Tar, Martin Scorsese elogia il film con Cate Blanchett: "Ho dimenticato questi anni di pessimo cinema"

Il regista ha particolarmente apprezzato la pellicola con protagonista Cate Blanchett e diretta dal collega Todd Field.

Tar, Martin Scorsese elogia il film con Cate Blanchett: 'Ho dimenticato questi anni di pessimo cinema'

Nel corso di una recente intervista, Martin Scorsese ha avuto modo di elogiare TÁR, il nuovo film con Cate Blanchett diretto da Todd Field, che ha trionfato ai premi del sindacato dei critici di New York.

"Da molto tempo ormai, molti di noi vedono film che ci fanno capire dove vanno a parare. Ci prendono per mano e, anche se a volte sono inquietanti, ci confortano sul fatto che alla fine andrà tutto bene", ha detto Martin Scorsese. "Questo è insidioso, perché ci si può cullare in questo, e alla fine ci si abitua. Portando quelli di noi che hanno vissuto il cinema in passato a disperarsi per il futuro di questa forma d'arte, soprattutto per le generazioni più giovani".

Il regista ha continuato: "Ma questo avviene nei giorni bui. Le nuvole si sono diradate quando ho visto il film di Todd Field, 'TÁR'. Quello che hai fatto, Todd, è che il tessuto stesso del film che hai creato non lo permette. Tutti gli aspetti del cinema e del film che hai usato lo dimostrano. Lo spostamento delle location, ad esempio, fa da solo quello che il cinema sa fare meglio, cioè ridurre lo spazio e il tempo a ciò che sono, cioè niente".

Cate Blanchett nel film TAR, ritorno alla regia di Todd Field dopo 15 anni

"Tu fai in modo che noi esistiamo nella sua testa. Ne facciamo esperienza solo attraverso la sua percezione. Il mondo è lei. Il tempo, la cronologia e lo spazio diventano la musica che lei vive. E non sappiamo come andrà a finire. Seguiamo il personaggio nel suo strano e sconvolgente percorso verso una destinazione finale ancora più strana. Ora, quello che hai fatto, Todd, è un vero e proprio gioco di prestigio, perché tutto questo viene trasmesso attraverso una messa in scena magistrale, con inquadrature controllate, precise, pericolose e precipitose, e bordi cesellati geometricamente in una meravigliosa composizione di fotogrammi in formato 2:3:5".

Infine, Scorsese ha concluso su TAR: "I limiti dell'inquadratura stessa e la provocazione insita in misurati campi lunghi riflettono l'architettura brutale della sua anima, l'anima di 'TÁR'".