Il 44° Festival Internazionale del Cinema del Cairo verrà aperto da The Fabelmans, il nuovo film semi-autobiografico di Steven Spielberg, seguendo il programma dell'evento che comincerà dal 13 fino al 22 novembre.
Questa nuova edizione vede il ritorno di Hussein Fahmy, celebre attore, come presidente del festival, ruolo che ha ricoperto anche passato, affiancato da Amir Ramses, noto programmatore cinematografico, come direttore artistico. Il dietro le quinte, inoltre, verrà gestito da un nuovo gruppo dirigenziale a seguito della partenza dell'ex capo Mohamed Hefzy a marzo.
I film iscritti al concorso di quest'anno sono i seguenti:19B di Ahmad Abdalla (Egitto), Alam di Firas Khoury (Palestina), The Astronaut di Nicolas Giraud (Francia), Blind Willow Sleeping Woman di Pierre Földes (Francia), Bread And Salt di Damian Kocur (Polonia), Butterfly di Maksym Nakonechnyi Vision (Ucraina), The Dam di Ali Cherri (Francia, Libano), I Don't Want To Be Dust di Ivan Löwenberg (Messico), The Island Of Forgiveness di Ridha Behi (Tunisia), L'amore secondo la Dalva di Emmanuelle Nicot di (Belgio), A Man di Kei Ishikawa (Giappone), Something You Said Last Night di Luis De Filippis (Canada), Things Unsaid di Eleonora Veninova (Macedonia) e Tinnitus di Gregorio Graziosi (Brasile).
La giuria sarà presieduta da Naomi Kawase, seguita da Nancy Abdelfattah, l'attrice indiana Swara Bhasker, il compositore di musica egiziana Rageh Daoud, Stefania Casini, Joaquin Del Paso e Samir Guesmi.
Andando oltre in film in gara come The Fabelmans di Spielberg, ad esempio, ci saranno anche alcune proiezioni fuori concorso: Alcarràs di Carla Simón, Close di Lukas Dhont, EO di Jerzy Skolimowski, The Kings Of The World (Colombia) di Laura Mora e Saint Omer di Alice Diop. Il tutto accompagnato dal Concorso Horizons Of Arab e dall'evento Cairo Film Connection, con 7 film legati alla competizione nel mondo arabo: The Family di Merzak Allouache (Algeria), Far From The Nile di Sherief Elkatsha (Egitto), Houria di Mounia Meddour (Francia, Algeria), Jaladine di Hassan Benjelloun (Marocco), Joad Said Joseph's Journey (Siria), Mother Valley di Carlos Chahine (Francia, Libano) e Riverbed di Bassem Breche (Libano).