Taika Waititi: "A breve sarò obsoleto e non conterò niente. Nessuno ricorda chi ha girato Casablanca"

Taika Waititi sminuisce con ironia l'importanza della figura del regista facendo una divertita, ma consapevole autocritica del suo mestiere.

Taika Waititi: 'A breve sarò obsoleto e non conterò niente. Nessuno ricorda chi ha girato Casablanca'

Taika Waititi non crede nell'eredità lasciata dai registi. Il cineasta neozelandese è consapevole che a breve sarà considerato "obsoleto" e che non conterà più niente, citando ad esempio altri grandi registi del passato di cui oggi nessuno si ricorda.

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Venezia 2018: uno scatto di Taika Waititi al photocall delle giurie

Parlando all'Hollywood Reporter, Taika Waititi ha spiegato che Michael Curtiz, il regista di Casablanca, è stato dimenticato da molti più di mezzo secolo dopo aver diretto uno dei più grandi film di tutti i tempi. Per Waititi, niente è per sempre:

"Ho 47 anni. Mio Dio, levatemi questa pressione. Le persone sono così ossessionate dai Mi piace o dall'idea di lasciare dietro di sé un'eredità, di essere ricordate. Ecco il punto: nessuno si ricorderà di noi. Come si chiama il regista di Casablanca? Probabilmente uno dei più grandi film di tutti i tempi. Nessuno conosce il suo nome. Come cazzo mi aspetto di essere ricordato? Quindi chi se ne frega?"

La filosofia di Taika Waititi

Nel 2020 Taika Waititi ha vinto un Oscar per la migliore sceneggiatura non originale di Jojo Rabbit ed è scelto per dirigere un film di Star Wars che dovrebbe uscire nel dicembre 2025. A breve arriverà nei cinema il dramma calcistico Next Goal Wins, in cui diriger la star Michael Fassbender. Una carriera di tutto rispetto, che lui però sminuisce:

"Viviamo, facciamo dei film. Saranno obsoleti e irrilevanti tra 15 o 20 anni. E lo farò anch'io, e poi morirò e lo farà qualcun altro. Tutta questa idea di inseguire, inseguire, inseguire questa vita. Dobbiamo davvero lavorare così duramente? Forse no."

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Waititi ha ammesso che all'inizio della sua carriera era convinto che tutte le sue idee meritassero di essere realizzate. Approccio che gli è tornato utile a Hollywood:

"Penso che si tratti di narcisismo, per tutta la vita sono stato convinto che tutte le mie idee fossero grandiose. Ora so che non lo sono. Era come The Truman Show, pensavo che tutto mi fosse stato messo davanti per il mio divertimento. Ed ero convinto che gli altri fossero degli idioti, cosa che penso ancora. Mi dicevo, 'Sono circondato da idioti. E alla fine, vedranno che ho ragione.' È una cosa piuttosto cattiva da pensare, ma mi ha aiutato a rimanere fedele a me stesso. Con il cinema, non c'è nessun trucco se non prendere decisioni velocemente e con sicurezza. Se chiedi a qualsiasi regista, ti dirà che l'85% delle volte non ha idea di cosa stia facendo e spera solo che non lo scoprano".