggior parte degli uomini nella stessa posizione. E so per certo che questo non ha a che fare con il talento, ma con l'opportunità di poterlo mostrare" spiega Prince-Bythewood all'Hollywood Reporter.
"Ci sono così tante donne lì fuori che sono così capaci nel loro lavoro, ma non hanno ancora avuto l'opportunità [di dimostralo]. Il loro essere nel mio film, il loro essere parte di esso, lo rende un film migliore".

Come sottolinea la recensione di The Old Guard, Oltre alla Prince-Bythewood troviamo dunque Terilyn A. Shropshire al montaggio (anche lei prima montatrice di colore per un cinecomic), il Premio Oscar Sara Bennett come VFX supervisor, Tami Reiker alla fotografia (ruolo condiviso con Barry Ackroyd), Hayley Williams come supervisor degli SFX e Mary Vogt come costumista.

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Ma la regista ha una collega da ringraziare per aver "spianato la strada" al genere femminile, almeno per quanto riguarda la regia di un cinecomic:

"Il mio ringraziamento va sicuramente a Patty Jenkins: il suo lavoro su Wonder Woman, la sua bravura e il suo successo hanno assolutamente formato una crepa nella porta, e attraverso quella crepa, Skydance, che possiede i diritti di The Old Guard, ha voluto optare a tutti i costi per una regista donna".