Tim Miller, regista dell'ultimo Terminator: Destino Oscuro non ha nessuna intenzione di ripetere in futuro l'esperienza di lavorare con James Cameron. D'altronde si sa, il regista di Avatar e Titanic non è una personalità dal carattere facile e nell'ambiente di lavoro è noto come il soprannome di 'Iron Jim' per la capacità di reggere con piglio autoritario il set. Nel caso dell'ultimo capitolo, che vede il ritorno di Arnold Schwarzenegger come T-800, l'impronta di Cameron ha finito quasi per oscurare il ruolo di Miller alla regia e la cosa non gli è andata particolarmente a genio.
"Anche se Jim è un produttore e David Ellison è anche lui uno dei produttori e tecnicamente hanno perciò il final cut e voce in capitolo su tutto, c'è sempre il mio nome come regista. Anche se perderò la battaglia, sento ancora l'obbligo di lottare, perché questo è ciò che il regista dovrebbe fare: lottare per il film". Così ha spiegato Tim Miller durante una intervista ripresa da ComicBook. Sappiamo, grazie ad una precedente dichiarazione, che i motivi dei dissidi avuti con James Cameron durante le riprese di Terminator: Destino Oscuro riguardano alcuni dettagli della trama come quella di aver cancellato completamente Skynet e l'introduzione di un nuovo avversario, Legion. Diversamente da Cameron, Miller non era assolutamente d'accordo su questo punto, ma è rimasto completamente sopraffatto da Cameron, il quale ha imposto la sua linea sia su questo aspetto che per altri, rendendo teso il clima di lavoro.
Tanto che Miller è stato assolutamente onesto da rimarcare di non voler essere coinvolto in un progetto simile con James Cameron di mezzo: "Posso dire di no, non tanto per i traumi vissuti durante questa esperienza, ma non voglio essere di nuovo in una situazione in cui non ho nessun controllo e nessuna possibilità di fare ciò che io ritengo più giusto". A conti fatti, visti i disastrosi risultati al botteghino, l'impressione è che Miller stia iniziando a togliersi quelli che in gergo sono noti come i 'sassolini dalle scarpe', o forse è meglio definirli 'macigni', visti i 120 milioni di dollari persi da Terminator: Destino Oscuro in queste settimane.