Le minacce di attacchi terroristici ai cinema intenzionati a proiettare il controverso The Interview hanno sortito l'effetto sperato. Sony Pictures, vittima di uno storico cyberattacco che ne ha svelato i segreti al mondo, ha deciso di cancellare la release prevista per il 25 dicembre. La decisione arriva dopo l'annuncio dei cinque più importanti esercenti cinematografici americani, i quali si erano rifiutati di mostrare il film per evitare ripercussioni.
Sony annuncia la decisione con un comunicato in cui si dice: "Alla luce della decisione della maggioranza dei nostri esercenti di non proiettare The Interview, abbiamo deciso di non far uscire il film previsto per il 25 dicembre. Rispettiamo e comprendiamo la decisione dei nostri partner volta alla sicurezza degli impiegati e del pubblico. Sony Pictures è stata vittima di un assalto criminale senza precedenti contro i nostri impiegati, i nostri clienti e i nostri affari. Coloro che ci hanno attaccato hanno rubato la nostra proprietà intellettuale, la nostra corrispondenza privata e altri materiali sensibili per distruggere il nostro morale - il tutto, apparentemente, a causa di un film che non gli piaceva. Siamo rattristati dall'impossibilità di distribuire il film e dal tentativo di distruggere la nostra compagnia e il pubblico americano. Siamo vicini ai nostri cineasti e al loro diritto di libera espressione".
Regal Entertainment, AMC Entertainment, Cinemark, Carmike Cinemas e Cineplex Entertainment hanno deciso di non mostrare The Interview in seguito alla minaccia del gruppo di hacker denominato "Guardians of Peace" il quale ha lanciato un monito: "Ricordate l'11 settembre 2001. Vi raccomandiamo di stare lontano da quei cinema. (Se la vostra casa si trova lì vicino fareste meglio ad andarvene)." Anche se il Dipartimento di Sicurezza Interna americano ha dichiarato che "non ci sono segnali credibili che indichino un complotto attivo ai danni dei cinema negli Stati Uniti" le minacce degli hacker nordcoreani sono state prese sul serio e adesso non sappiamo se e quando il pubblico vedrà la satira politica interpretata da James Franco e Seth Rogen.